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Edgar Allan Poe e la storia del suo intenso amore per la moglie Virginia

Edgar Allan Poe e la storia del suo intenso amore per la moglie VirginiaQuella tra Edgar Allan Poe e la moglie Virginia Eliza Clemm fu una storia d’amore molto intensa che probabilmente ebbe inizio nell’aprile del 1829, quando Poe, lasciato l’esercito, si recò a Baltimora per trascorrere un breve periodo in compagnia della zia Maria Clemm, dei cugini Virginia e Henry e della nonna Elizabeth Cairnes Poe.

Nonostante la forte differenza di età, Edgar all’epoca aveva già venti anni mentre Virginia ne aveva solo sette, tra i due inizia a nascere una prima simpatia che col tempo sboccerà in un vero e proprio sentimento amoroso, al punto che Poe si ritrovò in uno stato di profonda gelosia quando la zia gli comunicherà l’imminente trasferimento a casa di Neilson Poe, cugino di Edgar e giudice a Baltimora. Il quale sembrava intenzionato a sposare Virginia.

 

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Edgar fu colpito duramente dalla notizia, e il 29 agosto 1835 invierà alla zia la seguente lettera, riportata nella raccolta delle Lettere di Edgar Allan Poe da poco pubblicata da Il Saggiatore, a cura di Barbara Lanati e nella traduzione di N. Lucchetti e L. V. Traversi:

Edgar Allan Poe e la storia del suo intenso amore per la moglie Virginia

Cara zia adorata,

Mentre ti scrivo sono accecato dalle lacrime – non ho alcun desiderio di vivere un’ora di più. La tua lettera mi è giunta nel dolore e nell’angoscia più disperata – e tu ben sai quanto poco io sia forte quando la sofferenza non mi dà tregua. Potendo leggermi nel cuore, anche il nemico più acerrimo avrebbe pietà di me – Il mio ultimo, il mio solo e unico legame alla vita mi è stato strappato crudelmente – Non ho alcun desiderio di vivere, e non vivrò. Lascia soltanto che possa fare il mio dovere. Io amo, lo sai bene, amo Virginia con passione e fedeltà; non so esprimere a parole la fervente devozione che sento nei confronti della mia cara cuginetta – il mio tesoro.

Ma cosa posso dire; pensa per me, poiché io sono incapace di farlo. Ogni mio pensiero è dominato dall’idea che preferiate entrambe trasferirvi da N. Poe; se così fosse sono certo che per il momento non verrà a mancarvi nulla, materialmente – Non posso però pronunciarmi sulla vostra pace – la vostra felicità. I vostri animi sono sensibili – e non vi lascerà mai più il pensiero che la mia agonia sia più crudele di quanto io possa sopportare – che siate state voi a spingermi verso la tomba – poiché un amore come il mio non potrà mai essere distrutto. È inutile negare che quando Virginia andrà da N.P. io non la vedrò piu – su questo non c’e alcun dubbio. Abbi pietà di me, mia zia cara, abbi pietà di me. Non ho nessuno a cui rivolgermi – sono tra estranei e la mia disperazione è tale da non potersi sopportare.

È inutile che vi aspettiate consigli da me – cosa potrei mai dire? – A onor del vero, come potrei dire – «Virginia! non andare dove potresti vivere nell’agio e, forse, felice!» – e, tuttavia, come potrei, tranquillamente, rinunciare a lei – che è la mia vita? Se mi avesse davvero amato, non avrebbe forse rifiutato con sdegno l’offerta? Dio abbia pietà di me! Se andrà da N.P., cosa farai, cara zia?

 

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Ho trovato una deliziosa casetta in un luogo appartato sulla collina della chiesa – appena rimessa a nuovo, con un ampio giardino e fornita di ogni comodità – a soli 5$ al mese. Da allora ho sognato giorno e notte l’estasi che proverei nell’avere là con me i miei soli amici – ciò che ho di più caro al mondo, e l’orgoglio che proverei nel potervi mantenere dignitosamente, e nel considerare lei mia moglie – Ma il sogno è finito. Che Dio abbia pietà di me. Che ragione ho di vivere? Fra estranei e senza nessuno al mondo che mi ami.

