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Come trovare informazioni in una biblioteca

BibliotecaSe una persona vuole aggiornarsi, dove cerca le informazioni? Risposta banale: in biblioteca. Perché banale? Perché l'approdo spontaneo di chi vuole conoscere dovrebbe essere la sede per eccellenza del sapere; invece accade che, come nel racconto La lettera rubata di Edgar Allan Poe, la ricerca si disperda in mille tentativi, trascurando il posto più ovvio.

Nonostante l'apparente predominio della ricerca tramite il web, la biblioteca rimane un accesso privilegiato alla conoscenza, perché si è evoluta da semplice raccolta libraria a centro di documentazione in senso più ampio. Questo spazio è una sorta di sportello del cittadino, un servizio che guida il lettore nella cascata di notizie che gli si rovescia addosso ogni giorno.

Eppure questa opportunità, gratuita se parliamo di biblioteche pubbliche, non è sfruttata al meglio: sebbene alcune volte sembri di trovarsi in un pronto soccorso tanta è l'urgenza di ricevere risposte, mancano le competenze riunite sotto la definizione di information literacy, ovvero l'insieme di abilità che trasformano le informazioni in soluzioni pratiche. Sfruttare le potenzialità di una biblioteca è un allenamento per la partecipazione attiva e consapevole alla vita sociale: dunque, quali suggerimenti si possono offrire a chi entrandovi spera di trovare informazioni per rispondere a qualsiasi domanda?

Gli ingredienti della ricerca perfetta sono ovvi come il luogo in cui si cerca: in una biblioteca si incontrano le richieste degli utenti, la professionalità di un bibliotecario e la disponibilità di documenti. Ordine non casuale: la componente umana è determinante per impostare il lavoro.

Innanzitutto, va definita e delimitata la domanda iniziale: una lista infinita di titoli da leggere è controproducente, crea confusione e impedisce di focalizzare il cuore del problema. Meglio restringere il campo, individuando da subito quei filtri che permettono di risparmiare tempo senza compromettere la validità delle informazioni raccolte. Il ruolo del bibliotecario consiste proprio nella selezione, per presentare un quadro completo ma circoscritto delle possibili risposte al problema affrontato. E questa funzione non può essere delegata a personale non qualificato o a volontari: come domanda retoricamente Maria Stella Rasetti, una delle bibliotecarie italiane più influenti, salireste su un aereo guidato da un appassionato di modellismo? Finalmente, però, è stata approvata una proposta di legge per il riconoscimento delle professioni legate ai beni culturali.

Infine, i documenti: non solo libri, ma CD, DVD, audiolibri, riviste, quotidiani, internet. Se il formato cartaceo ci rassicura sulla bontà delle informazioni che hanno ottenuto la dignità della stampa, i supporti elettronici hanno il vantaggio di un aggiornamento in tempo quasi reale. I libri, però, rappresentano un mezzo più familiare per la maggior parte degli utenti: la digitalizzazione è una tendenza di moda, ma fallimentare. Se non ci sono un pc e una connessione internet, a cosa serve risparmiare la carta? Se non si possiedono le abilità primarie per accendere un computer, navigare nel web e scrivere un documento in Word, come si può interagire con un mondo che in apparenza ha espulso i vecchi canali di comunicazione?

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BibliotecaDefiniti i parametri della ricerca, si passa all'azione partendo dal confronto tra la domanda e l'offerta, ovvero tra le esigenze dell'utente e le risorse della biblioteca. Il primo desiderio di chi sceglie questo servizio è trovare ascolto grazie aqualcuno che presti non solo libri, ma attenzione alla sua voce, alle sue richieste, alle sue confidenze. Instaurare un dialogo è essenziale per capire quali informazioni cercare e quale peso assumono per la libertà di espressione dell'utente. Ovviamentel'educazione è un prerequisito per interagire con le persone e con le istituzioni. Il reciproco rispetto è la prima richiesta da soddisfare, non solo in biblioteca ma in qualsiasi momento di convivenza; è uno strumento che facilita il raggiungimento delle informazioni cercate; ed è un risultato in sé stesso: imparare a gestire le situazioni in maniera appropriata è segno di una conquistata maturità personale.

Nella pratica, dal catalogo di una biblioteca è possibile estrarre qualsiasi informazione richiesta, soprattutto se è informatizzato: una parola conduce a centinaia di documenti, grazie alla descrizione esaustiva dei contenuti e ai collegamenti ipertestuali inseriti dal catalogatore. Il consiglio, però, è di non limitarsi a una chiave di ricerca approssimata: per quanto intelligente possa essere un software e per quanto preparato sia un bibliotecario, una citazione corretta risparmia cantonate clamorose e si inserisce in automatico nell'elenco delle fonti utilizzate. Ogni affermazione, infatti, deve provenire da un'origine riconosciuta e autorevole: una ricerca non può essere campata per aria, ma nemmeno una mera copia delle ricerche altrui.

Oltre al catalogo, i cari vecchi scaffali sono un aiuto ingiustamente sottovalutato: nelle biblioteche viene adottata una classificazione standardizzata a livello internazionale, nota come Dewey dal nome del suo ideatore, che, se usata anche per la collocazione dei libri, raggruppa quelli inerenti lo stesso argomento. Comoda ed efficace, è un ottimo punto di partenza, insieme a una buona rassegna stampa per essere documentati da vari punti di vista prima di pontificare su dibattiti politici, questioni sociali, faccende giudiziarie e scandali economici.

A costo di sembrare eretici, anche i social network possono costituire un ottimo canale di aggiornamento: la giusta rete di relazioni virtuali può essere una miniera di spunti, notizie, suggerimenti. Una vita connessa 24 ore su 24 può rivelarsi produttiva, se si acquisisce una vera padronanza dei più comuni servizi: i motori di ricerca, le newsletter, la compilazione di moduli online. E la biblioteca offre l'assistenza necessaria per eliminare le discriminazioni e diffondere l'alfabetizzazione, anche informatica.

Perché lo scopo di una biblioteca dovrebbe essere questo: rendere le informazioni disponibili e le persone in grado di impiegarle per essere protagonisti della propria vita. A partire dalle abilità di lettura più elementari: decifrare istruzioni, pronunciare in modo corretto le parole straniere (ma anche quelle italiane), cogliere le sfumature di un testo e non limitarsi a scorrere le righe senza interiorizzarne il senso. Da questo fondamentale, si irradiano le competenze per sviluppare l'identità e la dignità dell'individuo: in un film di qualche anno fa, il supermodello Zoolander aveva capito che «la vita non è solo essere belli belli belli in modo assurdo». «Per diventare dei professionisti come modelli e dei professionisti come essere umani», si impara a leggere per saper essere e saper fare. Per conquistare un posto nel mondo che sia più grande di un modellino di plastica. In questo, anche una biblioteca in cui trovare le informazioni giuste può avere il suo ruolo.

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