La Mafia è interesse
È così, la Mafia è interesse, è quel pezzo di debito che ciascun italiano paga a un sistema culturale e politico, imprenditoriale e lavorativo che azzera il diritto, nega l’esistenza, cancella l’identità.
Quando Visco dice che le mafie sottraggono porzioni di Pil, sta dicendo questo: che non c’è possibilità di sviluppo sano e di coniugare capitale e lavoro se di mezzo c’è un meccanismo criminale a intossicare il tutto, a sconfiggere la salute dell’impresa a vantaggio del profitto violento.
Quello che racconta la sottrazione di risorse non è più soltanto la deturpazione del territorio – come raccontato da Gomorra – ma la più insistente privazione di senso e di morale in un Paese che vorrebbe farcela, ma non ce la fa.
I miliardi di euro fatturati dalle mafie sono l’effetto meno perverso della loro capacità di penetrazione nel tessuto sociale italiano.
Le mafie seminano invidia, gelosia, corruzione e malessere. Per garantire la propria esistenza, le mafie spogliano i territori di autonomia decisionale, sconfiggono la democrazia con il clientelismo, demoliscono il senso civico e fiaccano le tutele del mercato e del mercato del lavoro. Siamo immersi in un clima mafioso e paramafioso che sta grattando via la superficie sana del Paese, degradando il gusto di crescere e di imprendere.
[I servizi di Sul Romanzo Agenzia Letteraria: Editoriali, Web ed Eventi.
Leggete la nostra Webzine
Seguiteci su Facebook, Twitter, Google+, Pinterest e YouTube]
Lo diceva Sciascia, chiudendo Il giorno della civetta, lo ribadiamo noi adesso. Adesso che l’Italia avrebbe bisogno di risanarsi, di guarire, di un medicamento etico, ecco che sopravanza il sistema mafioso colluso con l’impresa e la politica: nell’Expo, nel Mose, nella ricostruzione a L’Aquila. Dove c’è una grande opera c’è grande interesse mafioso. Dove c’è grande interesse mafioso, al Nord, si progettano grandi opere. Questo ribaltamento di senso e di punto di vista ci rivela la robustezza del sistema, la trama di ingordigie, la rete che avvolge le nostre città e le campagne.
Le mafie sono ovunque: in agricoltura, nell’edilizia, nell’industria, nella ristorazione, nel turismo, nella finanza. Regolano il mercato del lavoro, influiscono su quello finanziario, intossicano i bandi e gli appalti, entrano nell’editoria.
Le mafie si fanno opinione interessata, gestiscono i flussi elettorali, determinano la coesione sociale e lottano contro il conflitto che cresce. Sono le migliori alleate del mantenimento di quest’ordine deprimente che si chiama Italia. Ma non lo fanno gratis, no. Il loro vincolo d’esistenza è l’arricchimento a danno degli altri: insomma, la Mafia è interesse.
Speciali
- Corso online di Scrittura Creativa
- Corso online di Editing
- Corso SEC online (Scrittura Editoria Coaching)
- Lezioni di scrittura creativa
- Conoscere l'editing
- Scrivere un romanzo in 100 giorni
- Interviste a scrittori
- Curiosità grammaticali
- Case editrici
- La bellezza nascosta
- Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
- Puglia infelice – Reportage sulle mafie pugliesi
- Letture di scrittura creativa
- Consigli di lettura
- L'Islam spiegato ai figli
- Interviste a editor e redattori
- Interviste a blog letterari
- Interviste a giornalisti culturali
- Interviste a docenti
- Come scrivere una sceneggiatura
- Premio Strega: interviste e ultimi aggiornamenti
- Premio Campiello: interviste e ultime novità
- Premio Galileo: interviste
- I nuovi schiavi. Reportage tra i lavoratori agricoli
- La Webzine di Sul Romanzo
Archivio Post
Più cercati
- Quanto fa vendere il Premio Strega? I dati reali
- Che tipo di lettore sei?
- I 20 consigli di scrittura di Stephen King
- Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta?
- Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo
- Come scrivere un romanzo: 15 modi utili
- 11 consigli per trovare la tua writing zone
- 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti
- 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta
- Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati
- I 10 film più divertenti di tutti i tempi
- I consigli di scrittura di 11 scrittori
- La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega
- Le 10 biblioteche più grandi del mondo
- Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”
- Perché uscire con uno scrittore? 10 motivi validi