“L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore” di Michela Marzano
Michela Marzano non smette mai di stupire e lo fa anche con L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore, il suo ultimo lavoro edito da Utet, perché l’autrice riesce a parlare e scrivere di filosofia usando esempi concreti presi dalla vita quotidiana. Ad essere più precisi la Marzano parla della filosofia raccontando di sé e del proprio vissuto e, come aveva fatto in Volevo essere una farfalla (Mondadori), anche in questo nuovo libro con coraggio l’autrice mette a nudo se stessa e il suo vivere l’amore per l’altro. Il titolo del libro riprende un verso scritto dalla poetessa americana Emily Dickinson: «L’amore è tutto, è tutto ciò che sappiamo dell’amore», e dimostra il valore non solo universale di questo sentimento, ma anche la suaeternità. Il messaggio che la Marzano cerca di comunicare a chi legge il suo libro è che quando si ama davvero qualcuno, la passione che ci lega al prossimo è una sensazione che rimane per sempre in noi, anche se l’altro (un lui o una lei) ci ha lasciato o è lontano. Ciò che emerge dalle pagine di questo testo è il fatto che, secondo la Marzano, a differenza di altre emozioni (gioia, dolore, disperazione, felicità) l’amore è l’unico sentimento che non scompare mai in modo definitivo.
L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore è un misto di riflessioni filosofiche e umane sul senso dell’amore che la Marzano illustra parlando di se stessa e del rapporto con il marito Jacques. Pagina dopo pagina, la filosofa si schiude al lettore, evidenziando come spesso il suo modo di vivere con ansia la relazione con il consorte abbia creato piccole discrepanze, discussioni e riappacificazioni nella loro vita di coppia. L’autrice rivela che il suo costante bisogno di essere l’ha portata spesso ad assumere un comportamento che ha complicato il rapporto con il marito. D’altro canto il coniuge l’ha sempre sostenuta con amore e pazienza, e continua a farlo. È questa empatia tra le parti che ha permesso alla Marzano di comprendere meglio il suo io interiore, imparando a controllare e sconfiggere le proprie paure.
Un altro elemento interessante di questo libro – che non è un vero e proprio saggio filosofico, anche se la filosofia è il collante dei vari temi presenti nel testo – è che a tratti mi ha ricordato, per certi aspetti, un romanzo_di_formazione sentimentale, nel senso che l’autrice, oltre a essere la protagonista della narrazione, racconta il suo processo di scoperta e di comprensione del sentimento amoroso. Michela Marzano prende spunto dal proprio modo di vivere l’amore e lo mette in relazione alle interpretazioni teoriche dell’amore fornite dalla filosofia; in questo modo non fa altro che raccontare il proprio vissuto sentimentale, dai sogni adolescenziali fino all’età adulta, facendo spesso riferimento a principi filosofici che l’hanno aiutata ieri e continuano a farlo oggi, a comprendere le motivazioni di certi suoi comportamenti. Non a caso, quel che emerge da queste pagine autobiografiche è che l’amore “vero” non è quello idealizzato – per intenderci mi sto riferendo al cosiddetto “principe azzurro” del quale la Marzano si occupa –, basato su modelli mitizzati, composti da caratteri e qualità così perfette che trovarle tutte in una persona in carne e ossa è impresa ardua. L’amore esiste nel momento in cui ognuno di noi riesce ad amare l’altro per quello che è, accettandone gli aspetti positivi e negativi del carattere.
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Nel testo sono spesso presenti citazioni, tratte da romanzi o da poesie, e sette intermezzi filosofici attraverso i quali si narra cos’è l’amore per Lacan, Freud, Descartes, Bauman, Kierkegaard e altri esponenti del mondo della filosofia. La Marzano sostiene che l’amore non è tanto quello narrato nei romanzi, ma quello della vita di ogni giorno. Solo raccontando il quotidiano c’è la possibilità di comprendere, attraverso esperienze particolari e reali,un sentimento di natura universale.
Questo libro edito dalla Utet, vincitore del Premio Bancarella 2014, stupisce e coinvolge per il semplice fatto che Michela Marzano sarà pure filosofa all’Università di Parigi V(René Descartes), sarà deputato tra le file del Partito Democratico e nota saggista, ma qui si rivela ai nostri occhi come una donna che ogni giorno vive e cerca di capire in libertà l’amore, cause ed effetti compresi. Una donna così consapevole del fatto che la varietà delle sfumature emozionali dell’animo umano rende l’atto di amare il prossimo un’impresa non facile, tanto da esprimerlo con le parole del filosofo e sociologo tedesco Simmel: «Ci si dà interamente all’altro solo quando si è consapevoli del fatto che non ci si potrà mai dare interamente, perché in ciascuno di noi esistono zone d’ombra sconosciute, persino a noi stessi. L’amore è sempre e solo la tacita promessa di rispettarsi anche quando non sappiamo tutto e non controlliamo tutto».
È proprio questa capacità di raccontarsi che rende L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore di Michela Marzano un libro coinvolgente e appassionato, non banale, in grado di scuotere il lettore.
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