Il più dolce e complicato degli amori. “Fratelli” di Simone Marcuzzi
Ci sono tanti tipi di amore. Ci sono tanti amori. E ogni amore è diverso dall’altro.
L’amore che racconta Simone Marcuzzi nel suo romanzo, Fratelli, uscito per DeA Planeta (2020) è quello tra due fratelli, un amore viscerale, non convenzionale e difficile.
È la storia della dolorosa capacità che abbiamo di dividerci, da soli, da chi amiamo. Della nostra capacità di dividerci per orgoglio, dolore, testardaggine. È una capacità tutta nostra. Un dono maledetto. E a volte, è proprio da ciò a cui ci sentiamo più attaccati che cerchiamo di staccarci: per ribellione, per bisogno di costruirci un nostro Io, per crescita, per opposizione. Ci dividiamo da ciò che ci ha dato la linfa e l’acqua per crescere per poterci distinguere, e per poterci creare una nostra identità: Io sono Io, e non sono te.
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Ed è esattamente ciò che accade ad Alberto e Lorenzo. Alberto, otto anni, e Lorenzo, il fratello maggiore, l’eroe, l’esempio, la guida.
Fratelli di Simone Marcuzzi racconta la rottura tra i due fratelli, i cambi di strada, le ribellioni, le inquietudini, il senso di abbandono, i segreti, il distacco. Vent’anni dopo: Alberto sta per pubblicare un romanzo, la storia della rottura tra due fratelli, e il rifiuto di presenziare al matrimonio di Lorenzo.
«Aveva guidato piano, senza accendere la musica. Succede a tanti fratelli di smarrirsi. Può avvenire naturalmente, come esito di modi diversi di intendere la vita, o a causa di uno strappo violento, magari per la spartizione dell’eredità dei genitori defunti, o ancora perché il lavoro o l’amore ha reso incompatibile la geografia delle rispettive esistenze. Per loro non era avvenuto nulla di simile. Alberto aveva tentato di fare una cosa giusta – a distanza di anni continuava a reputarla tale –, poi tutto era crollato.»
Cinque anni di differenza scorrono tra l’intelligente e spigliato Lorenzo e il “nano” Alberto. “Zavorra”, così lo chiamano.
Essere la zavorra, il peso morto di qualcuno, significa tirarlo a terra, impedirgli di prendere il volo, ma allo stesso tempo poter volare, anche se solo raso terra, insieme a lui. E avere una zavorra è un modo per non volare troppo in alto. Lorenzo e Alberto si compensano a vicenda.
Marcuzzi racconta con delicatezza e senza fronzoli i sentimenti del “secondo”, del “più piccolo”, della “zavorra”. Lo siamo stati tutti almeno una volta nella vita. Abbiamo tutti provato quel senso di inferiorità, di “diversità”, di inadeguatezza accanto a qualcuno di più grande di noi. Un qualcuno che abbiamo guardato con gli occhi pieni di ammirazione, da un lato, e di gelosia, e di ribellione, dall’altro.
Il rapporto tra Alberto e Lorenzo è ambivalente, pieno di sfumature, pieno di tutti i sentimenti che possono esistere tra due fratelli, adolescenti prima, adulti poi.
Ci sono le lacrime di un ragazzino di otto anni. Gli amici più grandi che sembrano i più “fighi”, e in realtà forse sono solo i più insicuri. Difendimi, sembra chiedere Alberto a Lorenzo. E allo stesso tempo, Non arrabbiarti con me. Ci sono i genitori, croce, afflizione, terrore, e riparo e porto sicuro. C’è un segreto.
Fratelli è uno spaccato di vita, la vita di tutti, ma che è la vita di Alberto, prima di tutti. È facile ritrovarsi. È facile sapere, inconsciamente, come andrà avanti la storia. Eppure non è un romanzo prevedibile. La vita ha curve e tortuosità diverse per ognuno di noi.
Poi ci sono i primi apparentemente invisibili cambiamenti, quei mutamenti che possono essere solo sentiti e non descritti. La sensazione che la persona che abbiamo sempre interpretato come un libro aperto ci stia nascondendo qualcosa. O semplicemente si stia allontanando da noi. Qualcosa è cambiato.
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Fratelli è la dissezione di un rapporto in continua evoluzione, e l’autore ha saputo mettere su carta le fasi e il sentire di ogni momento di quest’evoluzione.
Ci sono dinamiche all’interno dei rapporti che non cambiano mai, nonostante il passare del tempo. Ci sono temi che subiscono variazioni, ma che restano sempre variazioni sul tema. Piccoli pattern relazionali presenti negli episodi dell’adolescenza di Alberto e Lorenzo che non cambieranno con il loro diventare adulti, ma che varieranno soltanto.
«La reazione di Alberto a quella bruciante rivelazione era stata innanzitutto fedeltà. Lorenzo si stava allontanando? Lui gli avrebbe dimostrato di non meritarsi di rimanere indietro.»
Per la prima foto, copyright: Kylo su Unsplash.
Per la terza foto, copyright: Fla RideCrush via Facebook.
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