Fuori Registro #7 – Librolab: il piacere del racconto con i libri itineranti
Da alcuni mesi, per Bari e provincia, gira un furgoncino pieno di libri che fa tappa nelle scuole per far avvicinare i ragazzi alla lettura attraverso il racconto e il confronto su storie appassionanti. Abbiamo intervistato Valentina Calvani, presidente dell’Associazione di Promozione Sociale LibroLab, esperta di didattica dell’arte.
Quali attività promuove LibroLab e con quali finalità educative?
L'associazione di promozione sociale LibroLab propone laboratori di lettura animata, associata ad una seconda parte, prettamente ludica e creativa, di manipolazione di materiali artistici. Per le letture utilizziamo in prevalenza il kamishibai, tradotto "teatro di carta", ovvero una valigetta in legno utilizzata dai narratori giapponesi all'inizio del secolo scorso, nella quale si inseriscono le diverse tavole illustrate. Tale pratica è stata per noi fonte di ispirazione, ci ha portati a valutare l'ipotesi dell'essere itineranti per poter raggiungere tutte quelle zone in cui librerie e biblioteche mancano. Il nostro approccio al lavoro ha diverse importanti finalità: educare all'ascolto, sensibilizzare la sfera emotiva di bambini e ragazzi, ma anche adulti, arricchire e migliorare le conoscenze linguistiche e le capacità di espressione, sviluppare l'autonomia del singolo e la partecipazione attiva nei lavori di gruppo.
Nei laboratori utilizziamo una metodologia che deriva dall'arteterapia. È facile quindi intuire che non insegniamo tecniche artistiche, ma diamo solo linee guida ai bambini su cosa realizzare, lasciando a ciascun bambino la possibilità di attivare il proprio processo creativo senza seguire regole imposte e senza inseguire quello che è il concetto di “perfezione”.
Come ci insegna il maestro Rodari, «non si nasce con l'istinto della lettura, come si nasce con quello di bere e mangiare, ma bisogna educare i bambini alla lettura». Noi crediamo che promuovere la lettura, attraverso l'utilizzo di testi semplici e illustrati, possa essere un buon modo di avvicinare bambino e ragazzi alla bellezza che si cela dietro un libro. Trasformiamo la lettura in un gioco che usa il loro stesso linguaggio.
Come avvengono i contatti con le scuole e come vi relazionate con i docenti e i genitori?
Noi siamo vincitori di un concorso pubblico della Regione "Principi attivi 2012, giovani idee per una Puglia migliore". Abbiamo iniziato quest’avventura a ottobre 2013, i contatti con le scuole c'erano stati esattamente un anno prima, durante la fase di stesura del progetto pilota LibroLabInMovimento. Stiamo incontrando 1330 bambini/ragazzi, dalla materna alla secondaria, appartenenti all'istituto “A. Gabelli” dislocato in vari plessi presenti sul territorio del nord barese. I docenti hanno accolto con molto interesse il progetto, e molti di loro hanno partecipato attivamente ai laboratori. Una scena meravigliosa è accaduta nella scuola materna di San Pio. Vedere le maestre sedute sui cuscini insieme ai bambini, e lasciarli poi liberi di giocare con la colla, i colori, senza dover necessariamente rispettare una didattica, mi ha colpito molto. Gli adulti, per i bambini, sono modelli da imitare e un insegnante che dà valore a queste attività passa un messaggio di rinforzo positivo. I genitori, purtroppo, sono più difficili da incontrare lavorando a scuola e coloro che ci hanno avvicinato per le feste di compleanno che organizziamo sono tutti molto incuriositi, interessati, ma è un target differente.
L'APS LibroLab nasce in un momento storico in cui si legge pochissimo. Sentite il vostro come un lavoro di "resistenza culturale"?
Sappiamo che questo è un momento storico particolare, siamo in un momento di trasformazione, di passaggio, di cambiamento epocale, ma non ci sentiamo eroi oppure speciali perché abbiamo deciso di lanciarci in qualcosa di non facilissimo. Noi facciamo quello che ci piace fare: leggere, giocare con colori e materiali vari e stare con i bambini.
