Gli Hildebradt, la famiglia nel caos di “Crossroad”, nuovo romanzo di Franzen
Siamo nella provincia americana. Siamo negli anni Settanta con tutto il caos emotivo e le trasformazioni socio-culturali che li caratterizzano. All’interno di quest’orizzonte narrativo si muove non un personaggio, ma un’intera famiglia, gli Hildebrandt. Loro, tanto creature letterarie, quanto umane e simili a noi, sono i principali attori dell’ultimo romanzo di Jonathan Franzen, uscito per Einaudi: Crossroads.
L’autore americano, tradotto in questo nuovo romanzo da Silvia Pareschi, dona al lettore una storia avvincente, a tratti ironica, sarcastica e anche drammatica, dove protagonista è la vita quotidiana di una famiglia americana, all’interno della quale le relazioni verranno messe in crisi e in discussione continua da una serie di comportamenti che destabilizzeranno gli equilibri esistenziali, con molta probabilità, già da tempo precari.
Quello che Franzen fa, in questo primo libro di una trilogia, è indagare, capitolo per capitolo, i personaggi compiendo un vero e proprio viaggio psicologico dentro queste vite letterarie che forse non sono solo parole stampate, ma sono in grado di riecheggiare la realtà di relazioni interpersonali nelle quali i lettori possono riconoscere qualcosa del proprio vissuto.
Gli Hildebrandt vivono a New Prospect, una cittadina immaginaria della provincia americana dove le famiglie sembrano essere tutte un po’ in crisi, con relazioni coniugalisull’orlo del fallimento, litigi, allontanamenti, avvicinamenti che evidenziano la variabilità emotiva e sentimentale del genere umano.
Addentrandoci nella famiglia Hildebrandt incontriamo le varie componenti del nucleo che si fanno conoscere allo scrittore tramite i gesti e le parole. Tra di loro il capofamiglia Russ, un pastore di fedeli che dovrebbe essere la guida forte, solida, certa in ogni sua scelta, per casa sua e per la comunità. In realtà, Russ dimostra di aver un animo fragile, non solo perché perde la testa per una giovane vedova, ma anche perché ad un certo punto comincia ad assumere una serie di comportamenti infantili per tentare di mantenere su di sé tutta l’attenzione possibile e immaginabile, da parte dei figli, ma anche del gregge dei suoi credenti che sembrano più interessati a Ambrose, un altro pastore che per lui diventa, ad un certo punto, un vero e proprio rivale.
Marion, la moglie, più che prendere in considerazione la perdita della retta via del coniuge, vive in modo tormentato a causa della morte della sorella con la quale, si verrà scoprire, è sempre stato presente un legame complicato, dovuto al modo di affrontare e approcciarsi alla vita completamente diverso delle due donne. Oltretutto, la defunta, esuberante fino alla fine, al momento della scomparsa ha lasciato un bel gruzzolo di dollari all’amata nipote Becky, e nemmeno un centesimo ai nipoti maschi.
I coniugi Hildebrandt sono accompagnati dai figli e ognuno di loro è alle prese con la propria ricerca di un posto nel mondo, da vedere, a tratti, come un pellegrinaggio complesso, pieno di ostacoli che li porta a prendere decisioni a volte affrettate e in altri casi in netto contrasto con i genitori e con quello che loro vorrebbero per i figli.
Clem, uno dei figli maggiori, studente e fidanzato, ad un certo punto decide di rompere gli schemi e i legami con la famiglia partendo per il Vietnam. Da subito si comprende quanto sino complessi rapporti con il padre e l’andarsene può essere vista un po’ come una provocazione, ma anche un voler crescere facendosi da sé. È risaputo, la vita è fatta di scelte, ma a volte il destino ci mette lo zampino cambiando le regole del gioco e delle scelte compiute, proprio come accade a Clem che vede scompaginati i suoi piani iniziali.
Becky, la sorella alla quale il giovane soldato è molto legato, vive, come il fratello un rapporto di scontri con il padre e decide di entrare nel gruppo Crossroad, guidato da un altro pastore, Rick Ambrose, non tanto perché ci crede, ma più per fare un dispetto al padre (le riuscirà bene) e perché interessata a Tanner. In realtà questa scelta le cambierà per sempre la vita da molti punti di vista e la porterà a rivalutare in modo completo non solo i rapporti con i genitori, ma anche quelli con i fratelli.
Perry, il terzo figlio degli Hildebrandt è pure lui in Crossroad, anzi ci è arrivato prima della sorella, ma i suoi problemi di dipendenza non fanno altro che complicare la vita nel gruppo, la sua e quella di tutta la sua famiglia.
Judson, il figlio più piccolo, si trova travolto dalla baraonda di eventi relativi alla sua famiglia e uscirne senza ammaccature, sarà una impresa titanica.
Quello che il lettore compie in questo romanzo dello scrittore statunitense è un viaggio dentro ad un microcosmo umano, nel quale la storia con la S maiuscola c’è, ma fa da sfondo. In Croassroad di Jonathan Franzen i veri protagonisti sono persone comuni, uomini e donne che si dividono tra rispetto delle leggi scritte e morali, tra impulsi umani, emozioni di amore e sensi di colpa che li portano progressivamente ad attuare una completa rivalutazione del proprio io in rapporto alla propria dimensione emotiva e con il resto del mondo, nel tentativo, non sempre riuscito, di trovare il giusto equilibrio per la propria esistenza.
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