L’aereo scomparso e la globalizzazione dell’errore
A volte l’imponderabile s’impadronisce della Storia, e irrompe con prepotenza nel nostro vivere quotidiano senza darci tregua, lasciandoci perplessi e attoniti.
Qualche giorno fa è letteralmente scomparso un aereo della compagnia di bandiera malese, sparito dai radar e non se n’è saputo più nulla. Le notizie sulla presenza a bordo di quattro passeggeri sotto falso nome hanno messo in allarme la Cina, ma il mancato avvistamento dei resti dell’aviobolide hanno reso l’avvenimento ancora più oscuro di un attentato.
Manca una categoria dentro la quale circoscrivere la sparizione, una causa alla quale addebitare centoquaranta vita morte in aria. Inabissamento per guasto tecnico? Missile? Esplosione in volo? Rapimento alieno? Tutte le piste, anche quelle più assurde, restano in piedi, aperte come grandi punti interrogativi. Nessuno può dire con certezza cos’è accaduto, solo fare ipotesi è un azzardo, soprattutto in Cina, Paese che vuole una risposta che non metta in crisi il suo sistema di sicurezza, di rilevazione radar, d’identificazione dei nemici.
La sparizione di questo grande bus dell’aria rivela la fallacia dei sistemi di sicurezza e di controllo del cieloin una porzione di mondo asiatico egemonizzata da Cina, India e Giappone: le tre superpotenze orientali, incapaci di collaborare per dare un nome a una sciagura.
Come fu per Ustica, anche questa volta fioccano le suggestioni, ma non arrivano certezze. Forse qualcosa galleggia sul pelo dell’acqua, forse i satelliti scoveranno una massa oleosa in profondità o in superficie, forse un cadavere prima o poi affiorerà… forse, una ridda di forse.
[I servizi di Sul Romanzo Agenzia Letteraria: Editoriali, Web ed Eventi.
Seguiteci su Facebook, Twitter, Google+, Issuu e Pinterest]
È il sintomo dell’inefficacia della sicurezza internazionale, del grande fratello e delle analisi tecniche: nessuno, infatti, è riuscito a dire se l’aereo abbia virato oppure no, se volesse cambiar di rotta o proseguire verso nord-est. La sola certezza è la morte dei passeggeri, come sempre. Non una morte qualunque, ma un decesso collettivo involontario, una strage, un eccidio a mille chilometri orari. Dunque l’imponderabile svela la debolezza umana, quella tecnologica e perfino quella morale. Per fortuna a farci capire che lì è morto più di qualcuno ci sono le rare immagini dei parenti delle vittime in lacrime, scortati da poliziotti a fare da schermo perché non si sappia che anche le potenze emergenti non sono esenti da errori e limiti. Nell’errore, il mondo è davvero globalizzato e noi comuni mortali sappiamo da tempo di essere tutti sotto il cielo, anche quando prendiamo un aereo facendoci il segno della croce in fase di decollo.
Speciali
- Corso online di Scrittura Creativa
- Corso online di Editing
- Corso SEC online (Scrittura Editoria Coaching)
- Lezioni di scrittura creativa
- Conoscere l'editing
- Scrivere un romanzo in 100 giorni
- Interviste a scrittori
- Curiosità grammaticali
- Case editrici
- La bellezza nascosta
- Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
- Puglia infelice – Reportage sulle mafie pugliesi
- Letture di scrittura creativa
- Consigli di lettura
- L'Islam spiegato ai figli
- Interviste a editor e redattori
- Interviste a blog letterari
- Interviste a giornalisti culturali
- Interviste a docenti
- Come scrivere una sceneggiatura
- Premio Strega: interviste e ultimi aggiornamenti
- Premio Campiello: interviste e ultime novità
- Premio Galileo: interviste
- I nuovi schiavi. Reportage tra i lavoratori agricoli
- La Webzine di Sul Romanzo
Archivio Post
Più cercati
- Quanto fa vendere il Premio Strega? I dati reali
- Che tipo di lettore sei?
- I 20 consigli di scrittura di Stephen King
- Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta?
- Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo
- Come scrivere un romanzo: 15 modi utili
- 11 consigli per trovare la tua writing zone
- 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti
- 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta
- Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati
- I 10 film più divertenti di tutti i tempi
- I consigli di scrittura di 11 scrittori
- La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega
- Le 10 biblioteche più grandi del mondo
- Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”
- Perché uscire con uno scrittore? 10 motivi validi