L’attesa erotica che conduce alla pazzia. “Kurtz” di Jean-Marc Aubert
Kurtz è il libro di Jean-Marc Aubert uscito per la prima volta nel 1998 e solo nel 2021 è stato pubblicato in italiano da Prehistorica Editore. La traduzione dal francese è di Federica Di Lella e Lorenza Di Lella. La copertina rappresenta un triangolo inverso fatto di parole, su uno sfondo nero, che rievoca un po’ tutta la costruzione di una storia che sembra convogliare in un unico punto verso il basso. La particolarità di questo libro risiede nel non avere una trama ben precisa, ma il lettore entra silenzioso nella vita del protagonista che inizia a raccontare la sua follia nascosta.
L’autore utilizza uno stile crudo che fa apparire le perversioni di quest’uomo come del tutto naturali. La crudeltà è infatti il tema principale dei suoi libri e in Kurtz si esprime attraverso un’attesa erotica che porta alla pazzia.
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Il protagonista incontra una donna, Laure, con la quale sembra avere una connessione sia mentale che fisica. L’atto crudele è quello della donna di giocare con l’attesa del desiderio, i due infatti concordano una data precisa per quando potranno dar sfogo alla loro passione e alla loro fantasia. Il tempo gioca un ruolo importante, perché trasforma il personaggio da uomo mediocre, inetto alla vita, in una bestia che segue solo i suoi istinti animali.
«Come una grande palla verde, la Terra avanzava nel vuoto a una velocità impressionante. Dei corpi celesti andavano a sbatterci contro fracassandosi con un baccano incredibile. E tuttavia miliardi di esseri vivevano aggrappati a quella sfera nella più stupefacente incoscienza, continuando a muoversi sulle loro gambette, a gesticolare inutilmente, a mangiare, dormire, amarsi e ferirsi a vicenda. Quanto a me, ero affronto e aspettavo da un momento all’altro la catastrofe. Vivevo in un perenne stato di angoscia.»
Le sue giornate, che trovava quasi monotone e prive di senso, iniziano ad acquisire valore solo grazie a questo continuo progettare nel minimo particolare la notte da trascorrere con Laure.
Il lettore seguirà il protagonista in questa incessante attesa di cinque mesi, l’ossessione di quella data il 27 maggio, e assaporerà la smania di potere, di controllo e infine l’impazienza che può portare ad atti di totale follia. La mente del personaggio tende a vaneggiare e a dar luogo a una serie di fantasie incontrollate
«Da mesi non facevo altro che pensare a Laure per tutto il santo giorno, ma da qualche settimana le stavo appiccicato. [..]
Era una cosa seria? [..]
Come deve essere un luogo fatto per l’amore? Chiesi a Laure quando venne a sedersi di fronte a me».
La casa in cui vive il protagonista, che riflette la sua apatica vita, viene anche lei travolta da questa ondata di pazzia. Le vicende, infatti, si svolgono principalmente tra la casa ideale e una brasserie dove si incontra con Laure e progetta la fatidica notte.
Successivamente oltre alla casa è il corpo a dover cambiare. Interessante è come lo sguardo del protagonista che prima guardava le persone come miseri esseri con le gambette, divienga minuzioso e sempre più crudele, tanto da squadrare il corpo femminile quasi come un predatore dinanzi la sua preda.
«Ormai, quando uscivo di casa per andare alla brasserie, mi guardavo con occhi diversi. Mi sentivo qualcuno. Nutrivo una certa considerazione per me stesso. Non fraintendetemi. Non che fossi convinto di essere diventato, come per miracolo, intelligente o bello o degno di qualche interesse morale o intellettuale. Al contrario, mi vedevo come un ammasso di carne, ma di buona qualità e viva.»
Il corpo umano si trasforma quindi in un ammasso di carne e curve formose che devono essere messe in mostra dai giusti vestiti. La coppia discute infatti anche il modo in cui le persone si vestono, in particolare si è molto focalizzati sul corpo femminile che sembra avere un valore reale solo se scoperto, solo se è in grado di stimolare piacere e sensualità alla vista degli uomini.
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L’allusione a Kurtz, il personaggio di Joseph Conrad in Cuore di tenebra è chiara, ed è così che il protagonista desidera diventare: un mostro crudele attraverso l’erotismo perché il desiderio è una prigione. Davvero. L’indipendenza anche.
Un libro che stravolge le regole della società, o forse le mette realmente a nudo. Dopotutto l’uomo è un animale guidato dall’istinto, solo a volte decide di sottostare alla ragione diventandone dipendente.
Per la prima foto, copyright: Norbert Buduczki su Unsplash.
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