“Il caso Eduard Einstein” di Laurent Seksik: che padre fu Albert Einstein?
Il caso Eduard Einstein di Laurent Seksik, edito da Frassinelli nella traduzione di F. Bruno, narra la storia di uno dei figli nati dal primo matrimonio tra la fisica serba Mileva Marić e Albert Einstein.
Il grande pubblico conosce bene il contributo offerto alla comunità scientifica e all'umanità da Einstein, tanto da trasformarlo in un'icona e addirittura, oggi, in una figura sfruttabile dal punto di vista commerciale. Ma forse pochi conoscono quello che è avvenuto nella zona d'ombra della vita tanto celebrata dello scienziato. Questi, dopo la presa del potere da parte di Hitler, è stato costretto a fuggire dall'Europa, essendo stato inserito nella lista degli ebrei da eliminare. È riparato, quindi, negli Stati Uniti, dove è rimasto senza più rivedere il figlio Eduard, internato in un ospedale psichiatrico svizzero.
Dove risiede l'interesse del caso Eduard Einstein? Nel fatto che il padre della teoria della relatività, che ha scardinato i principi della fisica classica e che si è battuto contro le disuguaglianze civili, essendone stato lui stesso vittima in quanto ebreo sia in Europa sia negli Stati Uniti, non ha saputo risolvere il principale enigma della sua esistenza: la malattia mentale di suo figlio.
Laurent Seksik accende una luce sul caso Eduard Einstein. Chi era? Che personalità aveva il figlio del grande Albert? Fu un uomo affascinante e intelligente? Un cervello promettente devastato dalla pazzia?
Lo scrittore delinea un ritratto romanzato attraverso un dialogo immaginario tra Eduard e un interlocutore invisibile. Ne emerge una figura che nell'arco di un ventennio si trasforma, come il suo stato mentale. C'è l'Eduard ventenne focoso, rabbioso, passionale, pieno di rancore verso il padre che ha abbandonato la famiglia per la sua strabiliante carriera; e poi c'è l'Eduard adulto, sfiancato dalle cure devastanti, consapevole della sua malattia e dei limiti che essa ha imposto al suo sviluppo psicologico. Eduard Einstein, “pazzo” ma al tempo stesso lucido, nei tragici momenti della sua vita, chiede ai suoi guardiani, che detengono il termometro del suo equilibrio, quando sia corretto che lui provi tristezza, rabbia, apatia, dolore. Eduard è squilibrato ma consapevole, adulto ma spiritualmente candido, dolce e tristemente oppresso da un male dal quale non riesce a sfuggire.
Laurent Seksik, per offrire un quadro a tutto tondo, tratteggia anche un profilo psicologico di Mileva Marić, madre dura, coraggiosa, innamorata del figlio e torturata lei stessa dalla sofferenza per l'abbandono del marito. Un dolore che si somma alla devastante impotenza di fronte all'incapacità di alleviare le pene del figlio che ha amato teneramente fino alla morte.
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Infine, Albert Einstein. L'autore del Caso Eduard Einstein lo descrive come una figura lontana, fisicamente e spiritualmente. Come un uomo che sfida i poteri forti, ma non la propria inadeguatezza di padre. Come un genitore smarrito, addolorato per la solitudine del figlio, ma angosciato e terrorizzato all'idea di affrontarlo. Albert Einstein è dipinto come un uomo che non riesce ad affrontare il proprio dolore, impedendo a sé stesso, e di conseguenza a Eduard, di colmare la distanza che li ha separati, senza porre quindi rimedio alla ferita che sanguina sul loro rapporto.
Il caso Eduard Einstein è un libro commovente e triste, che coinvolge il lettore e fa leva sulla curiosità che desta il tema della malattia mentale. Infatti, il disagio psichico è un argomento scabroso, che sgomenta ma al tempo stesso affascina, a maggior ragione se il soggetto su cui si argomenta è il figlio di Albert Einstein.
I personaggi sono ammantati di una decadente infelicità. Dopo aver letto le loro vicende, si è indotti a considerare in modo diverso la vita e le affermazioni del noto scienziato. Ma chissà se i pensieri dei protagonisti corrispondono a verità. Chissà se Eduard si è spiritualmente riappacificato con il padre. Chissà se Albert Einstein ha davvero amato questo suo figlio incomprensibile e se si è torturato per un lontananza necessaria, ma sofferta.
Laurent Seksik accende i riflettori su un dramma lasciato nell'ombra della vita di uno dei grandi luminari della scienza, facendoci realizzare, ancora una volta, che la vita di ciascuno, anche quella di un genio come Albert Einstein, è più sfaccettata e complessa di quello che l'apparenza potrebbe suggerire. Il caso Eduard Einstein induce a sperare in un lieto fine che non c'è o, per lo meno, non nel modo in cui si vorrebbe.
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