L’incredibile appello di William Shakespeare a favore dei rifugiati
Vi starete chiedendo cosa c’entri William Shakespeare con i rifugiati, di cui tanto si sta parlando in questo periodo. In apparenza nulla, se non fosse che Shakespeare scrisse un vero e proprio appello a loro favore, e che questo documento oggi costituisce l’ultimo copione manoscritto del Bardo che abbiamo a disposizione e che presto sarà disponibile online.
L’iniziativa in corso
Il manoscritto è stato conservato e digitalizzato e sarà visionabile nell’ambito della mostra Shakespeare in 10 Acts organizzata dalla British Library a partire dal 15 aprile. Durante la manifestazione sarà possibile accedere tramite il sito web appositamente dedicato all’evento (Discovering Literature: Shakespeare), oltre al manoscritto in questione, a una serie di documenti, tra cui:
LEGGI ANCHE – Eccezionale scoperta italiana sul “Pericle” di Shakespeare
- Alcune delle più antiche immagini dei Nativi Americani portate in Europa dai primi coloni del Vecchio continente;
- La copia personale di Samuel Taylor Coleridge delle opere drammatiche di Shakespeare, con le annotazioni del poeta e i suoi famosi commenti sulla “malvagità immotivata” di Iago;
- L’unico ritratto giunto fino a noi di John Dee, che si pensa abbia ispirato a Shakespeare il personaggio di Prospero.
Saranno, inoltre, disponibili anche saggi e film come parte di uno sforzo della British Library per ridare slancio alla conoscenza del contesto in cui Shakespeare operava.
LEGGI ANCHE – I quattrocento anni dalla morte di William Shakespeare
L’appello a favore dei rifugiati
L’opera a cui abbiamo fatto riferimento all’inizio dell’articolo è l’unica copia sopravvissuta di un copione manoscritto di Shakespeare. Si tratta di un testo dedicato a Thomas More, nel quale Shakespeare immagina il filosofo pronunciare un appello appassionato a favore di un trattamento più umano degli immigrati.
[I servizi di Sul Romanzo Agenzia Letteraria: Editoriali, Web ed Eventi.
Leggete le nostre pubblicazioni
Seguiteci su Facebook, Twitter, Google+, Pinterest e YouTube]
La scena in questione, che vede Moore opporsi alle potenti rivolte londinesi contro l’immigrazione, fu scritta in un momento storico in cui crescevano le tensioni sociali in conseguenza dell’aumento del numero dei protestanti francesi in cerca di asilo nel Regno Unito.
LEGGI ANCHE – William Shakespeare, le opere teatrali rilette da autori contemporanei
Il testo originale, scritto approssimativamente nel 1600 e incentrato sulla vita di Enrico VIII, non era opera di Shakespeare e non fu messo in scena a causa dei disordini che ne sarebbero potuti derivare. Shakespeare fu solo uno dei molti autori che rimisero mano al testo, ma il suo contributo resta quello più importante.
Ecco le parole che Shakespeare fa pronunciare a Thomas More:
Vorreste abbattere gli stranieri,
ucciderli, tagliar loro la gola, prendere le loro case
e tenere al guinzaglio la maestà della legge
per incitarla come fosse un mastino. Ahimè, ahimè!
Diciamo adesso che il Re,
misericordioso verso gli aggressori pentiti,
dovesse limitarsi, riguardo alla vostra gravissima trasgressione,
a bandirvi, dov’è che andreste? Che sia in Francia o Fiandra,
in qualsiasi provincia germanica, in Spagna o Portogallo,
anzi, ovunque non rassomigli all’Inghilterra,
orbene, vi troverete per forza a essere degli stranieri.
LEGGI ANCHE – Anne Hathaway è la moglie di Shakespeare
Vi piacerebbe allora trovare una nazione d’indole così barbara
che, in un’esplosione di violenza e di odio,
non vi conceda un posto sulla terra,
affili i suoi detestabili coltelli contro le vostre gole,
vi scacci come cani, quasi non foste figli e opera di Dio,
o che gli elementi non siano tutti appropriati al vostro benessere,
ma appartenessero solo a loro? Che ne penserete
di essere trattati così? Questo è quel che capita agli stranieri,
e questa è la vostra disumanità da senza dio.
(traduzione di Edoardo Rialti, edizione Lindau 2015)
Speciali
- Corso online di Scrittura Creativa
- Corso online di Editing
- Corso SEC online (Scrittura Editoria Coaching)
- Lezioni di scrittura creativa
- Conoscere l'editing
- Scrivere un romanzo in 100 giorni
- Interviste a scrittori
- Curiosità grammaticali
- Case editrici
- La bellezza nascosta
- Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
- Puglia infelice – Reportage sulle mafie pugliesi
- Letture di scrittura creativa
- Consigli di lettura
- L'Islam spiegato ai figli
- Interviste a editor e redattori
- Interviste a blog letterari
- Interviste a giornalisti culturali
- Interviste a docenti
- Come scrivere una sceneggiatura
- Premio Strega: interviste e ultimi aggiornamenti
- Premio Campiello: interviste e ultime novità
- Premio Galileo: interviste
- I nuovi schiavi. Reportage tra i lavoratori agricoli
- La Webzine di Sul Romanzo
Archivio Post
Più cercati
- Quanto fa vendere il Premio Strega? I dati reali
- Che tipo di lettore sei?
- I 20 consigli di scrittura di Stephen King
- Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta?
- Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo
- Come scrivere un romanzo: 15 modi utili
- 11 consigli per trovare la tua writing zone
- 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti
- 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta
- Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati
- I 10 film più divertenti di tutti i tempi
- I consigli di scrittura di 11 scrittori
- La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega
- Le 10 biblioteche più grandi del mondo
- Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”
- Perché uscire con uno scrittore? 10 motivi validi