Quando chiediamo ai bambini «Vi piace leggere?», tanti dicono di sì, ma poi aggiungono che spesso non hanno tempo per farlo. Le attività extrascolastiche sono tante, gli impegni sportivi anche, e poi il gioco, qualsiasi sia il gioco scelto da loro, necessita di tempo, e allora ci rispondono «a qualcosa bisogna rinunciare». Noi dell'associazione LibroLab cerchiamo di seminare nei bambini/ragazzi che incontriamo che il libro può trasformarsi in un gioco, da fare da soli o meglio ancora in compagnia, anche della famiglia.
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Come deve essere veicolato il piacere per la lettura a scuola per riuscire a incuriosire i piccoli lettori?
Con i ragazzi delle scuole medie, abbiamo realizzato un cartellone in cui abbiamo chiesto loro, «In quale maniera si insegna ai bambini ad odiare la lettura?».
Ci siamo ispirati al maestro Rodari, naturalmente, ma le risposte che ci hanno dato in parte le immaginavamo, altre ci hanno stupito. I bambini non leggono quando viene loro imposto oppure quando sentono dagli adulti disprezzare la lettura. Noi diamo loro la possibilità di scegliere il libro. Se scelgono un libro con sole immagini e loro riescono comunque a narrarci una storia, per noi è già un traguardo positivo. Non giudichiamo la loro scelta. Non possiamo pretendere da un ragazzo che nel suo quartiere non ha una libreria che abbia la passione per i libri. Quindi è come se bisognasse partire dall'inizio e piano piano lasciare che siano loro ad avvicinarsi, a scegliere e dedicarsi. Noi seminiamo l’amore per la lettura, loro la coltivano.
Quali letture consigliate per gli adolescenti "multitasking” di oggi?
Come dicevo prima, sono loro che vogliono e devono scegliere. La lettura è come un incontro, ma l’alchimia nasce per affinità elettive. Noi ci limitiamo a organizzare l’incontro, presentando dei libri, dal pop up ai testi più scientifici, passando per le varie tipologie di testi illustrati. Le case editrici che abbiamo accuratamente selezionato sono Artebambini di Bologna e Babalibri di Milano, tra le altre. Hanno in catalogo testi che trattano temi interessanti in maniera originale e intelligente. Ad esempio Acquaria (Artebambini Edizioni) che racconta del ciclo di vita dell'acqua, ma cela una storia di trasformazione umana e le grandi occasioni che un cambiamento offre, ancora Sofia, la mucca musicista (Babalibri Edizioni) che racconta di una grande passione, la musica, delle umiliazioni e delle delusioni che si devono affrontare quando si vuole raggiungere un traguardo, che sarà raggiunto solo avendo fiducia nelle proprie capacità e con tanta forza di volontà.
A noi piace la semplicità e ci facciamo catturare da quello che i ragazzi decidono di condividere con noi. Ad oggi devo dire che ogni classe, di ogni scuola e grado, ci ha lasciato grandissimi insegnamenti. Impariamo tantissimo da loro, sono fonte continua di arricchimento.
Qual è oggi l'importanza del raccontare delle storie nel percorso di formazione dei ragazzi?
Le storie ci permettono di allargare i nostri orizzonti, varcare confini, entrare in mondi sconosciuti e inesplorati di noi stessi. Noi non ci poniamo limiti nel raccontare. Con un libro possiamo parlare dei loro diritti, per metterli al corrente che il mondo non è fatto solo di buone e belle persone o di bambini fortunati; con un libro, possiamo parlare delle paure, le loro, ma un tempo anche le nostre; possiamo anche parlare dell'amore, della donna che non aspetta più di essere salvata da un principe azzurro, ma che ha tutte le caratteristiche per salvarsi da sola. E loro incuriositi, straniti e comodamente seduti su dei cuscini colorati ascoltano e si confrontano.
Quali sono le prossime mete dell'APS LibroLab?
Come libreria itinerante saremo presenti all'interno degli incontri domenicali del teatro ragazzi del Kismet. Siamo in contatto con diverse associazioni e realtà presenti sui vari territori anche della provincia. Tra maggio e giugno sono previsti un paio di eventi molto interessanti che stiamo organizzando in collaborazione con il parco naturale Selva Reale. Non vi sveliamo altro per non rovinarvi la sorpresa.
Come rimanere in contatto con voi?
Per essere sempre informati su eventi, laboratori, progetti, siamo su Facebook, sul nostro sito http://www.librolab.it/, oppure basta semplicemente scrivere a info@librolab.it.
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