Interviste scrittori

Consigli di lettura

Conoscere l'editing

Come scrivere un romanzo in 100 giorni

GULPEASE, o divertissement sull'ambiguità

CalligrammaSiamo nell'anno 1987. Un gruppo di linguisti dell'Università “La Sapienza” di Roma, fra i quali Tullio De Mauro, costituisce il GULP (Gruppo Universitario Linguistico Pedagogico). Dal loro lavoro nasce l'indice GULPEASE1, orientato alla valutazione del grado di leggibilità dei testi, in relazione al livello di scolarità del lettore, ma col vantaggio di fornire un valore univoco compreso tra 0 (leggibilità minima) e 100 (leggibilità massima)2. La formula è la seguente:

Facilità di lettura = 89 – (LP/10) + (FR*3)

con:

LP= lettere per 100/totale parole

FR= frasi per 100/totale parole

 

L'articolo che state leggendo non mira certo ad essere un contributo scientifico; per questi aspetti, si rimanda alle succinte bibliografia e sitografia a fondo pagina. Vuole invece essere, come da titolo, un divertissement sul misteriosissimo mondo della “leggibilità”. Niente lunghe elucubrazioni, niente esegesi linguistico-pedagogiche.

Si procederà nel seguente modo: saranno presi in considerazione due estratti da articoli pubblicati dal sottoscritto su Sul Romanzo, in particolare Occhi sull'ombelico e la recensione a Esterina di Libero Bigiaretti; verrà calcolato l'indice GULPEASE dei due scritti, e inoltre sarà effettuata un'analisi di leggibilità grazie ad un tool online di Translated Labs3. Sarà dunque tentata una riscrittura dei suddetti brani, provando a seguire, soprattutto, i dettami relativi a una diminuzione della lunghezza delle frasi; infine verrà ricalcolato l'indice GULPEASE e, insieme, scopriremo che tipo di miglioramento c'è stato (sempre che ci sia stato).

BRANO N°1 (parole: 97; caratteri: 618)

Indice GULPEASE: 48; Analizzatore di leggibilità: DIFFICILE

C'è poi la poesia onanistica, quella del tecnicismo, del cielo e del sole, delle provinciali che corrono parallele al mare, la poesia del credente a suo modo e quella del relativista della prima ora, tutti insieme appassionatamente benpensanti. E poi, da qualche angolo, spunterà sicuramente uno che rimpiange la beat generation e che crede di poterla riesumare, con un rossetto nuovo ma vecchia e inadatta retorica, ereditata spesso da vetuste formazioni umanistiche. E, nel frattempo, il nostro amico lettore medio ha già ultimato i suoi acquisti, le fascette rosse con strilli a caratteri cubitali lo hanno sedotto.

BRANO N°2 (parole: 105; caratteri: 648)

INDICE GULPEASE: 41; Analizzatore di leggibilità: DIFFICILE

È così che Bigiaretti, in Esterina, mette in scena lo “sfaldamento”; in quindici brevi capitoli, l'idillio si trasforma in una “camera delle torture”, nella quale a confrontarsi non sono più un uomo e una donna, ma due istanze uguali e contrarie, in una tenzone che si alimenta della mancanza di parole per definire la “distruzione”, la deflagrazione dovuta, forse, non tanto alla consunzione del rapporto amoroso, quanto al modo con il quale questo si è inscritto nel contesto di un'esistenza, quella del protagonista, segnata, alla fine dei conti, dalla “inettitudine”, così novecentesca e tuttavia ancora così ben presente alle nostre coscienze.

ApollinaireAdesso proviamo a riscrivere i due brani, a parte dal n°1:

C'è la poesia masturbatoria, quella del tecnicismo. C'è quella del cielo e del sole, delle provinciali che corrono parallele al mare. C'è la poesia del credente a modo suo e la poesia del relativista, tutti insieme appassionatamente. Da qualche angolo, poi, spunterà uno che rimpiange la beat generation e vuole riesumarla, usando un rossetto nuovo ma la solita retorica ereditata da vetusti studi umanistici. Nel frattempo il nostro amico lettore medio ha già finito i suoi acquisti, le copertine sfavillanti e le frasi ad effetto lo hanno sedotto.

