Fuori registro #10 – I lettori ostinati di Xanadu
La rubrica Fuori Registro, cercando in giro per l'Italia le buone pratiche di promozione della lettura nelle scuole, presenta questo mese l'ottimo progetto bolognese Xanadu – Comunità di lettori ostinati, raccontato in una ricca intervista dal responsabile Simone Piccinini.
A chi si rivolge il progetto Xanadu?
Xanadu – Comunità di lettori ostinati è un progetto con diffusione nazionale che si rivolge principalmente a due tipi di utenti: i ragazzi tra i 13 e i 16 anni, e gli adulti che lavorano con loro. I ragazzi sono coinvolti in attività laboratoriali, cineforum, incontri di peer education, e invitati a commentare le proprie esperienze di lettura nell’ambito di un concorso aperto alle classi e a singoli lettori, che collegandosi al sito internet ufficiale possono votare i loro libri preferiti tra quelli inseriti nella bibliografia del progetto. Insegnanti, bibliotecari, operatori culturali che aderiscono all’iniziativa vengono messi in rete, nell’ottica di avviare uno scambio e un confronto costante tra diversi soggetti che operano nell’ambito dell’educazione e della formazione, che possono così scambiarsi titoli e condividere esperienze. A tal proposito, quest’anno, Xanadu ha programmato un cartellone di iniziative dedicate alla formazione e all’aggiornamento per gli addetti del settore. Segnaliamo come tappa imperdibile il convegno internazionale che si terrà a Bologna giovedì 25 settembre in cui si parlerà di editoria per ragazzi e promozione della lettura con ospiti d’eccezione come Melvin Burgess, Marie Aude Murail, David Baindbridge, Stefano Laffi, Christian Raimo, oltre a Hamelin e la biblioteca Sala Borsa.
Chi sono i "lettori ostinati"?
Tutti coloro che si ostinano a frequentare un medium obsoleto e fuori moda, in un momento storico in cui i social network e internet, e di conseguenza l’immediatezza e la velocità, inesorabilmente stanno prendendo il sopravvento. Xanadu si è dato lo scopo di costruire e mantenere una piattaforma nella quale i ragazzi possono trovare proposte culturali di alto livello, storie che li possano appassionare ma allo stesso tempo li costringano a prendersi un tempo diverso per riflettere sul mondo e loro stessi. Il lettore ostinato però non è il frutto della casualità o del patrimonio genetico individuale, il lettore ostinato si costruisce cambiando il rapporto tra giovani e lettura svincolandolo dal mero intrattenimento, ma anche dalla logica strumentale (leggere per imparare a scrivere). Xanadu quindi è una possibilità per il giovane lettore di trovare buone storie adatte alla sua età, ma anche e soprattutto uno strumento per creare nuovi lettori, rivolto quindi a quei ragazzi che per vari motivi non hanno accesso alla lettura.
Come è articolato il concorso legato alla lettura a cui partecipano i ragazzi?
Ogni anno pensiamo a un tema diverso che fa da cornice per la selezione delle storie che parteciperanno al concorso, che sono libri, fumetti e film. Per esempio quest’anno era la libertà. Un tema che possa interessare i ragazzi e suscitare riflessioni e dibattiti utili al percorso di crescita. A giugno inizia la selezione, che coinvolge la rete di bibliotecari e insegnanti che partecipano al progetto, e che termina a settembre dopo continui scambi di commenti sulle letture. Definite le liste per classi d’età riceviamo le adesioni e inizia l’attività con i ragazzi che si sviluppa su due binari paralleli, ma che si integrano perfettamente tra loro. Infatti il progetto prevede un concorso online nel quale ogni lettore deve leggere almeno tre libri tra quelli proposti, commentarli e attribuire un voto. Man mano si crea una classifica con i libri che sono piaciuti di più, e che i giovani lettori si consigliano a vicenda. È un concorso in cui a vincere non è il lettore o la classe ma il libro più amato, liberando così la partecipazione dalla logica che i ragazzi si impegnano solo se ricompensati. Il tentativo, ampiamente premiato, è invece quello di riconoscere ai ragazzi competenza e autonomia nella scelta. Infatti il concorso non ha una giuria di adulti, a vincere sono le storie più amate dai giovani lettori. All’attività sostenuta in classe dall’insegnante, che promuove e spiega ai ragazzi il progetto, si possono integrare attività laboratoriali di promozione delle storie in concorso. In quell’occasione gli esperti di Hamelin si recano direttamente nella biblioteca di quartiere o scolastica che ospita la classe e presentano le storie, attraverso una modalità interattiva di continuo scambio di opinioni sui temi e i contenuti. Tale attività si può svolgere anche in classe, anche se l’idea del progetto è quella di considerare la biblioteca come il perno centrale di tutta le attività.
