I libri per l’estate: 10 filosofi ci aiutano
Nella prima puntata abbiamo parlato di libri che aiutino a trovare motivazione e nuove energie, nella seconda ci siamo dedicati alle biografie imperdibili, oggi è la volta dei filosofi: 10 libri per l’estate che ci portino all’amore per la sapienza. Libri che trattano temi di filosofia ma che non necessitino di letture propedeutiche per affrontarli, certo, avere una base aiuta, ma, come nelle opere d’arte, c’è chi ci vedrà mondi e chi nulla. Indipendentemente dai blocchi di partenza, vi suggeriamo dieci filosofi che vi costringeranno a rimettere in discussione le vostre sicurezze: dal senso della storia alla conoscenza di se stessi, dal rapporto con il benessere alle profondità nascoste nella paura. Sarà un viaggio dopo il quale non vi sentirete più gli stessi.
L’anno scorso ho fatto un esperimento con un amico, il quale mi aveva detto: «Data la tua passione per le letture filosofiche, mi daresti una decina di libri per scuotere la mia testa? Vorrei nuova adrenalina nei prossimi mesi!» Detto e fatto, ho suggerito gli stessi libri dell’articolo. Dopo qualche mese mi ha detto: «Ti odio, non sono più sicuro di nulla, ma che viaggio incredibile!»
Utilitarismo e oltre a cura di Amartya Sen e Bernard Williams (Il Saggiatore)
Un classico della filosofia politica: un’introduzione ai grandi temi che ci toccano ogni giorno nella televisione e nei giornali. Un modo per mettere al muro i politici, interrogando e mettendo in discussione le loro frasi non di rado sparate a vanvera.
Il concetto dell’angoscia di S. Kierkegaard (Bit)
Libro non di facile lettura, ma si presenta in alcune parti stimolante e in grado di distinguere concetti come esistenza, angoscia, senso della realtà, colpa, peccato, spiritualità. Un viaggio interiore nelle nostre viscere accompagnati da una delle menti più lucide degli ultimi secoli.
Meditazioni sul vivere di J. Krishnamurti (Mondadori)
Un pensatore che parte dalla semplicità per ritornare alla semplicità dopo travagli e riflessioni. La sua forza è prenderci e distruggere il nostro punto di vista abitudinario, lasciarci soli in alto mare per permetterci di trovare strumenti migliori per affrontare la vita.
La filosofia della libertà di R. Steiner (Mondadori)
Quanto siamo liberi? Un problema che sembrerebbe di facile risoluzione e invece si scopre che le zone d’ombra ci sfuggono. Quali sono i limiti alla nostra conoscenza? Ci sono? Come rapportarci a tali limiti? Un libro che insegna l’umiltà e non solo.
Miseria dello storicismo di Karl R. Popper (Feltrinelli)
Grazie alla storia possiamo dire qualcosa sul futuro? Popper annienta la concezione del determinismo storico e lo fa scavando nelle parole, sviscerandole, ribaltandole. Ecco che le ingiustizie del mondo diventano argomento che andrebbe affrontato in modo del tutto particolare.
Teologia e natura di R.W. Emerson (Marietti)
Solo per chi desidera rovesciare le proprie concezioni, solo per chi è disposto ad aprire la mente senza pregiudizi, solo per chi pensa che sia giunto il momento di osservarsi dentro con serietà. Il padre del trascendentalismo americano, così snobbato in Europa, vi stupirà.
Pensieri diversi di L. Wittgenstein (Adelphi)
Annotazioni aforistiche di uno dei talenti filosofici degli ultimi secoli, uno specchio con se stesso che possiamo seguire stupendoci di come l’uomo fosse fragile e risoluto, franco e timoroso dei contemporanei, così ammaliati dalla tecnica e dal progresso.
Ecce homo di F. Nietzsche (Adelphi)
Come si diventa ciò che si è: il sottotitolo. Un programma di intenti. Scrive: «La filosofia, così come io l’ho intesa e vissuta fino a oggi, è vita volontaria fra i ghiacci e le alture». E aggiunge: «Ogni risultato, ogni passo avanti nella conoscenza è una conseguenza del coraggio, della durezza con se stessi, della pulizia con se stessi».
L’arte di conoscere se stessi di A. Schopenhauer (Adelphi)
Volete convivere con voi stessi e con gli altri soffrendo meno? Questo è il libro per voi. Un vademecum di saggezza pratica che diminuisce l’ansia verso il mondo, perché a volte il problema in sé non è un problema, lo è semmai la non analisi del problema.
Il contratto sociale di J.J. Rousseau (Mursia)
L’uomo è nato libero, ma dovunque è in catene. I rapporti fra i singoli e con lo Stato trovano parte della loro origine in quest’opera del 1762 che ha liberato argomentazioni nuove con una consapevolezza rara e stimolante. Cos’è il popolo? Cos’è il Governo? Cos’è la legge?
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