Il populismo inutile delle magliette gialle
I rifiuti per strada, le polemiche tra parti politiche, la critica severa di Cantone al sistema rifiuti capitolino, ed ecco che spunta un movimento interno al Pd, quello dei pulitori della domenica, le Magliette Gialle.
Niente da dire sul movente, è più che giusto vivere in un ambiente, una città sana e pulita. Meno giusto far di questo una campagna populistica per riaffermare la propria presenza politica sul territorio, dopo una batosta epocale. Il punto è fin dove si può spingere il populismo in Italia senza che nessuno alzi la testa e la voce e cominci a reclamare quel che è giusto: governo dei territori con competenza.
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Roma è in declino irreversibile da decenni, oberata di debiti e molto male amministrata da mezzo secolo. Roma è la cartina di tornasole, purtroppo, del Paese, che lo si voglia o no. Perché chi guarda a Roma guarda all’Italia, per le potenzialità di sviluppo, per l’accentramento dei poteri, per la sostanziosa bellezza addormentata. Roma concentra l’Italia, dunque l’Italia si dia da fare per Roma.
Il problema rifiuti non è soltanto romano, infatti, ma di un sistema nazionale che non ha sceltose proseguire con le discariche (come vogliono le mafie), se incenerire (come non vogliono i comitati civici), se differenziare in modo spinto (come vuole il buon senso).
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Dappertutto sta esplodendo la bolla mefitica dei rifiuti ammassati, magari fosse soltanto Roma. Vale per moltissimi capoluoghi, Bari e Palermo sugli altri, e per numerosissimi comuni, anche al Nord. I rifiuti sono compagni di vita dei cittadini che li producono, sono tema sociale, sanitario, politico, ma quasi mai ecologico. Si dibatte pubblicamente del potenziale economico dei rifiuti, ma si consegna il business alla criminalità organizzata, alla corruzione, al dissenso ed al consenso politico. Tutto questo fa dell’Italia il terreno per forme davvero deboli di populismo estemporaneo, come quello delle Magliette Gialle, dove l’esempio stona con la dimensione del problema.
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Serve una normativa nazionale, ferma, diretta, che induca alla riduzione dei consumi per ridurre la produzione dei rifiuti. Serve che il governo, di cui le Magliette Gialle fanno parte, prenda le misure con quanto sta accadendo. Roma non ce la fa più, ma il resto d’Italia non sta meglio. Ad attraversarla, la penisola è una discarica a cielo aperto, con le campagne intasate da visibili tonnellate di materiale edile di risulta, di inerti, di amianto, di invisibili depositi chimici, eccetera eccetera. Dunque, non è certo con il populismo in maniche corte che si combatte l’eccesso di rifiuti.
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