Questa mattina l’incarico è stato assegnato a un altro: Branch T. Saunders. White ha però accettato di aumentare il mio compenso a 60$ al mese, così potremmo vivere in discreta agiatezza e felicità – i 4$ settimanali che sto pagando per il vitto potrebbero addirittura essere sufficienti a sostenere tutti e tre – e disporrò di 15$ la settimana: di cos’altro avremmo bisogno? Pensavo di mandarti un po’ di denaro ogni settimana, fino a quando parlerai con Hall o con William Poe. Nel frattempo potremmo procurarci alcuni mobili, tanto per cominciare – giacché White non sarà in grado di anticiparci nulla. Dopodiché tutto andrà per il meglio – e, se così non fosse, con uno sforzo disperato cercherei di prendere a prestito denaro sufficiente allo scopo. Il pericolo che la casa sia già data in affitto è minimo.

Edgar Allan Poe e la storia del suo intenso amore per la moglie Virginia

Volevo spedirti 5$ ora – dato che White mi ha pagato 8$ due giorni fa – ma pare che non abbia ricevuto la mia ultima lettera, e ho paura di affidarli alle poste dato che le lettere sono rubate di continuo. Sono tuoi e li conserverò per te finché non riceverò tue notizie, allora te li spedirò insieme ad altri, sempre che nel frattempo me ne sia procurati. Come ti dissi, W. Poe mi aveva scritto di te e si era offerto di aiutarvi, ponendomi a questo scopo delle domande a cui risposi. Sono certo che il suo aiuto sarà tempestivo ed efficace. Confida in Dio.

 

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Il tono della tua lettera mi ferisce profondamente – Zia, cara Zia, un tempo mi amavi – come puoi ora essere così crudele? Mi dici di come Virginia stia acquistando consensi, di come stia entrando in società – ne parli con tono cosi mondano. Ma sei proprio sicura che sarebbe più felice? Credi

ci sia qualcuno al mondo che possa amarla più teneramente di me? Qui le porte della società le si spalancherebbero – vengo ricevuto ovunque, e lei avrebbe molte più occasioni che con N.P.

Adieu, mia dolce Zia. Non posso darti alcun consiglio, chiedi a Virginia: che sia lei a decidere. Quando riceverò una lettera d’addio scritta di suo pugno, potrò anche morire – mi si spezzerà il cuore – ma tacerò per sempre.

EAP.

 

Baciala da parte mia – un milione di volte.

 

Per Virginia,

Amore mio, mia dolcissima Sissy, adorata piccola moglie; pensaci bene, prima di spezzare il cuore al tuo cugino Eddy.

Apro questa lettera per accludervi 5$ – Ho appena ricevuto un’altra lettera che mi informa dell’arrivo della mia. Il mio cuore sanguina per te. Carissima Zia, tieni in considerazione anche la mia felicità mentre pensi alla vostra. Sto risparmiando tutto ciò che posso. Sinora ho speso solo 50c. per la lavanderia – Al momento mi restano 2$ e 25c. Te ne spedirò presto altri; scrivi immediatamente. Vivrò nell’ansia e nel timore sino a quando non avrò tue notizie. Cerca di convincere la mia adorata Virginia di quanto l’ami devotamente. Spero possa procurarmi The Republican con la citazione del Messenger e inviarmelo per posta. Dio vi benedica e protegga entrambe.

Edgar Allan Poe e la storia del suo intenso amore per la moglie Virginia

Stando agli sviluppi successivi pare che la lettera avesse sortito i suoi effetti. Edgar e Virginia si sposarono infatti il 22 settembre dello stesso anno. All’epoca Poe aveva ventisei anni, mentre Virginia solo tredici. Per riuscire a celebrare le nozze, il certificato di matrimonio dovette riportare che l’età della giovane ragazza fosse di ventuno anni.

 

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Ci rendiamo conto che la nostra sensibilità attuale spingerebbe a considerare come esempio di pedofilia il rapporto tra Edgar e Virginia e che parlare di storia d’amore potrebbe apparire una provocazione, ma va detto che il legame tra i due restò solido per tutta la vita e il 16 maggio del 1836 fu celebrata una nuova cerimonia pubblica di nozze.

L’intensa storia d’amore tra Edgar Allan Poe e Virginia durò fino alla morte di lei, avvenuta il 30 gennaio 1847.

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