Come si scrive “finora”?
Oggi ci interroghiamo su come si scrive “finora”. Partiamo subito dicendo che “finora” è la grafia ritenuta corretta nell'italiano attuale, ottenuta tramite univerbazione, ossia un processo per cui due parole, in origine separate, vengono riunite in un'unica parola.
Possiamo accettare la grafia “fin ora”? In realtà, come ci suggerisce la Treccani, si tratta di una forma poco diffusa: tuttavia, la scrittura separata era, al contrario, utilizzata in passato, non solo nella lingua comune, ma anche in ambito letterario. Oggi l'utilizzo di “fin ora” è sconsigliato, proprio perché si tratta di una forma caduta in disuso, utilizzata per lo più in ambito colloquiale, soprattutto da parte di chi con l'italiano scritto ha qualche difficoltà. Ciononostante è importante sottolineare che “fin ora” non è una forma grammaticalmente errata, al contrario di “fin'ora”, dove, in presenza di un troncamento, l'apostrofo non deve essere usato (viene apposto, invece, in caso di elisione). Comunque, se proprio vi coglie il dubbio e non sapete che fare, perché non scegliere “fino a ora”? Non una forma bellissima, certo, ma corretta.
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Non è la prima volta che trattiamo del fenomeno di univerbazione: ricordate il caso di “peraltro” o “buongiorno”, giusto per citarne alcuni? Per quanto riguarda l'esempio di oggi, riassumiamo così: “fin'ora” è una forma totalmente errata, da non utilizzare in alcun caso; “fin ora” non infrange alcuna regola grammaticale, ma è una forma obsoleta, il cui utilizzo è sconsigliato nell'italiano moderno; quindi, concludiamo affermando con sicurezza che è corretto scrivere solo la forma “finora”.
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