Compie 60 anni il Festival pucciniano di Torre del Lago “L’amore trafigge”
Torre del Lago, Lucca. Un pugno di case, una piccola comunità a pochi passi dalla più blasonata Viareggio, capitale della Versilia e del turismo d’élite. Oggi il nome completo di questa località toscana è Torre del Lago Puccini per testimoniare in maniera inequivocabile un legame stretto, indissolubile, sancito anche nel nome, con l’indimenticato e indimenticabile compositore. Giacomo Puccini abitò questi luoghi, traendone ispirazione. Qui scelse di morire dopo aver dato lustro al melodramma italiano nel mondo. In un territorio che ha respirato pietra su pietra la sua musica, non poteva che nascere un festival che ne celebrasse la memoria, l’opera, il lavoro, gli amori, la vita, insomma. In un Paese che mette all’angolo la lirica e le istituzioni che la difendono, questo festival giunge a festeggiare quest’anno la sessantesima edizione, sebbene fosse operativo già dal 1930. L’amore trafigge è il titolo del cartellone di questo imperdibile appuntamento 2014 per tutti i melomani che vede tra luglio e agosto andare in scena le opere pucciniane in un grande teatro all’aperto di 3400 posti, con il lago a fare da sfondo e la Casa Museo del Maestro – gestita dalla nipote Simonetta Puccini – che “sorveglia” gli allestimenti.
Si parte il 25 luglio (con repliche l’1/8/16/24 agosto) con Buon Compleanno Butterfly, in occasione del 110° anniversario dalla prima rappresentazione della Madama Butterfly che avvenne al Teatro alla Scala di Milano. Il regista Ettore Scola festeggerà i suoi 50 anni di carriera con l’appuntamento del 26 luglio (con repliche il 2/10/15/22 agosto) dirigendo“La Bohème”. Nel mese di agosto ben cinque saranno le rappresentazioni della Turandot nelle giornate del 9-14-17-23-29 agosto (che sarà presente anche nel cartellone allestito per il 2015).
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E infine, la Fondazione che promuove il Festival punta a un Puccini versione 2.0: un Trittico di opere, Suor Angelica, il Tabarro e Gianni Schicchi, quest’ultimo rappresentato dopo 40 anni di assenza, e interpretato da Rolando Panerai, decano della lirica italiana. Il Trittico (3-7-21-30 agosto) è un appuntamento pensato soprattutto per i giovani talenti, chiamati ad una prova importante di fronte a un pubblico internazionale.
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