Fuori Registro #9 – “Lettura pensata”: percorsi di lettura nel bellunese
Questo mese la rubrica Fuori Registro, che promuove le buone pratiche legate alla lettura nelle scuole, approda nel bellunese per farvi conoscere il progetto Lettura Pensata, coordinato da alcuni anni dalla professoressa Mara De Monte, che abbiamo intervistato.
In cosa consiste il progetto Lettura Pensata e chi vi è coinvolto?
Lettura Pensata ha una formula molto semplice: parte dalla lettura per regalare libri agli studenti di ogni ordine e grado della provincia di Belluno. Per ogni ordine di scuola incluso nel progetto, primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado, sono previsti specifici approfondimenti tematici, laboratori, incontri con autori e uscite didattiche. Ad esempio il percorso Io sono nella natura, con cui la Fondazione UNESCO mette a disposizione libri per i ragazzi della primaria; oppure il percorso Io comunico in lingua francese organizzato con l’Ambasciata di Francia per le scuole secondarie di primo grado dall’approfondimento di un testo di Marguerite Yourcenar; il percorso Io sono per capire, rivolto ai ragazzi delle scuole superiori, in collaborazione con una casa editrice che dona testi sui cambiamenti subiti dal territorio montano, per permettere ai ragazzi di approfondire la conoscenza del proprio territorio. Al termine della lettura dei testi, i ragazzi producono un elaborato testuale, un’illustrazione o un racconto fotografico: una giuria valuta per ogni percorso quali elaborati si aggiudicano un premio in libri.
Come si sostiene negli anni un progetto così articolato?
Il progetto non ha finanziamenti istituzionali e si sostiene grazie a una rete con il territorio fatta da Enti, che sponsorizzano l'acquisto di libri (praticamente unica voce di spesa del progetto), da professionalità che mettono gratuitamente a disposizione le loro competenze e da associazioni che condividono con il progetto alcune finalità e curano gli interventi di esperti nelle scuole.
Come è connesso il progetto con le realtà associative territoriali?
Con l’Ordine dei Giornalisti del Veneto da tre anni esiste una proficua collaborazione. Alcuni giornalisti rivolgono ai ragazzi delle scuole superiori lezioni su come funziona una redazione dalla ricerca delle fonti alla scrittura di un articolo fino alla pubblicazione sui media. Altra collaborazione efficace a vantaggio delle classi della scuola primaria avviene con il Parco delle Dolomiti Bellunesi, che, grazie ad alcuni esperti, organizza passeggiate nel Parco e letture a tema. Con l’Associazione “Bellunesi nel mondo” i ragazzi della primaria leggono testi sull’emigrazione e producono scritti a tema.
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Quest'anno, nell'ambito del progetto, è stato attivato un laboratorio di lettura radiofonica espressiva, un metodo molto originale per avvicinare i ragazzi alla lettura. Com’è stato organizzato?
La lettura espressiva per la produzione di una trasmissione radiofonica è stata realizzata grazie all'emittente Radio Belluno. Prevede un esperto di teatro e dizione che prepara i ragazzi all'ascolto
e all’uso della voce per dare espressività ai testi.
Il percorso pilota è stato rivolto a un gruppo di ragazzi degli istituti tecnico professionali che nel corso del tempo hanno dimostrato una partecipazione più tiepida alle attività di lettura proposte. L'idea è che fornendo loro dei risvolti pratico/concreti potessero modificare la loro visione dei libri e della lettura.
Quali contenuti hanno i momenti di formazione degli insegnanti?
Gli incontri con i docenti sono generalmente mirati ad approfondire i contenuti che saranno trattati nel percorso di lettura con i propri alunni. Quest'anno si è privilegiato il tema ambientale e le motivazioni che hanno portato il nostro territorio ad avere il riconoscimento unicità dell'UNESCO.
Nella Sua esperienza pluriennale nell'organizzazione del progetto, qual è la sua opinione sui metodi per infondere il gusto della lettura nei ragazzi?
Purtroppo nella scuola esistono ancora pratiche che impongono la lettura. Sarebbe importante che nell’organizzazione delle attività gli insegnanti mantenessero chiaramente distinto il lavoro sui testi e la lettura dei testi per scopi didattici dal piacere della lettura. Questo metodo può sembrare in contraddizione con la struttura del progetto ma lo è solo in parte. Il concorso offre la possibilità di conoscere e avvicinarsi ai libri fornendo per la biblioteca di classe o domestica altri libri.
Come si può rimanere aggiornati sul progetto?
Attraverso il sito istituzionale www.istruzionebelluno.net o scrivendo all’indirizzo email mdemonte@istruzionebelluno.it.
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