Cultura a #Bologna 3 – La Cineteca di Bologna
Non si può parlare di Bologna senza che il pensiero corra alla Fondazione Cineteca presieduta da Marco Bellocchio e diretta da Gian Luca Farinelli. Parliamo dunque di cinefilia ma pure di un format che molti hanno già fatto proprio, come rivela lo stesso Direttore, e di una professionalità che ha portato l'ente a un indiscusso prestigio nazionale e internazionale. Forse qualcuno si ricorderà di Farinelli che sale sul palco di Cannes, uno dei tanti festival che apre le braccia agli eccellenti restauri della Cineteca. Ma i riconoscimenti vengono anche da oltreoceano: la Fondazione è riuscita a farsi strada nel difficile mercato americano da quando il MOMA di New York ha accolto i suoi film restaurati nella retrospettiva dedicata a Pasolini del 2012.
Quali i punti di forza della Cineteca di Bologna? La qualità del restauro, in primo luogo. Poi l'impegno nella produzione e distribuzione dei lavori propri e altrui, sfruttando in alcuni casi, la digitalizzazione; la pubblicazione di volumi preziosi come il recente racconto inedito di Chaplin Footlight; la rete di relazioni con enti e festival di tutto il mondo. E non dimentichiamo, pur nella raffinatezza e accuratezza delle proposte, la volontà di offrire cultura alle fasce più diversificate di pubblico e la stretta interazione col territorio. In un'intervista del 2013 rilasciata al «Corriere di Bologna», Farinelli dichiarava che «la sfida è il coordinamento». Su questa linea il Direttore si è mosso, e con ottimi risultati.
La Cineteca non è un'entità astratta, ma ha il suo fulcro vitale in via Azzo Gardino 65. Varcare la soglia del cilindro rosso mattone significa entrare nel mondo delle meraviglie della cinefilia.Lì si trova una Biblioteca tutta da esplorare, tra archivi, volumi, DVD, riviste, manifesti e fotografie che ripercorrono l'intera storia del cinema. Una caverna di tesori non solo per studenti e ricercatori, ma per qualunque amante del cinema, che nel frattempo può gustarsi le pagine online di «Cinefilia Ritrovata», diretta emanazione della Cineteca.
E poi ci sono le quattro sale del Cinema Lumière, che ospitano le produzioni più variegate e ricche di sorprese. Dalla sezione per ragazzi alle rassegne, dai documentari alle frequenti anteprime alla presenza di registi e attori, lo spazio magico del Lumière offre proposte capaci di attirare ogni fascia di pubblico. Non sorprende sia diventato polo d'attrazione per i festival che nascono o transitano in città per la gioia di cinefili, curiosi e “attivisti”. Vi interessa il cinema di genere, omosessuale e transessuale? Ecco Divergent e Gender Bender. Preferite il cinema sociale? Per voi ci sono Human Rights Night e Terra di tutti i film festival. E dal 6 al 16 giugno sarà la volta di Biografilm.
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Vi ricordate che è proprio la Cineteca a far convergere a Bologna registi e attori da tutto il mondo in occasione del suo Festival del Cinema Ritrovato, quest'anno alla sua 28^ edizione? Dal 28 giugno al 5 luglio, saranno proiettati 360 film dal 1895 a oggi, sottotitolati e con accompagnamento musicale dal vivo. Insomma, un vero «paradiso dei cinefili», come ama dire il Direttore artistico Peter van Baugh. Piccola curiosità: dato il centenario dello scoppio della Grande Guerra, sarà dato spazio a reportage dell'epoca e a lavori come Maudite soit la guerre di Alfred Machin (1914), uno dei primi film pacifisti della storia del cinema. La Cineteca è davvero capace di comunicare, a chi già non ne sia stregato, il fascino del muto, la cui riscoperta e il cui restauro sono tra i suoi grandi meriti.
Se venite a Bologna a luglio o ad agosto, ricordate anche Sotto le stelle del cinema, che ogni estate gremisce Piazza Maggiore di una folla per cui i posti a sedere non bastano. E allora ci si accampa per terra, magari comodamente sdraiati su un cuscino che ci si è portati da casa. Visto il successo dell'ennesima iniziativa vincente della Cineteca, che per 50 serate offre gratuitamente la visione di film d'autore (oltretutto presentati in modo chiaro e accattivante), quest'anno l'evento sarà prolungato fino al 14 agosto. Vi immaginate una platea all'aperto che, nel più assoluto silenzio, assiste all'Edipo re di Pasolini restaurato?
E poi, dopo una breve pausa, ricomincerà il ricco periodo al caldo del Lumière. Ma, se passate per Bologna, trascorrete una serata in Piazza Maggiore d'estate. D'inverno, potreste anche intercettare qualche festival di vostro interesse. E non mancate di visitate il ricco tesoro della Biblioteca, magari approfittando degli appuntamenti col Mercato della Terra che, proprio davanti al cinema, offre, in degustazione, prodotti venduti direttamente da 40 agricoltori e artigiani del territorio. Perché perdere l'occasione?
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