Il Male e la percezione del mondo, tra possessione ed esorcismo
Era alto milleseicento cubiti, il suo volto era come fuoco abbagliante e i suoi occhi tenebrosi; dalle sue narici usciva un fumo di odore fetido e la sua bocca era come la fenditura di un precipizio… disse che un tempo lo chiamavano Satanael, il messaggero di Dio.
Così descrive l’incontro con Satana il Vangelo apocrifo di Bartolomeo.
Se nel pensiero platonico e scolastico, in quanto metafisicamente solo il Bene è, il Male si identifica con il non-essere e se, al contrario, per Kant il male non è altro che l’oggetto negativo del desiderio all’interno della ragion pratica, il film dell’orrore, per spiegare il Male, adotta una terza via filosofica, quella manichea.
Il pensiero manicheo vede il Male e il Bene come dualità dell’essere, due antagonisti in un’eterna lotta per il dominio. All’origine del pensiero manicheo si trova il dualismo della religione di Zarathustra che in seguito viene mescolato con elementi gnostici, cristiani e orientali. Seguendo questa filosofia il cinema dell’orrore ammette due principi, uno del bene o principio della luce, l’altro del male o principio delle tenebre. Da qui nasce la creatività filmica dove immagini e simboli, più o meno mostruosi, permettono allo spettatore di viaggiare nelle trame narrative e nelle trame della sua interiorità.
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Il messaggero – The Haunting in Connecticut, L'evocazione – The Conjuring, The Conjuring – Il caso Enfield fino ad arrivare a The Nun di prossima uscita, sono alcuni dei vari film che in questi ultimi anni narrano la vita e le esperienze di Ed e Lorraine Warren una coppia di demonologi e ricercatori nel campo del paranormale e specialmente delle forze del Male.
Partendo da una frase di Ed Warren seguiremo le tracce e i significati del Male disseminati nei film dell’orrore sottolineandone le tre fasi principali: 1) il patto; 2) la possessione; 3) l’esorcismo.
Ed Warren scriveva: «Le forze diaboliche sono minacciose. Sono forze eterne e infatti esistono ancora oggi. Le storie dell’irreale sono una verità. Il Demonio esiste. Dio esiste. E il destino di noi, gente comune, dipende da quello che decidiamo di seguire».
Il patto
Il patto con un diavolo che si nutre delle anime dei congiunti e, al contrario, il sacrificio della propria vita per salvare gli altri sta alla base del film Annabelle diretto da John R. Leonetti e uscito nelle sale nel 2014.
Nel film ciò che lascia sgomento è il Male che si insinua attraverso l’ingenuità e l’amore spontaneo per trascinare un’anima verso la sofferenza e l’inferno. Il Male, il demone, viaggia di mano in mano, di vita in vita, attraverso Annabelle, una bambola, simbolo d’innocenza, di gioco e nello stesso tempo di mistero.
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Annabelle fu un caso studiato dai coniugi Warren, una storia vera, vissuta da una giovane infermieraa cui fu regalata una bambola da collezione negli anni Settanta. A tutt’oggi la vera bambola indemoniata è custodita nel Museo dell’Occulto dei Warren.
Se andiamo a cercare nel film gli elementi consueti del satanico come gli ambienti sconsacrati, le messe nere, le piogge di sangue non li troviamo. In Annabelle il Male si muove negli appartamenti luminosi, nelle chiese durante i bei sermoni, nei gesti affettuosi. Siamo introdotti in una realtà più vicina alla nostra dove il male si aggira nascostamente tra l’incredulità e il semplicistico buonismo del mondo. È da lì che il Male attacca e ghermisce la gente impreparata e sostanzialmente debole.
Anche la colonna sonora, composta da Joseph Bishara, miscelando note, rumori, pianti di bambini e suoni della natura, crea un fascino che a mano a mano ossessiona.
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La possessione
Per analizzare la possessione diabolica mi addentro in un vecchio film degli anni Settanta dove a tenere il diavolo dentro è un’adolescente con tutte le problematiche della sua età. È Carrie, lo sguardo di Satana diretto da Brian De Palma e tratto dall’omonima novella di Stephen King.
Carrie White è una studentessa piena di complessi e dal carattere debole. Questa sua insicurezza suscita nei suoi compagni il desiderio di schernirla anche ferocemente.
Carrie, crescendo con una madre dal temperamento psicotico e dalla religiosità ossessiva, non trova via d’uscita dal suo malessere.
La ragazza è dotata di poteri paranormali, può sollevare e spostare corpi e oggetti con la forza della mente, cosicché durante la festa da ballo della scuola, dopo il terribile scherzo della doccia di sangue e dell’umiliazione, Carrie si vendica, facendo uscire da sé una forza repressa e terribile che incendia e devasta tutto il locale.
Anche la casa e la madre di Carrie saranno divorate dalle fiamme diaboliche dell’adolescente.
Il film narra una tragedia psicologica che si muove oltre che sul piano orrorifico su quello del fiabesco: Carrie è una sorta di Cenerentola vessata dalla madre e dai compagni e che al ballo trova un ben altro genere di rivalsa.
In Carrie i simboli del demonio sono: lo specchio, il sangue, il fuoco e l’incubo. Le azioni demoniache sono: latrasgressione dell’ordine umano con i poteri paranormali, la sessualità repressa che si scatena in una telecinesi distruttiva, l’investitura maledetta attraverso lo scherzo dei bulli durante il ballo.
Al contrario i simboli del religioso sono nella casa di Carrie, il luogo di un cattolicesimo deformato e spaventoso: la Sacra Famiglia luminosa, l’ultima cena delle donne, l’estasi e la morte nello scontro madre-figlia.
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L’esorcismo
Nel film Incarnate. Non potrai nasconderti (2016) uno scienziato, Seth Ember, che ha perso la moglie, il figlioletto e l’uso delle proprie gambe a causa di un incidente stradale pilotato da un demone, potenzia la sua capacità di entrare nelle menti dei posseduti per salvarli. Si imbatte in un ragazzo abitato dallo stesso demone che causò l’incidente e quindi affronta tutti gli orrori oltre al proprio cinismo e in ultimo salverà la vita del ragazzo perdendo la propria. Seth Ember supererà i propri limiti come padre Karras, che sacrifica la propria vita per salvare la piccola Regan, nel famoso film L’esorcistadel1973.
Dopo oltre quarant'anni L’esorcista dona ancora un grande impatto emotivo passando attraverso le incertezze umane (padre Karras), i misteri archeologici (Padre Merrin), le difficoltà familiari (Regan e la madre) e sfociando nella dura lotta contro il demonio.
Incarnate si muove in uno scenario ipotetico ma credibile. Le possessioni nella nostra società sarebbero operate da demoni parassiti della mente che la penetrano nel profondo e poi la dominano. Sono anch’essi Demoni immortali, visibili da programmi elettronici ma difficilmente catturabili. Sono Demoni capaci di addormentare la mente, colpendola nelle sue debolezze, nei desideri frustrati, negli attaccamenti. Il parassita indistruttibile si allarga nei meandri della mente umana fino a portarla a vegetare felice in un mondo solo onirico. Qui il compito dell’esorcista è risvegliare, riportare il posseduto nella realtà oggettiva.
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«Allora – disse Gesù a Bartolomeo – vuoi davvero vedere l’Avversario degli uomini? Ma bada che a guardarlo, non solo tu ma anche gli altri apostoli e Maria, cadrete con la faccia a terra e vi rimarrete come morti!»
«Signore, vogliamo incontrarlo» gridarono tutti.
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