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Cosa ci racconta l’infedeltà. Intervista a Esther Perel

Cosa ci racconta l’infedeltà. Intervista a Esther PerelHo avuto il piacere di intervistare Esther Perel, psicologa di fama internazionale venuta alla ribalta per le sue idee riguardo l'infedeltà. Di recente è uscito il suo saggio Così fan tutti. Ripensare l'infedeltà (Solferino, 2018). Cerchiamo di capire con lei cosa rappresentano nella relazione le parole “tradimento” e “infedeltà”, se qualcuno ne è immune, e se esiste un antidoto per la sopravvivenza della coppia anche dopo essersi scontrata con questi due apparenti cataclismi.

 

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Prima di tutto vorrei ringraziarla per la disponibilità, poi vorrei mi spiegasse come mai ha scritto questo libro.

Ho volute scrivere un libro che analizzasse le relazioni attraverso il fenomeno dell’infedeltà. Questa è un’opera che utilizza l’infedeltà per comprendere i cambiamenti, le tensioni, i dilemmi, il dolore, le crisi che caratterizzano la relazione nei tempi moderni, perché l’infedeltà s’insinua nel dramma umano dell’amore, del tradimento, dell’inganno, dei segreti, delle bugie, della gelosia, della possessività, della brama, della passione.

Ho pensato che analizzare una delle crisi peggiori in una coppia mi avrebbe aiutato a capire le dinamiche del processo di guarigione: come riprendersi dalla crisi, e soprattutto se ciò è possibile. L’infedeltà esiste da quando esiste il matrimonio, portandosi dietro tutti i tabù che la riguardano, accompagna da sempre il matrimonio, a prescindere dalle forme che questo può assumere.

Ed è innegabile sia un fenomeno che colpisce la stragrande maggioranza delle persone: quando sei bambino e i tuoi genitori ti lasciano con qualcun altro, quando sei ragazzo e i tuoi genitori hanno un flirt, se sei il figlio di un amore extraconiugale, se sei l’amico sulle cui spalle piangono le vittime di infedeltà, o il confidente di qualcuno che tradisce, o se sei tu stesso il protagonista di un triangolo amoroso.

Se teniamo presente queste considerazioni capiamo come le persone che entrano in contatto con l’infedeltà siano tantissime.

È un argomento tabù che viene trattato con segretezza, vergogna, spesso taciuto, quindi le persone che subiscono un tradimento possono trovare con difficoltà un aiuto costruttivo. Questo è il motivo per cui ho dato vita a questo progetto.

Cosa ci racconta l’infedeltà. Intervista a Esther Perel

Lei afferma che la monogamia non ha nulla a che fare con l’amore, ma se fosse davvero così come mai nella maggior parte dei casi il tradimento è in grado di distruggere la relazione/amore?

Non intendevo dire che la monogamia non è in relazione con l’amore. Volevo chiarire solamente che nella storia la monogamia non ha avuto nulla a che fare con l’amore, ma al giorno d’oggi, invece, amore e monogamia sono strettamente connessi. Siamo “nomadi sessuali” finché non ci impegniamo in una relazione, una volta in coppia, però, molti di noi tendono a e si auspicano una relazione monogama e sessualmente esclusiva. La questione non riguarda solo la monogamia, nel senso dell’esclusività sessuale. Credo che oggi più che mai le persone investano la relazione di molte aspettative, convincendosi di essere unici, indispensabili, insostituibili per il partner. L’infedeltà non fa altro che spiattellare loro in volto l’essere rimpiazzabili: quindi da un lato vengono privati dello status che credevano di possedere, dall’altro hanno la dimostrazione che l’altro è disposto a mettere i suoi bisogni personali prima di quelli della coppia. Questo è il tradimento, la violazione dell’impegno, della promessa fatta, dell’importanza che uno crede di avere nella vita dell’altro.

Credo non riguardi solo il sesso; piuttosto essersi donati a un altro, aver permesso a qualcun altro di entrare nella propria intimità, nella camera da letto, nella casa, in tutti quegli spazi preziosi appartenenti alla coppia. Così il tradimento appare come un’invasione, una trasgressione: tutti questi sono elementi dell’esperienza del tradimento, che è strettamente connesso con l’infedeltà.

 

Sono d’accordo con lei quando indica una lista completa di forme di tradimento (mancanza di attenzioni, violenza, dialogo inesistente etc…) che precedono silenziosamente il tradimento fisico e che vengono spesso sottovalutate. Come è possibile decodificare tali segnali e disattivare il loro potere distruttivo prima che si arrivi a un vicolo cieco?

