La piccola e media editoria continua a crescere. Ecco i dati più recenti
La piccola e media editoria continua a crescere. È quanto emerge dai dati appena resi noti dall’AIE (l’Associazione Italiana Editori) sulla base di un’indagine Nielsen presentata oggi a Più libri più liberi, la Fiera nazionale della piccola e media editoria, in programma fino al 10 dicembre presso il Roma Convention Center La Nuvola.
In particolare, i dati rivelano che non solo la piccola e media editoria cresce, ma anche che tale crescita è superiore a quella del mercato generale. Come rende noto l’AIE infatti «i piccoli editori – intendendo quei marchi editoriali indipendenti con un venduto a prezzo di copertina sotto i 16milioni di euro – registrano per il libro di carta andamenti migliori di quelli del mercato generale, confermando perfomance positive sia per fatturato (valore) che per numero di copie (volume)».
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Se infatti il mercato generale presenta un +1,5% per il fatturato dei primi dieci mesi del 2017 e un calo delle copie di carta vendute del -1% (che secondo l’AIE potrà essere recuperato durante il periodo natalizio), la situazione è diversa per la piccola e media editoria che da sola rappresenta il 39% del mercato generale.
Se consideriamo il mercato del libro di carta di questi primi dieci mesi senza la grande distribuzione organizzata (in cui i piccoli sono meno distribuiti) emergono risultati della piccola editoria nettamente superiori alla media e anche a quelli dei grandi editori. Registrano infatti un +3,3% a valore e un +0,6% a copie. I grandi editori hanno una velocità di crescita minore: +2,7% a valore e un +0,4% a copie.
Ovviamente, va anche registrato che questi risultati variano a seconda del segmento considerato per la piccola e media editoria. Per i top 50 del segmento (i cosiddetti medi editori) registriamo un +5,2% a fatturato e un +3,2% a copie.
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L’indagine Nielsen consente anche di evidenziare quali sono stati i generi preferiti dagli italiani nei primi dieci mesi del 2017: fiction straniera e italiana e letteratura per bambini e ragazzi.
In particolare: 1 copia venduta su 4 nel 2017 appartiene al genere bambini e ragazzi (23,9%, in crescita), 1 copia venduta su 4 alla fiction straniera (23,7%, in leggera diminuzione). Cresce il peso della fiction italiana (16,1% delle copie vendute) e della non fiction specialistica (manualistica, è il 9,8% delle copie vendute). Diminuisce la non fiction pratica (guide, libri di cucina etc etc,è il 12,9% delle copie vendute) e la non fiction generale (saggistica, è il 13,7% delle copie vendute).
E questi sono gli stessi generi in cui la piccola e media editoria presenta i risultati migliori. Cresce per i piccoli la fiction straniera (+4,7% a copie e +9,2% a fatturato) e il settore bambini e ragazzi (+8,9% a copie e +12,8% a fatturato). Variazioni significative (in positivo) si registrano anche per la non fiction specialistica (manualistica: +3,9% a copie e +8,1% a fatturato). Il contributo che danno al mercato generale è importante in termini di fatturato per non fiction specialistica (manualistica), bambini e ragazzi e fiction straniera.
«Siamo molto felici di questi risultati – ha sottolineato il presidente di AIE, Ricardo Franco Levi –. Sottolineano ancora una volta l’importanza dell’editoria italiana come prima industria culturale del Paese. E dimostrano con Più libri più liberi che l’AIE è la casa di tutta l’editoria italiana e la Fiera l’incubatore giusto per la piccola e media editoria, sia come occasione di visibilità che di crescita. Ora serve la cornice giusta in cui muoversi: l’auspicio è di fare passi avanti per l’approvazione di quella legge organica sul libro e sulla lettura di cui l’Italia ha da anni profondo bisogno».
E Diego Guida, presidente del Gruppo Piccoli editori AIE, conferma: «I piccoli e medi editori risultano uno dei settori più innovativi dell’editoria italiana, con una grande volontà di esplorare nuovi generi, nuove letterature internazionali e nuovi autori. Vedo nella Fiera l’emergere di nuove realtà editoriali, che sono sicuro – grazie a quella cornice legislativa cui fa cenno il presidente Levi –, potranno più facilmente crescere e svilupparsi».
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Una fase di crescita dunque per la piccola e media editoria, che giova anche dalla minore incidenza della Grande distribuzione organizzata sulle sue vendite rispetto ad altri segmenti del settore.
Per la foto, copyright: All Bong.
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