Incroci di civiltà 2014
Dal 2 al 5 aprile 2014 Venezia ospita il Festival internazionale di letteratura Incroci di civiltà. La manifestazione, giunta alla sua settima edizione, è promossa dall’Università Ca’ Foscari e dall’Assessorato alle Produzioni culturali del Comune di Venezia. Con la partecipazione di autori di primissimo piano, ognuno rappresentante di un diverso Paese del mondo, Incroci di civiltà estende in ambito letterario la lunghissima tradizione di Venezia come crocevia di culture. Tra gli autori partecipanti all’edizione 2014 troviamo, ad esempio, nomi come quelli di Naomi Alderman (Gran Bretagna), premiata con l’Orange Prize for New Writers 2006 e il Sunday Times Young Writer of the Year Award 2007 per il suo romanzo d’esordio, Disobbedienza, Raja Alem (Arabia Saudita), vincitrice del Premio dell’Unesco per i risultati artistici conseguiti e del prestigioso International Arabic Fiction Prize per Il collare della colomba, e Rita Dove (Usa) vincitrice del premio Pulitzer per la poesia nel 1987 per le liriche di Thomas and Beulah.
Il festival, nato nel 2008, fa incontrare persone, lingue e tradizioni mettendo in dialogo autori e lettori sui temi urgenti della contemporaneità. Nelle passate edizioni Incroci di civiltà ha ospitato nomi del calibro di Orhan Pamuk, V.S. Naipaul, Anita Desai, Javier Marias, Salman Rushdie, David Grossman, Antonia S. Byatt, Robert Coover, Yves Bonnefoy, Elias Khuri, Kiran Desai, Vikram Seth, Alberto Manguel, Cees Nooteboom, Antonio Damasio, Michael Ondatjee, Amélie Nothomb, Amitav Ghosh. Nomi che hanno contribuito a consolidare la presenza dell’iniziativa nel panorama letterario nazionale, dove è riconosciuta per la sua specialissima fisionomia e il suo respiro internazionale.
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Incroci di civiltà ha saputo imporsi, fin dalla prima edizione, come punto di riferimento nella vita culturale veneziana, nazionale e internazionale, colmando a poco a poco quel vuoto che vedeva la letteratura come unica forma d'arte non rappresentata in Laguna. Una manifestazione che, peraltro, trova un’apertura nei confronti delle altre forme d’arte, coinvolgendo alcune delle più importanti istituzioni culturali cittadine, come Fondazione Musei Civici, Ateneo veneto, Fondazione Querini Stampaliae Palazzo Grassi.
