L’Italia, demografia di un declino
Il declino demografico italiano, fotografato dall’Istat una decina di giorni fa, ci ha consegnato tre dinamiche molto intrecciate: tutte rivenienti da una sintomatologia socialmente complessa, che rivela la debolezza strutturale di un Paese piagato dalla crisi.
Si fanno meno figli, e questo non è una novità, ma quando anche gli immigrati – che tendono a non restare più in Italia – smettono di riprodursi allora siamo dentro una dinamica di disaffezione rispetto alle prospettive di sviluppo e di crescita divenuta ormai strutturale. Il secondo aspetto riguarda l’invecchiamento, che aumenta, nonostante stia diminuendo la speranza di vita alla nascita: cioè il numero degli anni che ciascuno ha davanti a sé appena nato. Questo secondo dato discende dal terzo, ed è molto più drammatico degli altri: si muore di più, e sempre più per mancanza di cure mediche.
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Il Paese vive un presente perenne ma mutevole, che riceve preoccupanti segnali dal futuro, dove la struttura della popolazione, e conseguentemente quella del welfare, si modificheranno in modo peggiorativo. Aumenterà la porzione di anziani non vecchissimi ma ammalati, soprattutto se continueremo a essere uno dei posti più inquinati d’Europa. Evidente la sottovalutazione di quanto sta accadendo.
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Se non aumenterà la qualità dell’offerta di servizi per le giovani coppie (asili nido, sanità pediatrica gratuita, ecc.) e se non si traguarderà la continuità lavorativa (servirà, a questo proposito, il JobsAct?) saremo costretti, ovviamente, a espellere sempre più popolazione.
Crolla il mito della famiglia larga, del welfare informale, per affermarsi un ricorso più forte a forme non sempre lecite di sostegno al reddito. Forse anche per questo fanno tanta presa mediatica gli annunci della politica su misure come il Reddito di Cittadinanza. Mentre crollano i consumi e la ricchezza prodotta si concentra nelle mani di pochissime famiglie.
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Va detto che le responsabilità di quanto sta accadendo vengono da lontano e lontano si proiettano: nell’imponderabile galassia della Storia. Allora, forse, conviene leggere meglio questi dati per invertirne il segno e la polarità in un processo più lungo. Individuate le cause, dovremmo intervenire su di essi per arrestare il declino demografico italiano e ritornare a essere un Paese per giovani.
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