I 9 consigli di lettura di John Irving
Anche John Irving ha raccontato i suoi consigli di lettura al sito OneGrandBooks.
L’autore di romanzi come Le regole della casa del sidro (Bompiani), Libertà per gli orsi (BUR) e In una sola persona (Rizzoli) ha indicato i suoi romanzi preferiti, quelli che hanno maggiormente inciso sulla sua formazione come scrittori e che pertanto consiglia assolutamente di leggere.
Vediamo dunque da vicino quali sono i consigli di lettura di John Irving.
La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne
Nella Lettera scarlatta di Hawthorne queste donne di chiesa che spettegolano su quello che farebbero a Ester – non marchiarle i vestiti, ma direttamente la fronte, o ucciderla – in seguito mi avrebbero portato a essere molto esplicito dal punto di vista sessuale in molti dei miei romanzi.
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Moby Dick di Herman Melville
Moby Dick di Melville, e in particolare Queequeg – mi ha insegnato che prefigurare è il compagno che il fato ha scelto per lo storytelling.
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Il sindaco di Casterbridge di Thomas Hardy
È un romanzo abbastanza duro. Un ragazzo vende sua moglie e sua figlia a un marinaio già nel primo capito; non potrà mai espiare una tale colpa. E i critici di Hardy volevano che scrivesse finali più edificanti!
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Madame Bovary di Gustave Flaubert
Quando ho letto Madame Bovary per la prima volta, mancavano molti anni al mio matrimonio, e altrettanti ne mancavano dall’immaginare che lo sarei mai stato. Cosa poteva mai importarmi degli adulteri e del suicidio della moglie di un dottore nella provincia francese? Molto. Come mi disse una volta il mio primo editore: «Ho conosciuto tante donne adultere.» (e non dubito che sia stato così), «Ma quella che conosco meglio, e che non dimenticherò mai, è Emma Bovary».
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David Copperfield di Charles Dickens
Per quanto riguarda Dickens, sì Grandi speranze è il suo miglior romanzo. Ma, per quanto riguarda il puro dramma, niente supera il capitolo intitolato La tempesta in David Copperfield: il corpo di Steerforth viene trascinato a riva e Copperfield dice: «L’ho visto giacere con la testa sotto il braccio, come spesso lo vedevo dormire a scuola».
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La morte a Venezia di Thomas Mann
In Morte a Venezia di Thomas Mann la vita di un grande scrittore è messa a dura prova sia dalle sue passioni represse sia dal colera. Ero un giovane autore di romanzi che voleva essere un artista. Perché non mi sarei dovuto interessare, così come Mann, alla natura dell’artista?
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La stanza di Giovanni di James Baldwin
Ero ancora troppo giovane per poter guidare un’auto quando ho letto La stanza di Giovanni. L’idea di una storia d’amore devastante e destinata a finire male non mi era ancora venuta in mente. Pensavo che nulla si sarebbe mai potuto paragonare a Giulietta e Romeo, ma il racconto di Baldwin «della notte che mi sta portando al peggior mattino della mia vita» è diventata la storia d’amore più triste che conosca.
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Il tamburo di latta di Günter Grass
Ero già grande – uno studente al college – quando ho letto Il tamburo di latta. Questo romanzo del XIX secolo fu il modello di forma, per me; qui c’era lo storytelling del XIX secolo sul comportamento sociale, la sessualità e la politica del XX secolo.
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Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez
Nell’incredibile Macondo, l’ordinario e il soprannaturale sono aggrovigliati; l’incesto e il matrimonio tra consanguinei danno alle molte generazioni della famiglia Buendia un futuro classicamente greco e predestinato.
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Voi avete già letto i libri indicati da John Irving? Condividete i suoi consigli di lettura?
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