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Come scrivere un saggio breve in 10 mosse

Scrivere un saggio brevePer la prima prova della maturità pensate di scrivere un saggio breve? Sognate 10 mosse efficaci per consegnare trionfalmente un saggio breve per un test di fine anno o per un corso che avete frequentato (si spera) con profitto? Niente paura. Eccovi uno schema o, se preferite, una scaletta, e qualche dritta utile in ogni occasione per convergere sull’obiettivo. Ricordate che il miglior esempio che possiate avere è rappresentato da un metodo giusto di ragionamento.

 

Notte prima degli esami. Con buona pace di Antonello Venditti e del suo bric-à-brac emotivo (che non manca di solleticare ogni generazione), diamoci alcune direttive utili alla stesura del nostro breve saggio. Prima di tutto, chiediamoci: «Cos’è un saggio breve?». Stiamo parlando di un elaborato che riprende e sintetizza alcune idee e informazioni reperite da fonti diverse. Se l’argomento del vostro saggio vi è stato assegnato, sarete anche muniti di un elenco di testi dai quali attingere notizie. Se esaminate fonti visive (documentari, film, videoclip, dipinti, fumetti eccetera) o materiali in rete, cercate il riferimento preciso e citate correttamente la bibliografia inerente al vostro argomento.

Per scrivere un buon saggio breve dovrete dimostrare una buona attitudine (lo predicava spesso una mia prof. all’università!) a istituire collegamenti tra gli elementi delle vostre ricerche che presentano delle similarità o analogie con l’argomento che affrontate, o con la tesi che avete in animo di sostenere. Il vostro lavoro dovrà poi essere organizzato e strutturato, selezionando il materiale più adeguato al vostro lavoro.

 

Ma vediamo meglio quali sono le 10 mosse per scrivere un saggio brevee non vanificare o rendere incompleto il nostro proposito:

  1. Scegliere l’argomento adatto. A meno che il titolo non vi sia già stato assegnato, se c’è un margine di scelta (o meglio ancora, una lista di argomenti) non prendete in considerazione argomenti che abbiano fonti molto distanti tra loro. Individuate almeno 3 fonti che abbiano diretta attinenza con l’argomento che vi proponete.

 

  1. Che tipo di saggioPotrebbe essere un saggio argomentativo, dove esponete il vostro punto di vista e ne articolate gli aspetti. Non avventuratevi troppo in questa direzione se non siete padroni della materia e non avete metabolizzato molte letture sull’argomento. Potreste organizzare un saggio di tipo esplicativo: tracciate le coordinate del tema che andate a trattare; presentate lo stato dell’arte sull’argomento, rispetto alle fonti di cui siete in possesso; organizzate i fatti per categorie e fate una rassegna delle posizioni assunte dai luminari della disciplina più attestati e ufficialmente riconosciuti, con lo scopo di ampliare le competenze di chi vi legge (in questo caso sarà simile a un articolo divulgativo). Infine potreste considerare di scrivere un saggio critico, ovvero di intavolare una discussione su alcune tesi sostenute nell’ambito della disciplina in questione. In medicina o negli studi umanistici e sociali questa tipologia di saggi brevi si assume il compito di analizzare i punti deboli di alcune ricerche o sperimentazioni e/o di evidenziare alcune aree meritevoli di ulteriori approfondimenti.

 

  1. Sviluppare la tesi. Cercate di farvi un punto di vista sull’argomento ed esprimetelo in una breve frase chiara. Non siate bizzarri o “bastian contrari” a ogni costo, se non disponete di solide argomentazioni! Confrontate le vostre tesi con i pareri più autorevoli in materia.

 

  1. Scaletta. Potreste iniziare con un a) preambolo o frase introduttiva, oppure passare subito al dunque, in medias res. Magari citare un’opinione, una frase o un passaggio eloquente ed esplicativo rispetto alla tesi che intendete sostenere; b) illustrate le posizioni correnti o gli studi effettuati e le conclusioni rispetto all’argomento del vostro saggio. Poi c) supportate i punti nevralgici del vostro argomentare col ricorso alle fonti e alla loro rilevanza; d) ribadite infine l’importanza del vostro argomento, quel che ne avete dedotto e le conclusioni alle quali siete giunti, con una chiusura efficace a rimarcare lo spirito critico con cui vi siete accostati al problema. In appendice allestite una bibliografia pertinente.

