J.R.R. Tolkien e la traduzione (inedita) di “Beowulf”
Era rimasta chiusa in un cassetto per anni (ben 88) e solo prossimamente verrà pubblicata per la prima volta: si tratta della traduzione di J.R.R. Tolkien di Beowulf, poema epico anglosassone, scritto in un inglese arcaico e mutuante le leggende della tradizione nordica.
È un'opera incentrata sullo scontro tra dei guerrieri e un mostro, Grendel, che da tempo ha preso di mira i sudditi del re danese Hrothgar. In aiuto del sovrano giunge dalla Svezia Beowulf, eroe giovane e possente, dotato di una struttura fisica e di una forza sovrumane, che decide di sfidare Grendel e lo uccide. Ma la storia non è finita qua, perché la madre di Grendel, una mostruosa orchessa che vive in una palude, si fa avanti per vendicare il figlio. Anche in questo caso spetterà a Beowulf affrontare il pericolo, in uno scontro che si rivelerà essere tutt'altro che facile. In seguito, l'eroe torna in patria, diventa re del suo popolo e governa per molti decenni: tuttavia, durante il suo regno, dovrà affrontare un'ulteriore sfida, rappresentata da un drago.
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La trama stessa del poema fa supporre che essa abbia costituito una fonte d'ispirazione importante nella successiva produzione di Tolkien e, per questo, il suo approccio con l'antico materiale epico potrebbe essere d'aiuto anche ai suoi lettori per capire ancora più a fondo la sua stessa opera. La traduzione sarà nelle librerie anglosassoni a partire dal prossimo 22 maggio (l'edizione è a cura del figlio dello scrittore, Christopher). La pubblicazione verrà proposta solo oggi perché fu lo stesso Tolkien a impedirla per anni, nonostante l'avesse già completata nell'ormai lontano 1926, apportando comunque in seguito numerose altre modifiche. L'edizione HarperCollins in arrivo sarà correlata pure da una serie di lettere di Tolkien, in cui l'autore ha fornito una sua personale chiave di lettura del tema trattato, a cui si aggiunge il testo di una conferenza da lui tenuta nel '36, intitolata Beowulf: the monsters and the critics.
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