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Costantino Nivola, lo scultore sardo che ha conquistato il mondo

Costantino Nivola, lo scultore sardo che ha conquistato il mondo«La scultura è come l'arte drammatica, la più difficile e insieme la più facile di tutte le arti. Copiate un modello, e l'opera è compiuta; ma imprimervi un'anima, creare un tipo, nel rappresentare un uomo o una donna, è il peccato di Prometeo. Negli annali della scultura questi successi sono rari quanto nell'umanità lo sono i poeti».

 

Le parole con cui Honoré de Balzac definì, nel romanzoLa cugina Bette (pubblicato a puntate nel 1846), l'arte di dare forma a un oggetto partendo da un materiale grezzo enucleano più di altre la nitida mestrìa in cui eccelse Costantino Nivola. E a 30 anni di distanza dalla morte dell'artista sardo, che lo colse nella sua casa di East Hampton (New York) il 6 maggio 1988, la sua cifra stilistica, che gli permise di svolgere un ruolo preminente nel modernismo del XX secolo, continua imperiosa a profilarsi.

Nato il 5 luglio 1911 a Orani (Nuoro), a 15 anni si trasferì a Sassari per frequentare lo studio del pittore Mario Delitala. Poi a 20 seguì a Monza i corsi dell'ISIA (Istituto superiore per le industrie artistiche) studiando pittura e grafica pubblicitaria. Quindi partecipò alle prime mostre, come la VI Triennale di Milano del 1936 e nello stesso anno i Littoriali della cultura e dell'arte, tenutisi a Venezia, in cui ottenne il primo premio per il concorso di pittura. Dopo aver ottenuto dall'Olivetti nel 1937 l'incarico di dirigere l'ufficio grafico e aver sposato il 4 agosto 1938 Ruth Guggenheim, si trasferì prima in Svizzera, poi a Parigi e infine a New York.

 

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Costantino Nivola, lo scultore sardo che ha conquistato il mondo

Il fervore culturale della metropoli statunitense plasmò la sua ingegnosa inventiva. Fondamentale fu l'incontro con alcuni tra i più grandi pittori e scultori del secolo scorso, come Fernand Léger e Alexander Calder. Cruciale poi l'amicizia con Le Courbusier. «Lei ha talento; credo che avrà delle possibilità. I suoi lavori sono come burattini e lei deve imparare a tirare i fili; deve imparare il ruolo che ogni elemento gioca in una composizione plastica». Le parole di incoraggiamento del grande architetto svizzero naturalizzato francese, indussero Nivola a sperimentare nuovi percorsi artistici e ad innervare il suo innato talento manuale.

Costantino Nivola, lo scultore sardo che ha conquistato il mondo

Figlio di tale nuovo iter creativo fu il rivoluzionario processo tecnico fondato sul colare gesso o cemento sulla superficie sabbiosa precedentemente modellata in negativo come una matrice. Galeotta nell'ideare il sand-casting, fu la spiaggia di Long Island, limitrofa alla casa acquistata nel 1948 a Springs. Il suo carisma estroso non conobbe tregua: intorno al 1960 ideò l’intaglio del cemento ancora fresco, quindi nel 1961 eseguì le prime opere in terracotta. Per non parlare degli anni Ottanta quando inaugurò il ciclo di sculture in travertino, marmo e legno, dedicate al tema della madre.

Costantino Nivola, lo scultore sardo che ha conquistato il mondo

Il rapporto con l'Isola natìa mai si interruppe. Quel robusto filo identitario anzi si corroborò nel tempo. Nel 1958 decorò a Orani la facciata della chiesa di S. Itria con un graffito di impianto cubista e organizzò una mostra all’aperto di sue sculture di piccolo formato. Nel 1966 realizzò a Nuoro la piazza Sebastiano Satta: un eccezionale manufatto avveniristico composto da una serie di pietre in granito sulle quali si ergono alcune sculture in bronzo che ritraggono il grande poeta sardo.

 

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Costantino Nivola, lo scultore sardo che ha conquistato il mondo

La macchina organizzativa per commemorare la ricorrenza è in moto. La Fondazione Costantino Nivola (nata a Orani nel 1990 per iniziativa della Regione, del Comune e della famiglia dell'artista) intende dare il via a una serie di eventi degni dello spessore artistico del genio sardo:

«Il programma non è ancora stilato ufficialmente, ma sono già previsti due appuntamenti topici. A metà ottobre - dice la presidente della Fondazione Giuliana Altea - si terrà a Orani una mostra dedicata ai disegni di Nivola sulle sommosse americane, in particolare quelle svoltesi a Chicago, avvenute 50 anni fa in occasione dello svolgimento della convention democratica. Un filo ideale legherà quindi l'anniversario della morte di Nivola e quello del Maggio 68. A fine anno poi una iniziativa ad hoc approfondirà il rapporto tra Le Courbusier e l'artista».

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