“Il sentiero dei profumi” di Cristina Caboni
Preceduto da una notevole campagna pubblicitaria da parte della Garzanti, esce in libreria agli inizi di questo mese Il sentiero dei profumi di Cristina Caboni, esordiente cagliaritana che nella vita di tutti i giorni dirige un’azienda apistica.
«Quando il tuo benessere dipende dai fiori che sbocciano e regalano il nettare alle api che allevi, la percezione della natura cambia. Le fioriture, e il loro profumo, scandiscono i giorni e i mesi, e li dividono in raccolti. È stato allora che ho cominciato ad annusare il mondo che mi circondava e l’idea di un romanzo ha preso vita» racconta l’autrice in una nota pubblicata in coda al romanzo.
Elena Rossini, la protagonista, è una giovane donna irrisolta. È stata appena lasciata dal fidanzato, non ha mai conosciuto il padre e ha un pessimo rapporto con la madre, che fin da bambina l’ha affidata alla nonna, disinteressandosene del tutto per sposare un uomo che non vuole saperne di avere una figliastra.
Il suo più grande problema consiste però nel rapporto di amore-odio che nutre nei confronti di quella che è, in definitiva, la sua dote principale, l’abilità di creare profumi come già hanno fatto tutte le donne di famiglia prima di lei. La difficoltà di accettarsi la porta a lasciare Firenze, sede dell’antica dimora con annesso il laboratorio lasciatole in eredità dalla nonna, dov’è cresciuta imparando a conoscere tutti i segreti del mestiere, per raggiungere a Parigi l’amica Monique, compagna d’infanzia negli anni trascorsi in Provenza al seguito della madre.
Monique vuole aiutare Elena a cambiare vita per lasciarsi alle spalle i suoi fallimenti affettivi, perciò, oltre a metterle a disposizione un vecchio appartamento inutilizzato, le trova un lavoro presso una grande profumeria parigina, perché è consapevole del talento naturale dell’amica e ritiene che non debba andare sprecato.
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Per Elena si tratta di accettare una volta per tutte di lavorare nel mondo dei profumi, ma il trasferimento a Parigi la porterà, tra passi falsi e scelte appropriate, a trovare un equilibrio personale e, naturalmente, un nuovo amore con cui tornare a guardare al futuro con un po’ di ottimismo.
La struttura narrativa è quella classica del romanzo sentimentale, dal momento che abbiamo un’eroina che soffre per la fine di un rapporto sfortunato, ma che incontra poi dietro l’angolo – in questo caso si tratta del vicino di casa parigino – un uomo affascinante, misterioso quel tanto che basta e a sua volta alle prese con un passato doloroso, con cui è necessario fare i conti prima di azzardarsi a costruire nuovi progetti per il domani.
Molte pagine del romanzo sono dedicate ai procedimenti inerenti la creazione dei profumi, con una certa insistenza su dettagli abbastanza tecnici riguardo alle caratteristiche degli ingredienti e al loro impiego, perciò la fluidità nella narrazione sembra risentirne un po’, sensazione che potrebbe essere più viva in chi non è molto interessato a questa materia.
L’argomento scelto dall’autrice, del resto, non è né nuovo né originale, perché Il sentiero dei profumi ricorda per alcuni tratti la vicenda già narrata da Patrick Süskind nel magnifico romanzo Il profumo, uscito per TEA nel 2007, mentre per altri aspetti si richiama a un altro libro recente di successo, Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbauch, pubblicato da Garzanti nel 2011, al quale del resto viene accostato in modo abbastanza esplicito nelle note di presentazione.
In conclusione, siamo di fronte a un romanzo d’esordio dignitoso e di piacevole lettura, che al di là di una vicenda sentimentale che potrebbe apparire un déjà vu, conduce il lettore in un mondo particolare, dotato di un fascino spesso sconosciuto al grande pubblico.
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