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La bufala su internet. Allarmismo un tanto al chilo

Bufale«Attenzione, la chemioterapia favorisce il cancro. Condividete», «Obama decreta la morte del mediterraneo con l'affondamento delle armi chimiche siriane: tutti devono sapere», «Fukushima, è in corso un disastro nucleare ma i media tacciono. Emisfero nord a rischio evacuazione».

Questi sono solo alcuni degli esempi di post che ogni giorno invadono le nostre bacheche di Facebook,  fra un gattino, un bambino che abbraccia un gattino o una frase di Marilyn Monroe.

Ma chi ci guadagna a creare delle false notizie che vagano sul web fino a diventare “vere” (con enorme soddisfazione di Goebbels e della sua propaganda)?

A un primo livello, diciamo più economico, alcuni siti o pagine di Facebook creano allarmismi per fare in modo che l'utente visiti i loro link creando un afflusso che garantisce una certa entrata economica dalle pubblicità presenti. Ogni click a un link porta al sito un introito, non importa se la notizia sia una bufala o sia una notizia distorta, l'importante è creare sgomento.

 

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A una seconda analisi, però, le bufale sono precedenti all'era di internet. Quasi archetipali. Se si pensa alla nostra infanzia, la bugia è un atto di difesa, ma anche di ricerca di attenzione. Il ragazzo che davanti agli amici tira fuori un atto “eroico” di un fantomatico cugino (immortalato da Elio e le storie tese in maniera ironica) sta sfruttando inconsciamente una notizia falsa o parzialmente falsa per essere al centro del gruppo. È più o meno la stessa logica dei troll che infestano internet accendendo discussioni con evidenti provocazioni per fare in modo che non si arrivi mai a una conclusione.

Ma come possiamo non abboccare all'amo in un epoca in cui neanche i giornalisti sono esenti dal credere a citazioni false e diffonderle? Ci dà un piccolo aiuto il blog italiano Bufale un tanto al chilo che analizza le notizie più ricorrenti sui social network e le sbugiarda prendendo in esame in maniera approfondita fonti e dichiarazioni. È divertente e spaventoso vedere come sempre più persone condividano queste bufale. In una società schiava della paura, tutto diventa possibile e tutto può trasformarsi in un pericolo. Ma l'unica difesa che ci rimane, in fondo, è la curiosità che si trasforma in conoscenza.

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Il Blog

Il blog Sul Romanzo nasce nell’aprile del 2009 e nell’ottobre del medesimo anno diventa collettivo. Decine i collaboratori da tutta Italia. Numerose le iniziative e le partecipazioni a eventi culturali. Un progetto che crede nella forza delle parole e della letteratura. Uno sguardo continuo sul mondo contemporaneo dell’editoria e sulla qualità letteraria, la convinzione che la lettura sia un modo per sentirsi anzitutto cittadini liberi di scegliere con maggior consapevolezza.

La Webzine

La webzine Sul Romanzo nasce all’inizio del 2010, fra tante telefonate, mail e folli progetti, solo in parte finora realizzati. Scrivono oggi nella rivista alcune delle migliori penne del blog, donando una vista ampia e profonda a temi di letteratura, editoria e scrittura. Sono affrontati anche altri aspetti della cultura in generale, con un occhio critico verso la società contemporanea. Per ora la webzine rimane nei bit informatici, l’obiettivo è migliorarla prima di ulteriori sviluppi.

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L’agenzia letteraria Sul Romanzo nasce nel dicembre del 2010 per fornire a privati e aziende numerosi servizi, divisi in tre sezioni: editoria, web ed eventi. Un team di professionisti del settore che affianca studi ed esperienze strutturate nel tempo, in grado di garantire qualità e prezzi vantaggiosi nel mercato. Un ponte fra autori, case editrici e lettori, perché la strada del successo d’un libro si scrive in primo luogo con una strategia di percorso, come la scelta di affidarsi agli addetti ai lavori.