Io viaggio leggera. Meno peso e più libertà nel viaggio minimal di Clara Bensen
A chi non è mai capitato di partire per un viaggio e scoprire soltanto in seguito di aver lasciato a casa qualcosa d’importante? Tornare indietro non si può. E che si tratti di un paio di scarpe, della patente o del caricabatterie del cellulare, la sensazione che proviamo per questa dimenticanza può essere alquanto spiacevole. Oggi, infatti, siamo abituati ad avere tutto a disposizione; a circondarci, anche quando siamo in vacanza, di tutti i comfort nel tentativo più o meno impossibile di portarci dietro tutta la casa.
Immaginate ora di partire senza alcun bagaglio. Avete soltanto l’abito che indossate, il passaporto, uno spazzolino da denti e il vostro smartphone. Panico. Impensabile, anzi, impossibile. E invece no, perché c’è qualcuno che ha avuto la sana follia di provarci: si tratta di Clara Bensen e Jeff Wilson. La loro storia fatta di amore e di viaggi ha dell’incredibile e Clara ce la racconta nel suo primo libro: Io viaggio leggera, edito in Italia da Rizzoli, nella traduzione di Manuela Francescon.
Clara e Jeff, texani di Austin, si conoscono nel 2013 su OkCupid, un sito di incontri online. Lei si è laureata da poco e sta cercando di uscire da un periodo di crisi. Lui, invece, è un insegnante di scienze ambientali, divorziato da due anni e con una figlia. Nonostante le tante differenze, l’alchimia che si crea fra i due è fortissima e così, a un mese dal primo incontro, Clara e Jeff decidono di partire insieme per un viaggio di tre settimane in giro per l’Europa. I due attraversano il Vecchio Continente, da Istanbul a Londra, passando per Grecia, Ungheria ed ex Jugoslavia.
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Ma ciò che rende unico il loro tour è la totale assenza di bagagli. Clara e Jeff non hanno altro che sé stessi e nulla è prenotato o programmato in anticipo. Per dormire, ad esempio, i due chiedono ospitalità tramite Couchsurfing e per spostarsi di tappa in tappa viaggiano con ogni mezzo di trasporto: in nave, in autobus, in treno, ma soprattutto a piedi e in autostop. A questa strana coppia, infatti, non interessano le comodità dei resort, né tanto meno i panorami da cartolina. Ciò che li ha spinti a iniziare questa avventura, al contrario, è il desiderio di inseguire l’imprevisto e sperimentare nuove strade, per perdersi e poi ritrovarsi più forti e uniti di prima.
L’idea per questo libro nasce da un articolo, L’appuntamento online più pazzo del mondo, che Clara Bensen ha pubblicato sul sito Salon.com, al ritorno da questo viaggio per far conoscere ad altri i dettagli di questa folle eppure fantastica esperienza. Ciò che Clara non avrebbe mai immaginato, però, è che il suo articolo sarebbe stato letto da più di mezzo milione di persone. E tale è stato l’interesse mediatico per la sua storia, da far diventare questo viaggio-esperimento un fenomeno editoriale di caratura internazionale tradotto in più di dieci lingue.
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Per Clara e Jeff, però, questo viaggio è stato prima di tutto una continua scoperta. In quei tre mesi trascorsi fianco a fianco sulle strade d’Europa, infatti, i due hanno imparato a conoscersi, e forse anche meglio di quanto avrebbero fatto in anni di fidanzamento. Non c’è modo migliore per conoscere una persona che viaggiare insieme a lei, scrisse una volta Mark Twainin una delle avventure del suo Tom Sawyer. E i due viaggiatori sembrano prendere sul serio la massima dello scrittore americano. Così, questo viaggio, concepito totalmente fuori dagli schemi e dalle rotte turistiche, diventa per Clara e Jeff un’occasione unica per rivelare la propria natura a sé stessi e all’altro, senza filtri e ipocrisie.
È Clara stessa a dircelo: il viaggio, con lo splendido disorientamento che induce, con i fusi orari sempre diversi, gli orizzonti sconosciuti, i dialoghi incomprensibili, ha il potere di indurre le persone a spogliarsi degli strati superflui. Sarà, quindi, proprio questa esperienza ad accrescere il legame tra Clara e Jeff, permettendo loro di creare uno spazio intimo di condivisione in cui costruire insieme la loro storia.
Una storia che dura ancora oggi. Si, perché da quel primo viaggio nel 2013 Clara e Jeff non si sono mai lasciati e hanno continuato a viaggiare leggeri. Si insomma, a modo loro. Sudamerica, Caucaso, Scandinavia e Giappone. Queste le tappe successive del loro no-baggage-world-tour, immortalato in una serie di scatti raccolti dall’autrice su un sito internet, sul quale è possibile seguire la coppia nei suoi viaggi intorno al mondo.
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Il libro di Clara Bensen fa della leggerezza il suo tratto distintivo, eppure, sono davvero profondi i messaggi che ci lascia in eredità. Innanzitutto, questo diario di viaggio ci regala una sensazione di grande libertà e leggerezza, fisica e mentale. Ci fa vedere il viaggio con occhi nuovi, invitandoci, per gioco o per sfida, a liberarci dal peso invadente delle cose materiali. Questo perché, come dice Clara, imparare a vivere con meno è un modo per sentire di più la vita.
In questo libro, però, si può anche leggere un invito alle nuove generazioni, quelle nate con Google Maps, il GPS e l’iPhone, per intenderci. Andate in giro per il mondo si, ma senza il timore di perdervi. Lasciate a casa quell’ansia, tipica dei nostri tempi, di avere sempre tutto sotto controllo e godetevi il tragitto. Nel viaggio, come nella vita, è questa la cosa più importante.
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