Cultura a #Torino 9 – Università Popolare di Torino
La cultura deve essere accessibile a tutti, senza distinzioni di età, genere, ceto sociale, religione e livello d'istruzione.
Fin dalla sua fondazione è questo credo il pilastro dell'Università Popolare di Torino, che da oltre un secolo promuove la libera circolazione di idee fra tutti gli strati della società. Nata nel 1900 per volere di un gruppo di filantropi illuminati, oggi l'Università Popolare di Torino, la più antica d'Italia, è costituita come onlus, mantenendo la sua vocazione solidale.
La scelta formativa è ampia, con oltre 100 corsi, e spazia dalla cultura generale alla didattica linguistica (lingue europee e non) e informatica.
Con una quota annuale di 130 euro chiunque può frequentare fino a 10 corsi, da scegliere fra quella che loro definiscono "una mole di cultura": antropologia, astronomia, bridge, criminologia, giardinaggio, grafologia, egittologia, feng shui, psicologia, lingua dei segni (LIS), scacchi e molti altri.
Sono disponibili anche corsi di alfabetizzazione informatica, moduli di approfondimento letterario e svariati corsi di lingua di ogni livello: inglese, spagnolo, tedesco, francesce, arabo, cinese, giapponese, portoghese e russo (alcuni sono a numero chiuso). Per gli stranieri c'è anche quello di italiano; per i classicisti mancati, invece, il latino, il greco antico e l’ebraico.
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Fedeli allo spirito di scuola serale e dopolavoro, i corsi si svolgono dal lunedì al venerdì in due fasce orarie (19.30-21 e 21-22.30). Le lezioni vanno da metà ottobre a fine maggio e sono distribuite su due sedi cittadine (ITI Avogadro di corso San Maurizio e Palazzo Campana, in via Carlo Alberto).
Tra i suoi 5 mila iscritti in media all'anno ci sono lavoratori, studenti, disoccupati, pensionati, forze dell'ordine e chiunque abbia la curiosità/necessità di approfondire degli argomenti o di accrescere le sue competenze. Non è richiesto alcun titolo di studio e la frequenza non è obbligatoria: più "pop" di così!
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