Flipback: così Mondadori rilegge il libro
Si chiama Flipback, rispetto agli altri libri è stampato in verticale, e sta comodo in tasca. Questa novità, almeno per il panorama librario italiano, è stata presentata al pubblico lo scorso 8 maggio al Salone del Libro di Torino. Sei giorni dopo, a Milano, in un evento ad hoc, una decina di blogger letterari hanno potuto toccare con mano un prodotto che incorpora buona parte delle caratteristiche di un ebook: compattezza, praticità e maneggevolezza (è grande come una musicassetta degli anni Ottanta, per chi se le ricorda, tutti gli altri pensino pure a un comune smartphone, un po’ più spesso), leggerezza e, perché no, design. Con una differenza rispetto al device: fa tutto ciò rincontrando la carta. Perché «nella stagione della smaterializzazione del libro – recita Mondadori in uno dei suoi comunicati –, abbiamo voluto riportare la carta al centro dell'esperienza di lettura».
Cos’è il Flipback. In poche parole si potrebbe definire il Flipback un libro che si legge disteso o, come dire... "in lunghezza": è un libretto come tutti gli altri, ma con le parole stampate, pagina dopo pagina, dal basso verso l'alto. Tutto qui? No, perché in realtà il Flipback è molto di più, come hanno spiegato Antonio Riccardi, Direttore Editoriale di Arnoldo Mondadori Editore, e Marco Rana, Responsabile Marketing di Mondadori.
Il Flipback nasce da un'idea dell'editore e stampatore olandese Jongbloed bv (Mondadori è l'unico editore italiano ad aver acquistato la licenza per la vendita in Italia) che pare sia da tempo diffusa al Nord Europa, dove la lettura è un passatempo un po' più popolare che da noi. Il volumetto ha una legatura scollata dal dorso, simile a quella di alcuni cataloghi d'arte, che consente al Flipback di restare aperto con facilità, proprio perché pensato per una lettura in mobilità, in metropolitana, su un tram o su un autobus, mentre con l'altra mano ci si tiene attaccati. La carta ha una grammatura di 25 gr/m², tanto che gli stessi Rana e Riccardi si sono lasciati andare ad un quasi blasfemo accostamento con la Bibbia, giusto per rendere l'idea. Poi qualcuno ha cancellato l'imbarazzo facendo un più terreno paragone con la carta dei Meridiani, che sono Mondadori, peraltro. Nonostante lo spessore, la carta sembra molto resistente. Anche all'umidità, dicono da Mondadori, ma attendiamo la prossima stagione balneare per averne conferma. Novità ben visibile è il carattere di stampa utilizzato, che non è il consueto graziato di Mondadori, ma un carattere bastone, molto più leggibile con questo formato di stampa (che è forse l’unica vera innovazione che avvicina il prodotto al mondo digitale, dove vengono comunemente usati i caratteri senza grazie). Caratteristiche che consentono a un Flipback di arrivare anche a mille pagine pur occupando solo 1/6 dello spazio di un’edizione tradizionale. Tanto che un giorno, promette Riccardi, vedremo in Flipback anche pietre miliari della letteratura del Novecento come La Recherche, Ulisse e L'uomo senza qualità [per dovere di cronaca riportiamo che Rana ha aggiunto un "forse"].
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30 titoli entro fine anno. C'è da dire infatti che il prodotto è sicuramente curioso, ma occorre vedere, spiegano i due rappresentanti della casa editrice, come lo accoglierà il mercato. Si parte da 10 volumetti, che saranno seguiti nei prossimi mesi da altri 20 titoli. Tutti avranno una tiratura unica di 20mila copie. Opere di vario tipo, dall'ultima fatica di Robert Harris alla prima di Paolo Giordano, ma senza un catalogo definito. Giusto per capire quale sarà il target di lettori che apprezzeranno di più il nuovo prodotto. Più i lettori di Luca Bianchini e Margaret Mazzantini, o quelli di Zafon e Patricia Cornwell? Più gli amanti dei classici (tra un po' arriverà 1984 di Orwell) o di bestseller come Il codice da Vinci di Dan Brown e L'ombra del sicomoro di John Grisham? «Perché Mondadori ha sempre avuto una vocazione generalista – spiega Riccardi – e anche stavolta vogliamo confermarlo. Intanto sappiamo di avere un prodotto duttile, che si adatta a molte soluzioni».
Il prezzo di un Flipback. Il costo andrà da un minimo di 9 euro, per quei volumi che sono da tempo sul mercato, come La solitudine dei numeri primi di Giordano, a un massimo di 15 euro per le novità, come per L'ufficiale e la spia di Robert Harris, ad esempio. Un prezzo che sarà legato più alla momento di vita del libro in cui esce il Flipback piuttosto che al costo effettivo del "confezionamento" in questa edizione (c'è da considerare che la carta, soprattutto, è davvero di ottima qualità). Nelle librerie i Flipback troveranno spazio non sugli scaffali, ma su degli espositori pensati proprio per loro. Lo spazio dei libri, anche nelle librerie, si sta sempre più restringendo – ha osservato Rana – di fronte a merchandising di ogni tipo, così che tra agendine, penne e cover per cellulari l'oggetto libro si è venuto a trovare sempre più relegato verso gli scaffali interni. Con il Flipback proviamo un approccio nuovo, con espositori che potranno essere posti accanto alle casse, ad esempio, per questo l’abbiamo definito un prodotto interstiziale, perché si inserisce negli spazi, tra molti altri prodotti e tra gli altri libri, ma «agendo sempre in un'ottica additiva – spiega Rana – perché non abbiamo alcuna intenzione di rivoluzionare il mondo letterario».
Se il Flipback fa tendenza. Un'idea condivisa da Riccardi, che aggiunge: «per ora ci siamo imposti un periodo di sobrietà e di attesa. Vediamo come reagisce il mercato. Tuttavia possiamo già dirvi che, in una fase successiva, abbiamo pensato a due accessori pensati per i lettori di Flipback: un segnalibro a clip, applicabile sul dorso, e una cover con un elastico, utile per tenere chiuso il Flipback all’interno della borsetta, ad esempio». Tra le righe salta fuori che ci sarebbe un quasi accordo per produrre delle minilibrerie per la casa con scaffali della misura adatta a riporre i Flipback, ma poi Riccardi si morde la lingua sorridendo. Insomma, dice Mondadori, di fronte a una novità che è un po' come l'uovo di Colombo, intanto stiamo alla finestra a vedere se il Flipback farà tendenza, poi tutto il resto è possibile.
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