“Half of a yellow sun” e la nascita della New Nollywood
Parliamo di Nollywood, il cinema prodotto in Nigeria. Lo sapevate che è la seconda industria cinematografica del mondo per numero di film realizzati, seconda solo a Bollywood e con profitti annui di 250milioni di dollari? Eppure solo negli ultimi tempi questa enorme Mecca del cinema africana ha trovato un ulteriore impulso. Si sta addirittura parlando della “seconda vita di Nollywood”, un nuovo modo di fare cinema, più patinato, forse più conforme agli standard indiani e americani, che prevede moderne forme di finanziamento e registi più competenti, che frequentano corsi specifici di cinema e producono le loro opere investendo i propri capitali privati.
Per capire meglio di cosa stiamo parlando, proviamo a ripercorrere insieme la vicenda di Half of a yellow sun, che potete approfondire sul numero cartaceo 1050 di «Internazionale». Half of a yellow sun (Metà di un sole giallo, Einaudi 2008) è un libro di Chimamanda Ngozi Adichie, che Yewande Sadiku, top manager di una grossa banca nigeriana, ha deciso di portare al cinema (la Sadiku è la moglie dell'editore nigeriano del romanzo).
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Il prodotto finale è stato presentato al Toronto International Film Festival nel 2013, ed è stato finanziato tramite un fondo, con un amministratore fiduciario e 73 accordi legali, dove venivano stabiliti diritti e doveri delle parti coinvolte nel progetto. Il risultato: 30 istituzioni partecipanti, il British Film Institute tra gli investitori stranieri, 8 milioni ottenuti dalle banche. Insomma, un bel salto di qualità dagli anni Novanta, quando le pellicole venivano prodotte con budget bassissimi e l'unico scopo era quello di realizzare film in modo rapido ed economico.
Per Nollywood, abituato a un sistema di diffusione in dvd, la distribuzione resta comunque un grosso problema: in genere, i diritti dei film nigeriani vengono venduti ai distributori sudafricani, mentre la Sadiky si è detta decisa a vendere i diritti per l'Africa diHalf of a yellow sun a un distributore del luogo. Resta da vedere se riuscirà nell'impresa e se l'opera sarà un successo, in patria come all'estero. Per ora si tratta di un importante passo in avanti per il cinema di Nollywood.
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