Come sviluppare la trama di un libro
Sviluppare la trama è un ottimo antidoto al blocco dello scrittore, lo aveva già detto Joyce Carol Oates.
In quest'articolo vedremo le cinque categorie che si possono utilizzare per sviluppare una trama magistrale, partendo da una semplice idea.
È fondamentale che la trama, almeno in nuce, sia più chiara possibile nella mente dello scrittore. Se l'idea è vaga, non sarà chiara nemmeno per il lettore. Non c'è bisogno di perdersi in pagine e pagine di bozza. Basta un pensiero, riassumibile in una frase, da cui poi tutto il romanzo sarà condizionato. Ne parla Lajos Egri ne L'arte della scrittura drammaturgica, l'idea fondamentale dovrebbe lasciare lo spazio ai personaggi di recitarla. Se l'idea fondamentale è qualcosa tipo:
«I personaggi sono chiusi in una gabbia e vogliono uscire.»
Manca dinamismo, manca conflitto emotivo, manca pathos. Basta qualche piccola modifica:
«Due fratelli sono chiusi in una gabbia e per uscire, uno deve essere sacrificato.»
Già meglio, ma manca ancora il dinamismo e, soprattutto, non si è dato abbastanza spazio all'idea di crescere, non solo svilupparsi nel tempo ma nel significato.
«Superare la paura e sacrificarsi per qualcosa di più grande, trasforma uno schiavo in un eroe.»
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L'astrazione ha cambiato tutto: ora l'idea può crescere, perché la trasformazione da schiavo a eroe traccia un percorso, fornisce dinamismo alla nostra idea. Il personaggio protagonista lo percorrerà? Forse sì, forse no. L'idea dei fratelli era buona, due fratelli che si amano, oltre il semplice legame di sangue, perché bisogna sottolineare l'idea di fondo in ogni modo possibile.
Durante lo sviluppo della trama, l'idea fondamentale potrebbe dar vita a nuove varianti, può essere utile metterla nero su bianco, ma non è detto che sia definitiva. La narrativa è finzione, non è necessario essere convinti dell'idea che si sta presentando, anche se credere in quel che si scrive può aiutare a persuadere il lettore.
1) Alfa e Omega
Il cammino indicato dall'idea fondamentale ha un inizio e una fine, ma nulla vieta che si possa invertire o giocare con i due capi opposti del filo. Se un romanzo va da A a B, spesso prende il nome di commedia; nel nostro esempio il personaggio passa da schiavo a eroe. Con la parola tragedia si indica il cammino opposto, seguito magari dall'antagonista. L'alternativa a questi schemi classici è un ibrido tra i due: da una situazione A+B si arriva a un'altra situazione A+B (o la medesima in una trama circolare).
Suggerimento:
È utile sfruttare il potere di ''sottolineatura'' degli incipit e dei finali, sia l'opera che dei singoli capitoli. Far coincidere l'incipit del romanzo con l'inizio del cammino rafforza il significato e la chiarezza del testo.
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2) Emozioni e Decisioni
Nei grandi romanzi è il personaggio a fare la trama, non il contrario. È importante soffermarsi sul personaggio, in particolare sulle sue scelte.
Schematizziamo i comportamenti del personaggio in due tipi: emotivi e decisivi. I primi sono fugaci, terminano nel giro di pochi paragrafi, e non sono definitivi. Sono dubbi che il personaggio si pone, che lo portano sul suo cammino. Conferiscono complessità umana, ma non hanno un impatto sostanziale sul bilancio complessivo della storia. I comportamenti decisivi, invece, sono scelte irrevocabili a cui spesso si è forzati dagli eventi esterni. Non si tratta di una distrazione, perché tutti sbagliano nella vita, ma di scelte consapevoli che contraddistinguono il personaggio.
Suggerimento:
Essere chiari: se un comportamento è emotivo non è il caso di dedicarci tre capitoli e due appendici. Un comportamento decisivo, al contrario, ha spesso bisogno di spazio, e si estende per diversi capitoli. Il lettore dovrà avere ben chiaro perché la scelta deve essere fatta e perché proprio in quel momento della storia.
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3) Conseguenze
Le decisioni generano conseguenze, ovvero sviluppi naturali e coerenti con l'idea fondamentale. Più facile a dirsi che a farsi, perché si rischia di essere prevedibili. L'obiettivo è realizzare colpi di scena coerenti che all'inizio stupiscono il lettore e che, in un secondo momento, risultano inevitabili. L'obiettivo è mantenere in vigore il patto narrativo di incredulità ed evitare che il lettore si chieda: «E se le cose fossero andate diversamente?»
Suggerimento:
Ricordarsene e ponderare le varie possibilità. Spesso si sottovaluta la questione e si lasciano in sospeso troppe cose, pur di inserire tanti altri elementi nella storia.
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4) Somiglianza
È possibile ampliare il senso della storia con la categoria della somiglianza, ad esempio in un romanzo che parla di rivoluzione si potrà inserire il concetto di rivolta. In questo modo l'idea fondamentale risulterà più approfondita o meglio specificata. Il simile permette di inserire colpi di scena e deviazioni in modo coerente.
Suggerimento:
Usare con parsimonia. Uscire troppo dai binari rischia di confondere il lettore. Un esempio di somiglianza come limite narrativo è il cammino di Pinocchio, che deve imparare a dire la verità, incontra il Gatto e la Volte, che sono invece cattivi (non solo bugiardi), e sceglie di abbandonarli.
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5) Antitesi
L'antitesi è l'esatto opposto dell'idea fondamentale, non solo qualcosa di diverso. L'antitesi può essere usata come annullamento di un comportamento emotivo. Possiamo creare personaggi complessi che fanno X e il contrario di X, senza però che questa X sia il fulcro del discorso. Oppure possiamo usare l'antitesi come rafforzativo di una scelta: prima il personaggio fa Y e, dopo un travagliato cambiamento, impara a fare la cosa giusta: il contrario di Y.
Suggerimento:
Sempre nell'esempio di Pinocchio: prima rifiuta le bucce di pere, poi le mangia. Difatti, il punto della storia non è questo. L'antitesi rafforzativa è quella che lo trasforma in un bambino vero, capace di dire la verità. Il suggerimento è riuscire a mescolare i vari concetti, con i rispettivi opposti, senza confondere il lettore: annullare i comportamenti emotivi, rafforzare le decisioni.
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In conclusione, per sviluppare una trama si può prendere spunto da qualsiasi forma d'arte e di pensiero, ma è importante concentrarsi sull'idea fondamentale, da cui tutto dipende.Sviluppare una trama è come essere lettori di un libro che ancora non c'è. Da questo punto di vista anche i consigli di Harold Bloom alla lettura di un libro, possono risultare utili per sviluppare al meglio la trama del vostro romanzo.
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Per le foto (in ordine di inserimento), copyright: J. Kelly Brito, Marvin Ronsdorf, Jake Young, Lachlan Donald, Maarten Deckers, chester wade.
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