Il progetto comprende sia la lettura di testi che la scrittura di riflessioni personali post lettura. Quanto pensa che i due momenti incidano sulla formazione socio-affettiva e cognitiva dei ragazzi?
Noi pensiamo che la lettura sia un tassello imprescindibile per la formazione delle ragazze e dei ragazzi. A costo di essere ripetitivi siamo convinti che solo attraverso esempi divergenti dal sentire comune si possa costruire una personalità ricca, sfaccettata e complessa. E pensiamo che la lettura sia il luogo più adatto a stimolare questo processo, sia per la natura stessa del linguaggio sia per l’immersione e la concentrazione totale che richiede. La restituzione attraverso il commento serve per socializzare l’esperienza e quindi ridarle il valore sociale che in passato ha avuto con maggiore rilievo, ma anche per costringere i ragazzi a riflettere sulla storia letta e il suo valore. Sembra banale, ma provate a chiedere a un ragazzo qualsiasi di farvi la recensione orale di una storia che a lui è molto piaciuta: ha molte difficoltà. Sempre di più ci accorgiamo di questa difficoltà, e questo significa che i ragazzi non sono più abituati a consigliare storie agli amici e a vivere la cultura come esperienza socialmente condivisibile. Xanadu si assume, per quel che può, anche questo compito: rimettere al centro la mediazione sociale e fare comunità attraverso la cultura.
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Quale tipo di libri risultano "vincenti" e più vicini ai ragazzi in questo momento storico in cui la lettura non è tra i principali interessi della collettività?
Andando un po’ controcorrente rispetto al sentire comune possiamo affermare con certezza che ai ragazzi interessano i grandi temi. Storie che parlano di vita, morte e amore, del cercare un proprio posto nel mondo. Si, leggono anche cose leggere e banali (come del resto gli adulti), ma se chiedete loro di consigliarvi la storia più importante che hanno letto state pur certi che sceglieranno con cura. Poi naturalmente c’è chi sa trattare quelle tematiche con la destrezza e la sensibilità del grande scrittore e invece chi avrebbe fatto meglio a scrivere di frivolezze e banalità senza aspirare a temi così filosoficamente delicati. Infatti per i più giovani è facile cadere vittima dell’esca del grande tema trattato con superficialità (vedi Moccia a suo tempo, oppure D’Avenia oggi), e a quel punto deve intervenire l’adulto che rilancia con storie che trattano lo stesso tema ma alzando il livello. Detto questo siamo convinti che il portato simbolico, profondo, delle storie sia la qualità imprescindibile che ogni ragazzo cerca nelle storie, quelle che lasciano il segno, che cambiano lo sguardo del lettore.
Come deve avvenire l'interazione tra scuole e biblioteche per essere efficace?
Innanzitutto deve avvenire, già quello sarebbe un buon passo in avanti: non è scontato. Il come si costruisce assieme. Ideale sarebbe trovare una concordanza negli intenti e nelle modalità e a quel punto lavorare in equipe per raggiungerlo. Il progetto Xanadu si basa proprio su questo principio, bibliotecari e insegnanti lavorano insieme per costruire le bibliografie che proporranno ai ragazzi. Già questa attività li costringe a confrontarsi sui criteri di scelta, battersi per le storie che vogliono proporre ai ragazzi, e questo garantisce il risultato formidabile che entrambe le categorie leggono le storie che proporranno. Sembra poco ma vi possiamo garantire che è tantissimo. Quando incontriamo le classi, in tre minuti capiamo subito quanta parte ha avuto ogni attore sulla scena. Qual è la consapevolezza del processo e l’impegno di ogni attore coinvolto. I ragazzi hanno antenne sensibilissime e capiscono al volo quanto si è veramente interessati a loro o quanto invece l’insegnante demanda il proprio ruolo all’esperto. Senza la collaborazione appassionata e attiva di tutte le figure educative qualsiasi progetto di promozione alla lettura è destinato ad avere scarsa efficacia. Il nostro ruolo è anche quello di fare da collettori tra la scuola e la biblioteca attraverso corsi di aggiornamento e conferenze su tutto il territorio nazionale.
Come rimanere in contatto con voi?
Scrivendo a Simone Piccinini (responsabile del progetto) alla mail progettoxanadu@hamelin.net, oppure consultando il sito dell’associazione Hamelin alla pagina www.hamelin.net. Contatti Facebook: Xanadu Progetto e Hamelin associazione culturale.
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