"Cosa Vostra", una storia esauriente della mafia
Leggendo Cosa Vostra. Mafia e istituzioni in Italia di Fabio Giallombardo (Autodafé, 2017) è possibile apprendere tutto quello che c'è da sapere sulla mafia, istituzione criminale di cui tutti noi conosciamo l'esistenza ma di cui molto spesso abbiamo una percezione errata, condita dei moltissimi luoghi comuni che ne hanno accompagnato lo sviluppo e la crescita nel corso del tempo.
Fabio Giallombardo, siciliano che oggi insegna lettere in un liceo classico di San Benedetto del Tronto, da molti anni affianca al suo lavoro di docente un'attività molto intensa di educazione alla legalità, organizzando incontri e seminari pensati per studenti e insegnanti, ed è in primo luogo per loro che ha ideato questo libro, che si presenta come una vera e propria antologia dedicata al fenomeno mafioso.
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Giallombardo costruisce la sua opera partendo da un'analisi accurata degli scritti di Giuseppe Fava, il coraggioso giornalista siciliano ucciso dalla mafia a Catania nel 1984, che aveva a suo tempo analizzato in profondità il fenomeno mafioso, di cui si era occupato prima come direttore responsabile del «Giornale del Sud» e poi fondando il mensile «I siciliani», oltre a scrivere saggi, drammi e romanzi imperniati su questo argomento. Tuttavia ne amplia e arricchisce il percorso, utilizzando brani di altri autori (scrittori, giornalisti, magistrati) e scrivendo i testi di raccordo, fino a costruire forse la più completa storia della mafia disponibile al momento, scritta in un linguaggio accessibile a tutti e non solo agli specialisti. Note esplicative e schede di approfondimento rendono il volume ancora più esauriente e fruibile anche dai lettori più giovani, nati dopo gli avvenimenti descritti.
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Leggere Cosa Vostra significa ripercorrere centocinquant'anni di storia nazionale da un punto di vista inconsueto, teso a svelare in primo luogo le numerose mistificazioni operate già nei manuali storici, per occultare il ruolo decisivo svolto dalla mafia anche in episodi chiave del percorso che ha portato a realizzare l'unità d'Italia: basti pensare alla spedizione garibaldina dei Mille, che non sarebbe potuta uscire vittoriosa dallo scontro con l'esercito borbonico senza l'apporto fondamentale delle milizie locali fornite dalle famiglie mafiose.
La ricostruzione di Giallombardo prosegue, dopo la morte di Fava, per raccontarci l'evoluzione della mafia negli ultimi trent'anni, le svolte avvenute nel contorto rapporto con la classe politica, e i cambiamenti provocati soprattutto da due eventi fondamentali. Il primo è stato senza dubbio la promulgazione nel 1982 della legge Rognoni-La Torre, che per la prima volta introdusse nel codice penale la definizione di "associazione di stampo mafioso" distinguendola dalla generica "associazione a delinquere", il secondo la nascita dei "pentiti di mafia", o meglio di coloro che, più che rinnegare le proprie convinzioni (cosa del resto difficilmente dimostrabile), scelsero di collaborare con la giustizia soprattutto nel timore di essere caduti in disgrazia e di correre quindi il rischio di essere eliminati dalla mafia stessa.
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La mafia di oggi è molto diversa da quella conosciuta fino agli anni Novanta, ci dice Giallombardo al termine diCosa Vostra: molto meno legata alla Sicilia, dove è sempre più forte una corrente di pensiero antimafia, ma indissolubilmente legata a imprenditoria, politica e malaffare su tutto il territorio nazionale. Una mafia fatta di "colletti bianchi", dedita più agli affari che a far eseguire sentenze di morte come in passato.
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Al di là della chiara intenzione di proporsi come libro da leggere e discutere nelle scuole, Cosa Vostra di Fabrizio Giallombardo interesserà chiunque voglia approfondire il tema della mafia e la figura di Giuseppe Fava, a cui è tra l'altro dedicato un film per la tv realizzato da Daniele Vicari e interpretato da Fabrizio Gifuni, presto in programmazione su Rai Uno.
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