Sfortunatamente viviamo in una società che è molto più propensa ad accettare una persona che per dieci anni si nega sessualmente al proprio partner, piuttosto che qualcuno che, vedendosi rifiutato e non compreso, cerca conforto, amore, tenerezza, intimità altrove. Sappiamo che molti partner hanno comportamenti deprecabili, ai quali però non si è mai data troppa importanza, ma quando uno tradisce, istantaneamente viene puntato il dito contro quelle abitudini. Al non aver mai voluto smettere di bere, di urlare, all’aver lavorato troppo per esempio. Fortunatamente sembra che il rischio di perdere tutto ci investa, e questo potente allarme risveglia l’attenzione delle persone. Ho riscontrato anche questo, mi piacerebbe poter dire che possiamo prevenire tutto ciò, riconoscendo queste forme graduali di tradimento, prima di arrivare alla crisi effettiva. Ma sfortunatamente è la crisi profonda della relazione che porta le persone nel mio ufficio. Paradossalmente è solo allora che le persone iniziano a parlare per la prima volta dei problemi nella loro relazione. La cosa particolare è che solo grazie alla crisi la coppia riesce talvolta a scoperchiare e scoprire i problemi alla base della loro relazione. La cosa più importante da tener di conto, quando si viene traditi, è che l’infedeltà – tra le molte altre cose- è anche tradimento, ma che questo generalmente non è il suo intento: il tradimento arriva con essa, ma non è l’unica cosa che ne deriva, e non descrive l’esperienza in sé. Ci sono molti tipi di flirt, di certo alcuni più nobili di altri. Quello che la persona che viene tradita ha bisogno di sapere è che l’altro si preoccupa del dolore che ha causato e che se ne prende la responsabilità, anche se aveva delle ragioni per fare ciò che ha fatto. Non si può dimenticare e prendere le distanze da quello che è accaduto ‘Dimenticalo e vai avanti! Ne abbiamo già parlato, non possiamo tornarci sopra ogni volta’. Quando siamo feriti la prima cosa utile per elaborare in modo sano l’accaduto è rendersi conto che l’altra persona è consapevole di ciò che ha fatto e se ne sente responsabile. Questo è il fondamentale punto di partenza dal quale prende il via il processo di guarigione. Talvolta però non è così immediato perché la persona che ha avuto il flirt si sente tradita a sua volta.

Cosa ci racconta l’infedeltà. Intervista a Esther Perel

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Parlare di tradimento presuppone ci sia qualcosa da tradire. Cosa rappresenta l’amore nella sua vita e ha per caso cambiato sembianze negli anni?

Vivo una relazione da trentacinque anni e il mio pensiero riguardo l’amore si è continuamente evoluto negli anni. Io credo che in alcuni casi i flirt siano delle vere e proprie storie d’amore, in altri casi negligente opportunismo; oppure talune volte hanno le sembianze di una vendetta, oppure di una richiesta di attenzione; altre volte un flirt invece serve a scoprire noi stessi, oppure rappresenta un antidoto contro l’assenza di stimoli. Ci sono moltissimi diversi bisogni, esigenze o capricci per cui si è disposti a rischiare di perdere tutto quello che si è costruito nella vita. Talvolta scopriamo che una persona può essere infedele anche se ancora innamorata del suo partner o altre volte può amare contemporaneamente due persone, sentendosi tirato convulsamente dall’una e dall’altra parte al tempo stesso. Quindi, quello che so dell’amore è che questo non ha un’unica declinazione: amare è un grappolo di sensazioni, amare è un verbo. Non è solo sentire, ma una serie continua di azioni, di comportamenti, di manifestazioni che sentiamo il bisogno di palesare. Direi quasi che l’amore è come la cultura, come la cultura quando diventa invisibile muore! La cultura deve manifestarsi fisicamente per far sì che noi ne abbiamo consapevolezza. Lo stesso vale per l’amore. A volte, nella coppia, queste manifestazioni sono inesistenti. E’ fondamentale – e questo rimanda alla precedente domanda sul tradimento – che la relazione sia animata da azioni, comportamenti, rituali, espressioni di amore palese, per far in modo che la cultura dell’amore prosperi.

 

(English)

 

First of all I want to thank you for your availability. Why did you write this book?

I wrote a book about modern relationships through the lens of infidelity. It is a book that uses infidelity to understand the challenges, the tensions, the dilemmas, the pain, the crisis that occurs in modern relationships, because infidelity encompasses the entire human drama of love and betrayal and deceit and secrets and lies and jealousy and possessiveness and longing and passion and love: all of that.

I thought that if I use the worst crisis of one of the bad ones in a couple, I can help understand what happen in the process of healing: how people recover from this crisis, if possible, if at all.

