Jojo Moyes, ricominciare “Dopo di te”
Torna in Dopo di te Louisa Clark, conosciuta come Lou. Per chi ha letto il precedente romanzo di Jojo Moyes Io prima di te, sa che alla fine della vicenda la giovane protagonista era rimasta sola, dopo la scomparsa dell’amato Will. Nel nuovo volume dell’autrice inglese, edito da Mondadori, al centro dell’intreccio c’è sempre Lou, ma nell’inedito romance la sua esistenza è raccontata dopo la morte dell’amato.
Da subito la Moyes ci fa capire che nella protagonista qualcosa è cambiato. La giovane si sta ancora curando le dolorose ferite del passato e sta cercando di mantenere la promessa fatta a Will, quella di andare avanti con la vita, ma non sembra esattamente quanto le sta accadendo. La ventinovenne, dopo aver vissuto per un breve periodo a Parigi, Roma e Amsterdam, senza riuscire a trovare persone con le quali instaurare nuove conoscenze o relazioni durature, torna in Inghilterra. Qui, trova lavoro in un bar nell’aeroporto londinese, nel quale trascorre la giornata a servire clienti e a guardare la gente andare e venire. Ogni persona che le passa vicino è animata da una frenesia e un dinamismo che cozzano con l’apatia che tormenta la Lou di Dopo di te.
La giovane lavora giorno dopo giorno senza prendersi una pausa, vive in un appartamentino triste, anonimo, ed è come se le mancasse qualcosa o qualcuno, in grado di scuoterla davvero nel profondo dell’animo, per ridestarla dal languore nel quale sta pian piano scivolando. L’unico eccesso di Lou è quel camminare sul cornicione del palazzo dove abita. Un gesto che ci fa comprendere quanto per lei non sia così facile riprendersi dal dispiacere per la morte di Will. Lou più che vivere, in questa parte del libro, sembra sopravvivere.
A un certo punto la protagonista dovrà fare i conti con l’imprevedibilità dell’esistenza e, proprio a causa di un brutto incidente (una caduta che metterà a rischio la sua integrità fisica), farà ritorno dalla famiglia di un tempo. Qui Lou avrà modo non solo di ristabilirsi, ma anche di superare l’amarezza e la malinconia di quanto le è accaduto. In questo sequel Lou incontrerà tante persone che la aiuteranno a rialzare la testa: tra di loro ci sarà l’adolescente Lily, una ragazzina che ha qualcosa in comune con il compianto Will e sarà proprio lei, così ribelle, a far scattare nella protagonista la consapevolezza che è giunto il momento di smetterla di compiangersi.
LEGGI ANCHE – “Luna di miele a Parigi” di Jojo Moyes
Il linguaggio della Moyes è molto scorrevole, grazie anche alla traduzione di Maria Carla Dallavalle e questo è un altro elemento che permette a chi legge di rimanere incollato alla storia di Lou, per scoprire cosa le accadrà, pagina dopo pagina. Il riuscire a creare un ritmo narrativo nel quale momenti di dolore si alternano a situazioni ironiche velate di comicità ha permesso alla scrittrice di creare una storia coinvolgente e molto verosimile.
[I servizi di Sul Romanzo Agenzia Letteraria: Editoriali, Web ed Eventi.
Iscriviti alla nostra newsletter
Seguici su Facebook, Twitter, Google+, Pinterest e YouTube]
Quella di Lou potrebbe essere vista come una vera e propria rinascita, una seconda occasione per lasciarsi alle spalle quei sei mesi che le hanno per sempre cambiato la vita. Il fatto che la giovane sembri riuscire ad andare avanti, anche senza Will, potrebbe far storcere il naso a chi ha letto e molto amato Io prima di te. Ma non ci si deve irritare, perché in un certo senso Lou cercherà di portare a compimento il compito affidatole da Will, incontrando di nuovo anche personaggi (i genitori di Will) appartenenti al primo romanzo i quali, in questo sequel, dimostrano di avere una funzione di aiuto e sostegno.
Un’altra figura interessante è Sam, il paramedico, con il quale la protagonista instaura un rapporto di grande empatia. Tra loro nasce quella che definirei una magica e costante sintonia che si rinnova ogni volta che i due si vedono, ed è quell’elemento che fa capire al lettore che Lou sta cambiando e che sta re-imparando ad aprire il proprio cuore al prossimo.
Dopo di te della Moyes non è un romanzo che narra un amore ritrovato o che si rinnova. Anzi, il tema messo su carta non è facile da trattare, ed è molto delicato, perché riguarda il superamento della morte di una persona cara e amata. Una rielaborazione del lutto che Lou mette pian piano in atto, anche dopo aver sperimentato su di sé quanto la vita sia precaria e imprevedibile. Chi, come la protagonista, ha perso una persona amata è consapevole di quanto il suo ricordo viva non solo nelle foto, ma anche negli oggetti lasciati dal defunto e dai ricordi che animano la mente e il cuore di chi resta. Una delle cose da fare per chi vive è quella di andare avanti, di provare ad affrontare il quotidiano senza avere a fianco chi si ama. Lou si trova in questa situazione e per lei non sarà facile rimettere in discussione ogni scelta fatta. Alla fine dovrà provarci, perché per lei sarà l’unico modo per tornare a vivere e affrontare un nuovo domani senza Will ma con il suo ricordo ben stampato nella testa e nel cuore.
LEGGI ANCHE – Cosa vuol dire perdere la madre a dodici anni?
Non prendiamo questo sequel come un affronto alla memoria del caro Will di Io prima di te, perché credo che con Dopo di te, Jojo Moyes ci voglia dimostrare che è possibile ricominciare, (anche se non è facile), e procedere il cammino senza dimenticare chi abbiamo tanto amato e non c’è più.
Speciali
- Corso online di Scrittura Creativa
- Corso online di Editing
- Corso SEC online (Scrittura Editoria Coaching)
- Lezioni di scrittura creativa
- Conoscere l'editing
- Scrivere un romanzo in 100 giorni
- Interviste a scrittori
- Curiosità grammaticali
- Case editrici
- La bellezza nascosta
- Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
- Puglia infelice – Reportage sulle mafie pugliesi
- Letture di scrittura creativa
- Consigli di lettura
- L'Islam spiegato ai figli
- Interviste a editor e redattori
- Interviste a blog letterari
- Interviste a giornalisti culturali
- Interviste a docenti
- Come scrivere una sceneggiatura
- Premio Strega: interviste e ultimi aggiornamenti
- Premio Campiello: interviste e ultime novità
- Premio Galileo: interviste
- I nuovi schiavi. Reportage tra i lavoratori agricoli
- La Webzine di Sul Romanzo
Archivio Post
Più cercati
- Quanto fa vendere il Premio Strega? I dati reali
- Che tipo di lettore sei?
- I 20 consigli di scrittura di Stephen King
- Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta?
- Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo
- Come scrivere un romanzo: 15 modi utili
- 11 consigli per trovare la tua writing zone
- 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti
- 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta
- Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati
- I 10 film più divertenti di tutti i tempi
- I consigli di scrittura di 11 scrittori
- La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega
- Le 10 biblioteche più grandi del mondo
- Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”
- Perché uscire con uno scrittore? 10 motivi validi