L’estate si tinge di rosa con YouFeel, l’esperimento digital di Rizzoli
Rispondere in modo proattivo alla crisi dell’editoria, cercando soluzioni che possano permettere di conquistare nuove fasce di lettori o di riconquistare quelle che, nel tempo, hanno abbandonato la lettura. Sembra inserirsi in quest’ottica il nuovo esperimento di Rizzoli che coniuga l’interesse dell’editore per il mondo digital e del self-publishing con la narrativa rosa.
Anche per questo caldo 2016, infatti, Rizzoli lancia per il terzo anno consecutivo nuove proposte appositamente pensate per l’estate. Si tratta degli ebook pubblicati nella collana YouFeel.
Si parla ovviamente d’amore, e ci si rivolge soprattutto al pubblico femminile, con romanzi brevi, economici, perfetti per l’estate, da leggere in poco tempo e da scegliere in base al mood del momento: Romantico, Ironico, Erotico, Emozionante.
A luglio sono stati già pubblicati quattro romanzi inediti e otto storie provenienti dal meglio del self-publishing italiano. Altri titoli saranno resi disponibili ad agosto.
E, intanto, sono anche aperte le selezioni per nuove storie ed autrici. Sarà sufficiente inviare una mail a scrivi@youfeel.it con il manoscritto (inedito o autopubblicato, purché rientri in uno dei mood indicati e non superi le 200 mila battura), accompagnato da una breve lettera di presentazione e una sinossi.
Di questo progetto, abbiamo parlato con la responsabile Federica Magro, direttrice editoriale BurRizzoli, Vintage e Digital Publishing, che ha risposto a qualche nostra domanda.
YouFeel giunge al suo terzo anno. Possiamo fare un bilancio? Quali sono stati i punti di forza delle prime edizioni e quali, invece, gli insegnamenti seguiti per l’estate del 2016?
Nei primi due anni abbiamo avuto modo di conquistarci la fiducia di lettrici e autrici, che hanno compreso e apprezzato il nostro progetto: pubblicare romanzi che offrissero un intrattenimento leggero e divertente, con la garanzia di qualità offerta da un grande marchio editoriale.
A fine luglio il nostro catalogo conta ormai 104 titoli, e altri 12 usciranno entro il mese di agosto. Si tratta di un numero di titoli considerevole, che ci ha permesso di proporre alle amanti della narrativa rosa storie per tutti i gusti e per tutti i momenti.
I punti di forza sono stati in primo luogo le autrici e le lettrici.
Lo scouting delle autrici è sicuramente una parte molto delicata e impegnativa. Occorre trovare le voci giuste, le narratrici che sanno intercettare la sensibilità delle lettrici, di raccontare storie in grado di coinvolgere, emozionare, eccitare, far sorridere. Una ricerca tutt’altro che facile, in cui sono impegnate persone con una solida esperienza nel settore della narrativa di genere. Credo che il successo della collana testimoni dell’efficacia della nostra selezione.
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Altro punto di forza imprescindibile è la rete delle lettrici. Se è vero che Internet è un veicolo fortissimo per la diffusione e lo scambio di consigli e pareri di lettura, questo è ancora più reale nell’ambito del romanzo al femminile. Esiste una rete solida ed estremamente attiva di blog, gruppi, community in cui lettrici appassionate e molto esperte recensiscono, commentano e consigliano i titoli migliori. Si tratta di un potentissimo passaparola, utile per la promozione dei romanzi ma fondamentale anche come feedback per l’editore. Da quanto scrivono le blogger e le lettrici possiamo capire quali titoli piacciono di più, quali incontrano qualche difficoltà, quali ambiti meritano di essere sviluppati maggiormente. E possiamo anche renderci conto in tempi rapidi di eventuali errori o passi falsi. Le lettrici sono davvero un importantissimo punto di riferimento per noi.
Queste due certezze importanti, acquisite nel corso dei primi due anni di vita di YouFeel, continuano ad accompagnarci oggi e ci guideranno nel lavoro dei prossimi mesi, anche ora che abbiamo cominciato ad aprirci al mondo del self-publishing.
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A luglio sono stati pubblicati quattro romanzi inediti suddivisi in altrettanti mood: Romantico, Ironico, Erotico, Emozionante. Cosa vi ha spinto verso la scelta di questi ambiti di intervento?
Con YouFeel, sin da quando siamo partiti, volevamo offrire alle lettrici una nuova modalità di lettura, che corrispondesse al modo di vivere delle donne di oggi. Romanzi brevi, scaricabili ovunque sui diversi device e che superassero la tradizionale distinzione in generi con quella dei mood: abbiamo creduto che quando si deve decidere cosa leggere, così come quando si deve scegliere un film, ci si chieda: “Di che cosa ho voglia oggi?”. Perché è vero che, al di là dei gusti personali, ci sono giorni in cui ci si vuole tirare su il morale con una commedia, altri in cui si ha voglia di storie struggenti che ci diano una scusa per scioglierci in lacrime, altri ancora in cui si cercano avventure più piccanti, o la classica storia romantica da batticuore e farfalle nello stomaco. Da questa riflessione sono nati i nostri quattro mood: ironico, emozionante, erotico e romantico. Un modo per aiutare nella scelta senza costringere testi e lettrici in categorie troppo strette, che alla lunga possono rivelarsi asfittiche.
Interessante l’incursione nel self-publishing con la pubblicazione di otto nuove storie provenienti dal meglio dell’auto-pubblicato. È l’inizio di un avvicinamento più sistemico a questo mondo?
