“Dietro la scena del crimine” di Cristina Brondoni
Morti ammazzati per fiction e per davvero è il sottotitolo di Dietro la scena del Crimine, l’ultimo saggio firmato Cristina Brondoni: giornalista, criminologa e amante delle serie tv.
Edito da Las Vegas Edizioni, questo breve libro porta con sé un semplice desiderio: delineare la panoramica forse un po’ folle di alcune particolari scienze: quelle forensi, riscoprendo tutti i dettagli che potrebbero aiutare il lettore a identificare come reale o fittizzia la rappresentazione di un cadavere.
L’autrice scende in campo per aiutare l’appassionato di thriller e gialli, permettendogli di scovare anche il più piccolo punto debole delle serie tv che l’accompagnano ogni giorno. Non solo, chiama in causa sceneggiatori e autori di ogni calibro, dimostrandosi abile nell’identificare il punto debole di ciascuno.
Cristina Brondoni non si accontenta di elogiare profili letterari ben riusciti come il popolare e italianissimo Montalbano, sembra invece provare una sorta di sadico piacere nell’elencare i difetti di personaggi altrettanto famosi ma che ama definire: «detective andati a male».
Quante volte ci capita di seguire con passione una serie tv, un film o un libro pullulante di morti: cadaveri abbandonati in abitazioni isolate, corpi impiccati che pendono dalle travature del tetto o resti maleodoranti di sconosciuti, fatti a pezzetti da chissà quale maniaco omicida.
E a quante di queste rappresentazioni riusciamo a credere davvero? I pochi di noi esperti in tanatologia, algor mortis, rigor mortis e livor mortis risulteranno più svegli nell’identificare gli errori a volte clamorosi commessi da tanti scrittori; ma tutti coloro che intendono trascorrere una vita il più lontano possibile dal tema “morte e postumi” forse finiranno per farsi abbindolare, credendo in ogni erroneo dettaglio.
Con Dietro la scena del crimine, Cristina Brondoni raccoglie dieci fantastici capitoli, dedicandoli alle nuove leve della scrittura, o almeno a quelle che intendano cimentarsi nella stesura di romanzi stracolmi di cadaveri, crimini e delitti quasi perfetti.
La vera qualità del volume, però, risiede nel linguaggio ironico (talvolta delirante) e nella passione che tende a scivolare direttamente dalla mano dell’autrice al cuore del lettore. Insomma, un vero e proprio manuale sulla morte e sugli odori che essa comporta, rivolto alla formazione spassionata e divertente del perfetto scrittore di genere.
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Dunque cosa accade davvero a un corpo avvelenato? Perché è sempre meglio non prendersi la briga di avere a che fare con un suicida impiccato? Quanto importanti sono le tracce di DNA presenti nella scena di un crimine? Infine, quali libertà può prendersi un detective che senta la necessità di fumare alla vista del primo cadavere che passa?
Forse non così tante a giudicare dalla “ramanzina” che l’autrice rivolge agli sceneggiatori del dannato Rust Cohle (geniale coprotagonista della serie di True Detective). Non mancano innumerevoli altre citazioni ed esempi lampanti tratti da autori del calibro di Agatha Christie, Arthur Conan Doyle, Stieg Larsson e Patricia Cornwell, per non parlare poi dei fantastici appunti tratti da CSI, Criminal Minds e altre serie affezionate al sangue come Dexter e Lie To Me. Risultano infiniti gli spunti raccolti da Cristina Brondoni allo scopo di delineare la perfetta scena di un crimine, ma anche gli errori da evitare, i passi falsi dai quali tenersi bene alla larga.
Non rimane altro che domandarsi chi sia davvero l’autrice da possedere tante conoscenze in materia. Cristina Brondoni ha saputo infatti coniugare in maniera splendida lavoro e passione diventando non solo giornalista ma anche criminologa forense, consulente e docente in materia di aspetti comportamentali, mobbing, stalking e profiling.
Curatrice inoltre di un personale blog denominato Tutticrimini, dedito a raccontare come pensano i serial killer, quali trasformazioni subisce un corpo dopo il decesso e molti altri temi presenti anche in Dietro alla scena del crimine. Tutti temi cari a molti di noi, che oltre la maschera di “persona comune” celiamo una segreta passione per macabro e grottesco.
Attenti, dunque, scrittori esordienti e amanti della serialità forense, è arrivato quest’anno un nuovo saggio tutto da leggere e studiare. Ironico e ricco non solo di spunti ma anche di veri e propri home made experiments da testare nella tranquillità del vostro salotto. Con Dietro aa scena del crimine Cristina Brondoni è pronta a farvi partecipe dei suoi sanguinosi segreti!
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