Come si scrive una tesi
Non è necessario attendere di aver sostenuto tutti gli esami, per chiedersi come si scrive una tesi di laurea. Se si vuole affrontare quest’ultimo passo con un minimo di serietà, è necessario essere a conoscenza di alcune “regole” e procedere in maniera sistematica, attraverso una serie di passi.
Ci sono molti testi e guide, tra cui il celeberrimo Come si fa una tesi di laurea di Umberto Eco, che contengono da un lato riflessioni importanti e suggerimenti da tenere presenti ma, d’altro canto, non possono che risultare per certi versi anacronistici.
Chi scrive una tesi oggi deve confrontarsi, nel bene e nel male, con gli strumenti digitali, i quali offrono numerose e straordinarie opportunità, come nel caso delle banche dati elettroniche ad accesso libero, o in quello dei volumi digitalizzati. Per dirla in parole povere, i tempi cambiano ed è necessario sapersi servire degli strumenti più appropriati, nella maniera più efficace possibile.
Quali sono, dunque, i passi necessari per scrivere una tesi? Noi vi suggeriamo le azioni che ci sembrano indispensabili per progettare e portare avanti un buon lavoro.
1. Scegliere la materia: la prima cosa da fare è scegliere la materia, e quindi il relatore, di riferimento. Se possibile, scegliete una materia che avete superato in maniera brillante, o che comunque vi ha appassionato e interessato. Se siete indecisi, provate a confrontarvi con più possibili relatori;
2. Scegliere il tipo di tesi: capire che tipo di tesi scriverete è importantissimo. La tesi può essere:
· compilativa, quando il laureando si limita ad esporre, in maniera chiara e ordinata, e secondo precisi criteri, una parte della letteratura critica su un dato “tema”;
· di ricerca, nel caso in cui si tenti di approfondire criticamente, o di estendere, teorie già esistenti, oppure quando l’autore della tesi effettua un lavoro empirico, originale. Per esempio, una raccolta di dati e una successiva analisi dei dati stessi.
3. Scegliere l’oggetto della tesi: una volta compreso il tipo di tesi che andrete a svolgere, bisogna individuare, anche con l’aiuto del vostro relatore, l’oggetto. Com’è normale, all’inizio potrà presentarsi in una forma molto generica; tuttavia, man mano che si procederà nel lavoro di preparazione, l’idea di base si preciserà quasi da sola;
4. Stendere un progetto di tesi: si tratta di un passo importante, che vi faciliterà moltissimo il lavoro successivo. Provate a produrre un semplice progetto di tesi, in cui descrivete, in maniera discorsiva, almeno:
· oggetto della tesi: ciò di cui la vostra tesi parla, come individuato al punto 3;
· teorie di base: le acquisizioni teoriche già esistenti sull’argomento della vostra tesi;
Nel caso di una tesi di ricerca, è opportuno aggiungere al vostro progetto riferimenti alle fonti, alla metodologia di ricerca utilizzata e ai risultati che vi attendete;
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5. Creare l’indice: l’indice è lo scheletro, la colonna portante della vostra tesi. In una prima fase non può che essere una bozza, suscettibile di modifiche, anche consistenti; man mano che andrete avanti nel lavoro, diventerà sempre più solido e vi guiderà nella stesura vera e propria. Chiedetevi, prima di tutto, in quanti capitoli e sottocapitoli dovrà essere suddivisa la tesi e, all’interno di ciascun capitolo, quanti paragrafi dovranno essere inclusi;
6. Scrivere la tesi vera e propria: una tesi di laurea è, in fin dei conti, un testo argomentativo. Nel caso della tesi compilativa, si tratta più di una rassegna critica, mentre una tesi di ricerca richiede capacità superiori di esposizione, confutazione (se è il caso) e presentazione di argomenti a favore della propria idea di fondo. Può essere ancora ritenuto valido il cosiddetto metodo baconiano; la cosa importante è che si distingua un’opinione personale, o comunque una considerazione, da qualcosa che è già stato detto, o scritto, attraverso le citazioni.
Può sembrare ovvio, ma nessuno potrà mai insegnarvi a scrivere una tesi solo con la teoria. Tutto ciò che si può fare è fornire qualche consiglio. Per il resto, servono coscienza dei metodi di ricerca, consapevolezza del rigore necessario per approcciarsi al materiale disponibile ed esercizio assiduo delle capacità critiche. E un relatore che faccia da buona guida.
Per questi motivi, diffidate da chi millanta tesi scritte in pochi giorni: o non sa come si scrive una tesi, oppure copia.
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