Infidelity has existed since marriage was invented and so, too, the taboo against it. It is ubiquitous. It has accompanied marriage, regardless of the models of marriage. And it is an experience that affects many, many people: whether you are the child whose parents left you to be with someone else; whether you are the child whose parents had an affair; whether you are yourself the child of an illicit love; whether you are a friend on whose shoulder people have been crying, or the confidant of someone who is in the throes of an affair, or whether you are one of the primary protagonists of the adulterous triangle. If you look at it like that, you will see that it is indeed not a minority phenomenon. Yet it is often treated with secrecy, with shame, with silence, and with very little good help to all the people who are affected by it. So that’s why I launched this project.

 

You state that monogamy has nothing to do with love, but if it were really so, how is it that in most cases betrayal is capable of destroying the love relationship?

I did not say that monogamy has nothing to do with love. I said that throughout history monogamy had nothing to do with love, I think that today monogamy has everything to do with love. We are sexual nomads until we commit, and when we commit, we hope – for many of us – for a monogamous – as in “sexually exclusive” – connection with our partner.

The issue is not just monogamy, as in sexual exclusivity. I think that what people today [are doing], more than ever, in this piling up of expectations in one relationship with one person, is striving to feel unique and indispensable and irreplaceable to at least one person. And infidelity tells them that they are replaceable, that they’re not the only one; that they do not have that special status in the way they believed they really had; that the other person is willing to be selfish enough to put their own needs ahead of the relationship, of the couple.

And that is the betrayal, the violation of the oneness of the commitment, of the promise that people made, of the importance that people felt they were going to have in each other’s lives.

I don’t think it is the sex per se; it is what it represents to have given oneself to someone else, to allow someone else to enter into one’s intimacy, into one’s bedroom, into one’s home, into the sanctity of so many spaces that felt precious, that felt that they belonged to us. So it feels like an invasion, a transgression: all those are elements of the experience of betrayal that is part of infidelity.

 

I agree with your whole list of forms of betrayal (lack of attention, violence, lack of dialogue, and so on) that silently precede physical betrayal and are often undervalued. How can such signals be decoded and their destructive power deactivated before reaching a dead end?

Unfortunately, as a society, we are much more willing to accept a person who for 10 years rejects their partner sexually, than the partner who actually went to seek comfort, love, tenderness, intimacy somewhere else. We know that many partners will continue to have “sub-par” behaviour, but the day their partner cheats on them, suddenly, they get the attention they didn’t want to hear before. They didn’t want to stop drinking; they didn’t want to stop yelling; they didn’t want to stop working; they didn’t want to hear it. Fortunately, it takes the threat of losing everything; sometimes it takes this powerful alarm system to get people’s attention. I have seen that too; I wish we could just say we could prevent this: we could look at all these other betrayals and could address them.  But, unfortunately, sometimes it is the crisis in the affair that brings people into my office. Then, basically, people start to talk about all the issues in their relationship for the first time.

The particular thing here is that it sometimes takes this crisis for people to finally address the root issue in their relationship.

The most important thing, when you are betrayed, infidelity is – amongst many other things – also betrayal, but that’s usually not the intent of it: it comes with it, but it is not the only thing, and does not describe the experience of the person who is having the affair. And there are many kinds of affair and many motives for it: some more noble than others, for sure…

What the person who is betrayed really needs to know is that the other person cares about their pain and owns up to what they did to them, even if they had reasons why they did what they did. They still need to feel that the partner isn’t brushing the matter away; is not just saying, “Forget it; move on! We’ve talked about it once: why do we have to come back to it again and again?” and stuff like that.

Whenever we are hurt, the first thing is to know that the other person is acknowledging and taking responsibility for what happened. If they don’t do that, we can’t move: we can’t even begin the process of healing or repair.

Sometimes it’s very complicated because the person who has the affair may also feel betrayed.

 

Speaking of betrayal assumes that there is something to betray. What does love mean in your own life and has your perception of it changed over the years?

I am 35 years in one relationship and my thinking has continuously evolved, of course! I think that, in some instances, affairs are love stories; in others, careless opportunism. In some instances, affairs are revenge stories; in some they are calls for attention. In some, affairs are stories of self-discovery; in some, antidotes against mortality. I think there are many different narratives as to why people would risk losing everything they have built in their lives. We understand that sometimes, when a person is unfaithful, they still love their partner and sometimes they feel that they love 2 people and they feel massively torn.

So, what I know about love is that it is not one feeling: love is a cluster of feelings; love is a verb. It is not just a feeling, it is a continuous set of actions, of behaviour, of manifestations that we need to show.

I would say that love is like a culture and, when cultures become invisible, they die! Cultures demand physical, visible manifestations for us to know that they exist. So does love. And sometimes, in a couple, these manifestations fade. It is crucial for us – and this goes back to your earlier questions about betrayals – definitely in couples where the manifestations, actions, behaviours, rituals, expressions of love are clearly set out, shown, visible, manifest, i.e. the culture of love continues to thrive.


Per la prima foto, copyright: Jake Davies.

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