Il self-publishing è tra le realtà più attive del mondo editoriale oggi. Tutti gli operatori del settore monitorano da anni ciò che si muove in quest’ambito che più di una volta si è rivelato terreno di coltura da cui sono nati fenomeni clamorosi (da Cinquanta sfumature di grigio in avanti) capaci di valicare le frontiere del “digital-only”.
Ma l’attenzione al mondo del self-publishing non significa che quella dell’editore sia diventata una figura secondaria. Al contrario è diventata, se possibile, ancora più cruciale. È l’editore che si occupa di selezionare, nel mare magnum delle storie e dei romanzi disponibili, i migliori, quelli che hanno una marcia in più, quelli che meritano di raggiungere un pubblico più ampio. Credo che i lettori questo lo percepiscano, e sappiano che il lavoro di cui l’editore si fa carico è volto a far sì che i testi che gli arrivano siano quelli che, più di altri, vale la pena leggere.
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Non solo, il self-publishing è sicuramente un punto di partenza interessante per molti autori. Ma per avere un buon libro e farlo arrivare al maggior numero di lettori possibile non basta pubblicare; occorre una quantità di lavoro “su” e “attorno” al testo: l’editing, la correzione bozze, la realizzazione della copertina giusta, la promozione più adatta. Sono tutti ambiti che richiedono un’alta professionalità, diversa da quella dell’autore, il cui compito è quello di trovare la storia giusta e trasformarla in un testo. L’editore lo affianca per realizzare al meglio tutti gli altri aspetti.
È per questo che crediamo che il nostro avvicinamento al self-publishing non sia altro che una forma di scouting, che segue questa strada come molte altre, più “tradizionali”. Non per niente la nostra collana è nata con e continua a proporre testi di autrici che non sono passate attraverso il self-publishing. Andiamo a caccia delle voci più interessanti, delle narratrici più promettenti: e le cerchiamo ovunque si trovino, nel mondo dell’autopubblicazione e altrove.
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YouFeel è soprattutto un progetto di editoria digitale rivolto al pubblico femminile. Perché la scelta di questo specifico target?
Per tanti motivi. Perché la maggior parte dei lettori sono donne. Perché, al di là dei luoghi comuni, le donne amano sperimentare anche dal punto di vista dei supporti tecnologici alla lettura. Perché la narrativa rosa si presta in modo particolare alla fruizione in formato digitale: in passato molta di questa produzione passava attraverso il canale delle edicole. Un canale che negli ultimi anni sta conoscendo una forte crisi, dovuta appunto al passaggio dal cartaceo al digitale: una transizione che riguarda giornali e periodici, ma non solo. La richiesta di narrativa di intrattenimento, che prima veniva coperta in buona misura dalle edicole, non si è esaurita. Si è spostata verso un formato digitale. Ed è per questo che, al nostro debutto con un’intera collana pensata esclusivamente in digitale, abbiamo pensato che il pubblico femminile fosse quello giusto a cui rivolgersi.
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Di recente, James Patterson ha lanciato i BookShots, romanzi pensati per conquistare nuovi lettori e caratterizzati da brevità (meno di 150 pagine), economicità (circa 4 euro) e facilità di lettura. Mi sembra che siano caratteristiche molto simili a quelle applicate da Rizzoli per YouFeel fin dall’anno scorso. In che misura queste potranno orientare le scelte dei lettori e rappresentare una leva per conquistare nuovi target di mercato?
Sicuramente le caratteristiche indicate accomunano YouFeel al progetto di Patterson. Va detto, comunque, che ciò che distingue l’iniziativa di Patterson e del suo editore da YouFeel e da altre proposte di narrativa di intrattenimento breve e dai costi contenuti è l’ambizione di applicare questo modello alla produzione cartacea. Si tratta di una mossa coraggiosa, perché, come ha scritto il «New York Times» in un articolo dedicato all’iniziativa, è difficile vendere singoli testi brevi in formato cartaceo. Altrettanto difficile è mantenere bassi i prezzi di questi libri: per quanto la foliazione sia contenuta ci sono dei costi di produzione che non è possibile comprimere oltre un certo limite. D’altra parte, se c’è un mercato in cui vale la pena fare un test in questo senso è quello americano, dove il pubblico è numericamente molto più ampio che in Italia. Per quanto ci riguarda, al momento siamo concentrati sulla produzione in digitale, ma stiamo concretamente valutando anche noi l’opportunità di portare su carta alcuni dei titoli di maggiore successo.
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Ciò detto, brevità, economicità e facilità di lettura rappresentano una leva per conquistare lettori nella misura in cui oggi più che mai ci sono moltissime forme di intrattenimento alternative e concorrenziali alla lettura con le stesse caratteristiche di istantaneità e accessibilità: dai videogiochi alle serie tv, ai social network, i modi in cui ciascuno di noi può investire il proprio tempo libero si sono rapidamente moltiplicati. Questo ha portato a una riduzione del tempo che si può dedicare a un singolo ambito. Da qui la necessità di fornire a chi non abbia modo di impegnarsi in lunghe sessioni di lettura testi che possano essere gustati in tempi brevi. L’economicità è una variabile che discende da questa caratteristica: il testo è breve, l’investimento di tempo contenuto – anche l’impegno economico richiesto al lettore deve essere proporzionato.
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Quanto intende investire Rizzoli sul digitale nel prossimo futuro? Ci sono altre esperienze/progetti in cantiere e di cui ci può parlare?
Sicuramente il mercato del digitale è un ambito che Rizzoli intende continuare a presidiare. Abbiamo diversi nuovi progetti in cantiere, ve ne parleremo presto.
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