Il recupero dell’antica Torre Pagliazza in un hotel di Firenze
Esiste nel centro storico di Firenze un’antica Torre che rappresenta un esempio virtuoso di incontro tra pubblico e privato per la valorizzazione del patrimonio culturale.
Stiamo parlando di Torre Pagliazza, il più antico edificio presente nel cuore di Firenze, che ha visto l’intervento sinergico della Sovrintendenza, dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni (INA) e dell’Hotel Brunelleschi per un’azione di recupero che ponesse fine allo stato di abbandono in cui versava la costruzione.
Completamente ristrutturato nel 1980 dall’INA, in seguito si è potuto procedere, grazie alla Sovrintendenza, al recupero di un calidarium delle terme romane ritrovate nei sotterranei e oggi la torre ospita l’Hotel Brunelleschi, secondo una tradizione consolidata nel tempo di ricettività turistica all’interno della Pagliazza, insieme a un Museo che accoglie reperti accuratamente restaurati e risalenti a epoche diverse, da frammenti romani a oggetti di epoca medioevale fino a una collezione di pezzi rinascimentali attribuibile, nella maggior parte dei casi, a Montelupo.
Secondo alcune ipotesi storiche la Torre sarebbe stata costruita tra il VI e il VII secolo d.C. e a opera dei bizantini che l’avrebbero incastonata nelle mura della città durante la guerra gotica, odei longobardi – come ritengono altri studiosi – che l’avrebbero adibita a semplice casa-torre.
Le notizie più certe intorno a questo straordinario esempio di architettura antica perfettamente integrato nella modernità fiorentina risalgono all’XI secolo, quandola Torre fu adibita a prigione femminile. E il termine “Pagliazza” deriva proprio da questa destinazione d’uso, perché indica i giacigli di paglia che erano destinati alle carcerate.
Quando nei pressi della Torre fu costruita la chiesa di San Michele, la “Pagliazza” divenne parte di quell’edificio che nei secoli subì varie trasformazioni fino a quando, verso la fine del Settecento, la parrocchia venne soppressa e la chiesa ridotta ad abitazione, con la conseguente distruzione delle opere d’arte che conteneva.
A seguito della sconsacrazione, l’area della Pagliazza e della chiesa fu adibita a ospitare tre diversi alberghi la cui chiusura comportò l’abbandono della Torre, fino al 1980, anno dell’intervento dell’INA e dell’architetto Italo Gamberini, che riuscirono a ridonare gli antichi splendori all’edificio liberandolo dalle sovrastrutture che, costruite nel tempo, avevano finito per nasconderlo quasi del tutto.
Attualmente la “Pagliazza” è sede di uno degli Hotel di Firenze più intrisi insieme di storia e modernità, esempio di integrazione tra il confort dell’attrazione turistica e il fascino dell’arte e della cultura, immagine concreta di come si possa valorizzare il patrimonio artistico senza oscurarne fascino e bellezza.
Insomma chiunque volesse trascorrere qualche giorno a Firenze all’insegna dell’arte e del turismo culturale potrà farlo anche scegliendo un Hotel che vive immerso nella storia.
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