Ora riscriviamo il brano n°2:

Bigiaretti, in Esterina, rappresenta lo “sfaldamento”. L'amore si trasforma, in quindici capitoli, in una “stanza delle torture”. In questa stanza non si confrontano più un uomo e una donna. Si confrontano due istanze uguali e opposte. Questa lotta si alimenta della mancanza di parole per definire la “distruzione”, vale a dire l'esplosione dovuta non tanto all'usura dell'amore, quanto al modo con cui questo si è inserito nell'esistenza del protagonista, un inetto, tanto novecentesco quanto attuale.

Concludiamo verificando i dati dei “nuovi” testi prodotti:

 

BRANO N°1 riscritto:

Parole: 88; Caratteri: 549

Indice GULPEASE: 57

Analizzatore di leggibilità: MEDIO

 

BRANO N°2 riscritto:

Parole: 78; Caratteri: 503

Indice GULPEASE: 56

Analizzatore di leggibilità: DIFFICILE

 

BIBLIOGRAFIA MINIMA

DE MAURO T., PIEMONTESE M. E., VEDOVELLI M. (a cura di), 1986. “Leggibilità e comprensione”. «Linguaggi». III/3.

LUCISANO P., PIEMONTESE M. E., “GULPEASE: una formula per la predizione della difficoltà dei testi in lingua italiana”, «Scuola e città», 3, 31, marzo 1988, La Nuova Italia.

PIEMONTESE M. E., "Misurazioni quantitative degli stili personali e indici di leggibilità", in De Mauro T., Chiari I. (a cura di), Parole e numeri, Roma, Aracne Editrice, 2005, 377-397.

 

SITOGRAFIA

Indice di leggibilità di un testo: http://digilander.libero.it/RobertoRicci/variabilialeatorie/esperimenti/leggibilita.htm

Analizzatore di leggibilità: http://labs.translated.net/leggibilita-testo/#

Indice di Leggibilità per Varietà Testuali: http://www.corpora.unito.it/cgi-bin/lingue/ilvat/ilvat_index.pl?var=ILVATGulpeaseonline

Censor: http://www.eulogos.net/ActionPagina_1021.do

Banca Dati dell'Italiano Parlato (BADIP): http://badip.uni-graz.at/

Readability index calculator (NON per l'italiano):http://www.standards-schmandards.com/exhibits/rix/

 

NOTE

1Cfr. Lucisano I., Piemontese M. E., “GULPEASE: una formula per la predizione della difficoltà dei testi in lingua italiana”, «Scuola e città», 3, 31, marzo 1988, La Nuova Italia.

2Si ricordino indici risalenti ad anni precedenti, come quello elaborato da Rudolph Flesh, i cui principi furono esposti nel volume The Art of Plain Talk (1946), adattato alla lingua italiana da Roberto Vacca nel 1972, oltre agli indici Kincaid e Gunning's Fog.

Il tuo voto: Nessuno Media: 4.7 (3 voti)

Il Blog

Il blog Sul Romanzo nasce nell’aprile del 2009 e nell’ottobre del medesimo anno diventa collettivo. Decine i collaboratori da tutta Italia. Numerose le iniziative e le partecipazioni a eventi culturali. Un progetto che crede nella forza delle parole e della letteratura. Uno sguardo continuo sul mondo contemporaneo dell’editoria e sulla qualità letteraria, la convinzione che la lettura sia un modo per sentirsi anzitutto cittadini liberi di scegliere con maggior consapevolezza.

La Webzine

La webzine Sul Romanzo nasce all’inizio del 2010, fra tante telefonate, mail e folli progetti, solo in parte finora realizzati. Scrivono oggi nella rivista alcune delle migliori penne del blog, donando una vista ampia e profonda a temi di letteratura, editoria e scrittura. Sono affrontati anche altri aspetti della cultura in generale, con un occhio critico verso la società contemporanea. Per ora la webzine rimane nei bit informatici, l’obiettivo è migliorarla prima di ulteriori sviluppi.

L’agenzia letteraria

L’agenzia letteraria Sul Romanzo nasce nel dicembre del 2010 per fornire a privati e aziende numerosi servizi, divisi in tre sezioni: editoria, web ed eventi. Un team di professionisti del settore che affianca studi ed esperienze strutturate nel tempo, in grado di garantire qualità e prezzi vantaggiosi nel mercato. Un ponte fra autori, case editrici e lettori, perché la strada del successo d’un libro si scrive in primo luogo con una strategia di percorso, come la scelta di affidarsi agli addetti ai lavori.