J.K. Rowling e la storia di un manoscritto molto particolare
Quante volte ti sarà capitato, soprattutto se scrivi ma in realtà vale per qualsiasi lavoro, di avere un’idea brillante ma di non essere nel posto giusto per iniziare a realizzarla. Ad esempio, capita sempre mentre stai camminando per andare da qualche parte o sei in coda alle poste o in fila dal medico. E allora? Confessa, anche tu ti sei perso alla ricerca di una matita e di un pezzo di carta per trasformare quel colpo di genio almeno in un appunto su cui ritornare in un secondo momento. Ebbene, stando a quanto racconta, questo è accaduto spesso a J.K. Rowling.
Si sa, o almeno così narra la leggenda, che l’autrice della saga di Harry Potter annotò i suoi primi pensieri e idee sul maghetto più amato al mondo su un tovagliolo mentre si trovava su un treno in ritardo che la stava conducendo da Manchester a Londra. Eravamo nel 1990. Quello che non tutti sanno è che in un’altra occasione la Rowling usò per scrivere i suoi appunti qualcosa di molto più particolare di un tovagliolo.
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Secondo un’intervista rilasciata a Christiane Amanpour della CNN, la Rowling scrisse un intero manoscritto su un vestito. La scrittrice, che ha celebrato i suoi cinquant’anni durante il periodo di Halloween anche se in realtà è nata nel mese di luglio, ha chiesto ai suoi ospiti di rinunciare a indossare le classiche orecchie di gatto e ali di fata e di travestirsi invece come il loro peggiore incubo.
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E indovina allora come si è travestita J.K. Rowling? Ma da manoscritto non pubblicato, ovviamente.
«Mi sono presentata alla festa come un manoscritto perduto» ha dichiarato a Christiane Amanpour. «E ho scritto sul vestito gran parte di quel libro. E non so se quel libro sarà mai pubblicato, ma per il momento è appeso in un guardaroba».
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No, per carità, non prenderlo come un invito a fare altrettanto, o rischi che il tuo capolavoro vada perduto per sempre o che un tuo bel vestito sia rovinato in maniera irrecuperabile. Però J.K. Rowling non finisce mai di stupirci, ammettiamolo.
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