Come scrivere un dialogo con più di due personaggi
Scrivere un dialogo è senz’altro una delle attività più difficili per uno scrittore e le cose si complicano quando sono in gioco più di due personaggi perché, oltre a gestire la loro “voce” all’interno del dialogo e oltre ad affidare a ognuno le giuste battute, dobbiamo anche riuscire a far capire al lettore chi di loro sta parlando in modo da non creare confusione o sovrapposizioni di voci diverse.
Qui di seguito vi forniamo alcune indicazioni pratiche per riuscire a gestire al meglio quest’aspetto.
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1. Colloca bene i personaggi nella scena
In una rappresentazione teatrale è facile far capire agli spettatori chi sta parlando perché i personaggi sono sul palco e si riesce a individuare facilmente chi sta pronunciando una determinata battuta. In un libro, per ovvie ragioni, non possiamo fare affidamento sull’udito del lettore. Perciò scrivere dialoghi tra molteplici personaggi in modo che risulti chiaro chi sta parlando significa prima di tutto collocare i personaggi bene all’interno di una scena.
Ad esempio, immagina un intenso scambio in una cucina. Se collochi un personaggio nel bel mezzo di un’azione (ad esempio sta tagliando le cipolle) e altri due in piedi accanto al lavandino, puoi sfruttare questi elementi per mostrare chi sta parlando e fare leva su una serie di azioni e oggetti semplici già collocati sulla scena e dare un’idea della posizione dei personaggi tra di loro e rispetto agli elementi stessi.
Insomma, non sempre è necessario usare espressioni come “lui disse” o “lei rispose”, perché puoi sfruttare altri elementi per rendere chiaro chi sta parlando.
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2. Scrivi dialoghi con e senza primi piani
Un’altra convenzione tipica di film e serie Tv è quella dei primi piani, che rendono immediatamente chiaro chi sta parlando. In pratica grazie al primo piano del viso di un personaggio possiamo trasmettere una particolare emozione al telespettatore. In un libro invece dobbiamo raggiungere lo stesso effetto attraverso la descrizione dei personaggi.
Come nel caso delle serie Tv e dei film, impara a essere parsimonioso con i primi piani dei personaggi nei dialoghi. Mostrare i volti dei personaggi è un modo utile per descrivere le loro reazioni a una conversazione quando ce ne sono più di due in una stessa scena. Tuttavia se ogni parte del dialogo include la descrizione di un primo piano, la tua storia potrebbe iniziare a sembrare una soap opera o un libro per bambini. Insomma mantenere il giusto equilibrio è la chiave. Ritornando all’esempio del punto 1, potresti interrompere la concentrazione sulle espressioni facciali dei personaggi introducendo qualche azione, ad esempio uno dei personaggi potrebbe usare il lavandino per lavarsi le mani.
Esercitati a scrivere un dialogo con le descrizioni facciali che accompagnano ogni battuta. Poi prova a riscrivere lo stesso dialogo e lascia che siano le parole dei personaggi a comunicare le stesse emozioni che prima avevi mostrato descrivendo i loro volti. Non funziona meglio così?
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3. A ogni personaggio la sua voce
La voce è un elemento cruciale quando scrivi un dialogo. Su un palcoscenico, in un film o in una serie Tv abbiamo il suono delle voci dei singoli personaggi e le loro caratteristiche precipue che ci aiutano a distinguerli. Quando scrivi, il dialogo deve far convergere questi elementi distintivi usando solo le parole.
Per voci dei personagginon intendiamo solo il suono della voce. Ma anche la personalità del personaggio che emerge attraverso quello che dice. Dettagli come:
- gli argomenti preferiti;
- specifici modi di parlare (ad alta o bassa voce, parlare velocemente o lentamente, ecc.);
- il vocabolario usato;
- l’accento, inteso anche come il ricorrere a espressioni gergali e dialettali.
***
4. Usa le etichette solo se sono necessarie
I cosiddetti “dialogue tag”, cioè le etichette che inseriamo nei dialoghi per orientare il lettore, sono un male necessario, ma usarne troppi all’interno di una stessa conversazione comincia a far sentire in maniera eccessiva la presenza dell’autore.
A volte si può essere tentati di risolvere tutto semplicemente inserendo a ogni battuta espressioni come “lui/lei disse”. Questo può essere un vero e proprio errore. Le voci dei personaggi vanno distinte in altro modo, come abbiamo indicato sopra.
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