 

  1. Presentazione. Per illustrare meglio gli aspetti della vostra tesi potreste ricorrere a fonti documentali oggettive: es. corredare di tabelle, grafici, illustrazioni, fotografie eccetera il vostro breve saggio. Oppure una rassegna stampa di articoli di giornale inerenti, alcuni dipinti o vignette che richiamino l’argomento e che connotino soggettivamente il saggio che intendete scrivere.

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  1. Trucchi del mestiere. Utilizzate la “tecnica dell’uomo di paglia”: presentate una tesi opposta alla vostra; di seguito illustrate un campionario di tesi che la confutano, citando le fonti. Dibattete nei dettagli i difetti e i punti deboli della tesi opposta alla vostra, mostrando di essere consapevoli e infine colpite con un fendente, sottolineando gli elementi solidi e inattaccabili della vostra tesi, comprovata dallo stato dell’arte e dalle correnti di pensiero più accreditate che giocano a vostro favore. Potete anche fare delle “concessioni”: valorizzate la tesi opposta nei suoi aspetti generali, ma la confrontate con la vostra rispetto a quegli elementi per la quale si rivela “debole”, sortendo indirettamente l’effetto di dimostrare come la tesi che sostenete sia più forte.

 

  1. La forma è tutto! Per scrivere bene il vostro saggio breve è meglio utilizzare la terza persona. Conferisce professionalità, autorevolezza e permette di costruire delle frasi chiare. Attenzione al registro usato: impiegate il lessico appropriato alla disciplina che affrontate, ma non complicate ulteriormente. La frase va formulata in maniera diretta e comprensibile, senza troppi panegirici; eliminate le ridondanze e andate dritti al nocciolo. Evitate un’ipotassi troppo articolata. Individuate la frase reggente e preoccupatevi di non inserire troppi gradi di subordinate. Meglio spezzare una proposizione complessa in più frasi semplici. Cercate di non dire cose banali, ma neanche che il discorso diventi troppo farraginoso!

 

  1. ScritturaProvate a seguire la scaletta che vi siete prefissi, ma non preoccupatevi se, in corso d’opera, sentite l’esigenza di integrare, eliminare o divergere dal percorso. L’importante è che venga comunque assicurata una sostanziale coerenza nella costruzione del testo. Stendete l’introduzione (che non sia troppo ampia); inquadrate l’argomento in maniera sintetica; utilizzate affermazioni, citazioni, aneddoti personali o eventi storici per corroborare la vostra tesi. Nel corpo centrale del testo presentate l’argomento che sarà la spina dorsale del vostro breve saggio. Argomentate i fatti e gli elementi collegati all’argomento centrale; riportate le tesi e le correnti di pensiero più attestate, anche quelle in contrasto con il vostro punto di vista, e organizzatele in strategie, come illustrato nei punti precedenti. L’ordine dei paragrafi può essere di tipo cronologico, in base alla storia e alla letteratura sul tema, ma sempre ben correlato.

 

  1. Lettura e (ri)scrittura. Rileggete attentamente quanto avete scritto, più volte e anche ad alta voce se siete nel vostro studio e state preparando il saggio da consegnare. Fatevi delle domande: «Ho ben costruito il sommario delle fonti a sostegno del mio punto di vista?»; «Ho illustrato tutte le motivazioni logiche a sostegno della mia tesi?»; «Il mio saggio è coerente con l’argomento proposto e sviluppa tutti i punti che mi ero prefisso nella scaletta?» Scrivere e integrare se c’è da aggiustare o manca qualcosa.

 

  1. Revisione. Curate il lessico e la grammatica; cercate gli errori, i refusi, le ripetizioni, i nessi logici tra le proposizioni e i paragrafi. Eventuali esempi dovrebbero essere chiari per chi legge e fate leggere il vostro breve saggio a un amico o qualcuno che abbia le mani in pasta. Fategli esprimere un’opinione: cosa aggiungerebbe o toglierebbe alle vostre argomentazioni? Funziona? È scritto in modo chiaro? Infine il titolo: dovrebbe rappresentare il punto di vista della vostra tesi ed esprimerne le motivazioni in maniera icastica e concisa. Pensatene più d’uno, provate e ricombinate.

È tutto? Direi di sì: in 10 mosse come schema abbiamo toccato i punti essenziali per scrivere un breve saggio. Auguri.

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