“La forza di gravità” di Claudio Piersanti. Storie ribelli, in rotta contro il destino
Dopo diversi anni d’assenza, Claudio Piersanti, noto autore italiano, torna finalmente nelle librerie con La forza di gravità. Edito da Feltrinelli, questo romanzo ribadisce il talento narrativo del suo autore, ma non solo; le tematiche affrontate evocano gli ideali e la forza di Piersanti: uno fra i più riconosciuti rappresentanti di quella generazione che, una volta superati gli anni fra il 1968 e il 1978, non hanno mollato la loro missione riconoscendo, anzi, nella forma scritta, un mezzo per riconfermare il proprio impegno civico.
La forza di gravità si dimostra, a suo modo, un messaggio: uno specchio della realtà che oggi circonda non solo le giovani generazioni ma anche i “meno giovani”, quelli costretti a rapportarsi con una società severa; autrice di leggi ingiuste e, spesso, prive di giustificazioni.
Protagonisti del romanzo sono Serena: una ragazza diciottenne orfana di madre. Vive sopportando l’assenza del padre e in compagnia della zia, appassionata di musica. All’interno dello stesso condominio abita un anziano professore, Dario. Quest’ultimo è in pensione ma, di fatto, non l’ha mai ricevuta. La gioventù l’ha reso ribelle, guidandolo verso una maturità in costante rotta con il sistema scolastico e a un conseguente allontanamento dalla società. La vecchiaia, infine, l’ha reso un uomo ostile, solitario e decisamente radicale nei confronti del mondo.
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La stessa landa in cui si erge il condominio di Serena e Dario è la dimostrazione simbolica del loro isolamento: nell’estrema periferia di una grande città, affiancato da un ospedale praticamente abbandonato.
In una situazione simile non risulta difficile immaginare quale possa essere il risultato del loro rapporto: ragazza e anziano finiscono infatti per avvicinarsi e affezionarsi. Dario aiuterà Serena nel corso dei suoi studi, la convincerà a frequentare l’università sostituendo, di fatto, l’assenza del vero padre. Malgrado appartengano a due generazioni molto lontane, qualcosa, nel loro modo di vivere e vedere ciò che li circonda, li accomuna. Rappresentano i poli opposti di chi guarda alla società con uno sguardo cinico, di chi non riesce a farsi prendere in giro da un sistema sempre più incentrato sul consumismo e su mode inutili quanto passeggere.
Del suo piccolo mondo universitario, Serena rifiuta i riti dei coetanei mentre, chiuso all’interno della propria abitazione, Dario non molla una lotta personale contro il “sistema”.
Amore, lotta, autodistruzione. La testardaggine del vecchio professore lo condurrà a gesti estremi fino a costruire una vera e propria ghigliottina, uno strumento simbolico che, di fatto, gli costerà l’appellativo di “pazzo” e un trattamento sanitario all’interno di una struttura dalla quale sarà Serena a salvarlo.
Con La forza di gravità, Claudio Piersanti porta il lettore all’interno di una trama curiosa, bizzarra e spesso dura proprio per la sua autenticità. Le situazioni che si creano fra i diversi personaggi possono sembrare surreali, ma non sono che il riflesso di una condizione dentro la quale tutti noi viviamo in modo più o meno consapevole.
La forza di gravità della quale parla l’autore ha poco a che fare con la fisica, molto di più invece con il fato: con quelle leggi che sembrano regolare la nostra esistenza portandoci dentro e fuori strada, accompagnandoci verso vie che potremmo scegliere ma che, troppo spesso, evitiamo.
Con questo romanzo, Piersanti sembra richiamarci all’ordine e all’auto-consapevolezza. Vorrebbe dirci di non mollare, di credere nel futuro e nelle nostre possibilità; ci spinge ad allontanare la paura in favore di una forza che si cela dentro di noi ma che non uscirà se non saremo noi stessi a permetterle di manifestarsi.
Il fato esiste, forse no; l’unica certezza è che, nella vita, non possiamo lasciare nulla al caso, dobbiamo lottare con tutte le nostre forze.
Serena e Dario sono entrambi sottoposti a questa “forza di gravità”, si sentono impotenti ed emarginati ma non per questo decidono di adeguarsi, qualsiasi cosa accada.
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Dal lato opposto della medaglia, l’autore non nega l’evidenza e ricorda che non esiste vittoria senza sconfitta ed è questo gioco di opposti a completare, di fatto, le vite di Serena e Dario.
Nel corso delle ultime pagine, il romanzo non ammette facili soluzioni e ribadisce, ancora una volta, una spietata fedeltà nei confronti del mondo, quello vero.
Un mondo dove per vincere bisogna lottare ma il risultato, a volte, non è quello che ci si aspettava.
Malgrado le tematiche affrontate, con La forza di gravità Claudio Piersanti si limita a raccontare due vite: quelle di Dario e Serena. Storie autentiche e semplici, eppure incredibilmente forti.
Per la prima foto, copyright: Matthew Henry.
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