Come scrivere una distopia – 5 consigli utili
Distopie come 1984 o Il racconto dell’ancella sono romanzi che hanno ispirato molti scrittori o aspiranti autori che si avvicinano con sempre maggiore frequenza a questo genere.
Ma come si può scrivere una distopia che funzioni? Ecco alcuni consigli utili.
1. Comincia con uno scenario di forte impatto
I romanzi distopici tendono a iniziare tutti con uno scenario problematico. Si tratta in genere di uno scenario funzionale a dare a qualsiasi personaggio delle motivazioni forti per capovolgere il sistema o per distruggerlo del tutto o per sopravvivere al suo interno.
La distopia può essere incentrata su uno scenario politico, ma alcuni esempi di romanzi distopici includono anche questioni ambientali.
L’importante è che si tratti di situazioni drammatiche che offrono spazio a storie interessanti di speranza, resistenza, sopravvivenza, memoria e caduta. Sono storie che contengono avvertimenti sui pericoli del potere o sulla fragilità delle vite o dei diritti che invece spesso diamo per scontati. A volte possono essere anche storie positive, che enfatizzano il potere dello spirito umano di affrontare e superare difficoltà e dolori.
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2. Crea un mondo distopico credibile
Un mondo distopico credibile in genere presenta qualcosa di minaccioso, pericoloso.
Per crearne uno è necessario:
- Sapere come il tuo mondo sia arrivato alla situazione attuale: dipende da te quando vorrai rivelare l’origine della tua distopia, se all’inizio del libro o verso la metà, oppure mantenere il mistero sul background che modella gli archi dei tuoi personaggi.
- Descrivere bene le ambientazioni distopiche: cos’è un setting distopico? È un luogo di sofferenza e ingiustizia, tanto per cominciare. Descrivere questi setting bene è importante perché aiuta il lettore a capire fin da subito cosa c’è che non va.
- Prestare attenzione ai dettagli: pensa a dettagli come a cosa possono mangiare, fare o indossare i personaggi. Quanto il cambiamento sociale, naturale, politico potrebbe alterare le interazioni e le loro attività ordinarie?
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3. Sviluppa i tuoi setting distopici
Setting distopici come città in preda a conflitti globali presenteranno personaggi costretti ad affrontare molte sfide da quelle ambientali a questioni sociali come l’incremento dell’illegalità, la sfiducia reciproca, ecc.
Quando sviluppi un setting distopico, poniti domande come queste:
- Chi ha il potere adesso, e perché?
- Chi è il più vulnerabile n questa società distopica, e perché?
- Cosa funziona ancora del passato e cosa non esiste più?
- Cosa ricordano le persone e cosa hanno dimenticato (ad esempio i nomi, le abitudini culturali, i luoghi, ecc.)?
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4. Inserisci nella storia conflitti, minacce e sfide
Dal momento che una distopia è un brutto posto, ne consegue che si tratta di luoghi pieni di conflitti e “problemi”.
Dove c’è un sistema retto sull’ingiustizia, l’iniquità, il pericolo o l’oppressione, ci sono interessanti situazioni attraverso le quali i personaggi possono dimostrare la loro volontà di resistere, fuggire o entrare in conflitto aperto. Quando scrivi una storia distopica, è utile riflettere su tutti i tipi di scenari, i migliori come i peggiori. Questo ti aiuta a identificare bene cosa vogliono fare i personaggi, e cosa vogliono evitare.
Qual è la cosa peggiore che potrà accadere al tuo personaggio in questa distopia? E qual è la migliore?
Far scontrare i personaggi con situazioni negative è un’ottima soluzione per creare tensione e conflitti.
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5. Dai ai personaggi delle motivazioni credibili
Nella narrativa distopica, così come in altri tipi di storie, le motivazioni dei personaggi sono importanti. Dev’esserci una ragione per cui il governo vieta il libero pensiero o decide di condizionare la vita riproduttiva delle donne o di limitare altre libertà individuali. Tra queste, alcune possono essere:
- Ideologia.
- Perdita del potere.
- Avidità.
- Traumi personali.
Qualunque sia la ragione che spinge i tuoi personaggi a costruire o a distruggere la distopia della tua storia, assicurati che abbia senso per il tuo romanzo. Chiediti:
- Cosa otterrà il mio personaggio se sceglie di essere complice?
- Cosa otterrà il mio personaggio se tenta di lottare o superare questa situazione?
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