È boom social network, il 50% dei giovani li usa per cercare lavoro
Una ricerca davvero molto interessante, quella sul rapporto fra under trenta e social network: è ormai risaputo che Facebook e le reti “amiche” abbiano assunto un’importanza rilevante in ambito lavorativo e che, soprattutto in America, siano molte le imprese che considerano la reputazione social come uno dei fattori discriminanti per l’assunzione; saper usare le reti sociali e curare il proprio account, insomma, è quasi indispensabile per chi voglia trovare lavoro subito (crisi permettendo).
Ma la situazione è vera anche al contrario: non sono soltanto le aziende a ricorrere a Facebook & Co., ma sono pure i giovani al di sotto dei trent’anni a farne uso per trovare impiego; lo rivela una ricerca effettuata da Randstad e Fondazione Sodalitas su un campione di settecento giovani con meno di trent’anni; i risultati sono stati piuttosto sorprendenti, perché, se da una parte hanno confermato i sospetti sull’importanza delle reti sociali, dall’altra hanno fatto emergere che si ricorre molto di meno a Facebook che a LinkedIn, social network, come sapete, deputato proprio ai professionisti (che, però, ha molti meno iscritti).
I risultati sono chiari: per la ricerca del lavoro, LinkedIn è utilizzato dal 77.3% dei giovani, seguito da Facebook con il 21%; Twitter si attesta all’1.7%. Le percentuali vanno, però, contestualizzate, cioè riferite solo a coloro che utilizzano i social network e non alla totalità dei giovani disoccupati; oltre al 47% di chi usa le reti sociali per trovare impiego, infatti, vanno messi in evidenza l’86% di chi ricorre a siti specializzati; l’84% di chi fa riferimento alle agenzie per il lavoro e il 56% di chi usa i siti aziendali. Diciamo, insomma, che, per quanto il panorama sia roseo, va comunque sottolineato che siamo a meno del cinquanta per cento e che diversi giovani sono scettici:
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«Non penso che i social siano molto efficaci – spiega uno dei ragazzi intervistati – in quanto non ancora abbastanza utilizzati né dalle aziende né dai lavoratori. Non si crea così un'ottima intesa domanda-offerta. […] In rete le informazioni sono fin troppe – aggiunge un altro – e risulta complicato a volte dare una precedenza o individuare la scelta esatta […]. Chi pubblica un annuncio di lavoro – sottolinea un altro ancora – dopo che ha già scelto la persona dovrebbe eliminare l'annuncio dal network: si perde un sacco di tempo a telefonare o magari a rispondere all'annuncio».
Non sarà tutt’oro ciò che luccica, ma è solo questione di tempo: in fin dei conti, il boom dei social network è recente e questi risultati sono tutt’altro che scoraggianti.
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