Come scrivere un curriculum vitae e 10 errori da evitare
Un curriculum vitae ben congegnato è uno strumento utile ed efficace nella ricerca di un lavoro. È però facile incappare in errori che si potrebbero evitare. Eccovi pertanto 10 indicazioni strategiche ma semplici per non incorrere in “svarioni” più o meno deleteri che rischiano di farvi finire nel “cestino”.
La regola aurea è: prendetevi del tempo. La fretta è cattiva consigliera; disponetevi invece a curare con attenzione quello che sarà il vostro biglietto da visita presso l’azienda dove vi interesserebbe lavorare. Nelle ultime versioni di Word sono presenti dei modelli di curriculum; sul web ne potete reperire in versione gratuita; sono altresì disponibili servizi di CV builder e di formattazione dei CV. Il modello cosiddetto “europeo”, tra i più diffusi, prevede un’intestazione, dove porre alcune informazioni di base (nome, cognome, data di nascita, qualifica professionale) e i vostri recapiti. Potete anche inserire una vostra foto, ma evitate di strafare: niente pose sexy o ammiccanti, niente effetti fotografici tipo “occhio di pesce” e “fumetto”! Optate per un sobrio ritratto. Le sezioni in cui si articola sono: esperienze lavorative, istruzione e formazione, corsi d’aggiornamento e capacità e competenze personali. Il foglio è suddiviso in 2 colonne: in quella di sinistra le intestazioni delle informazioni da compilare (per esempio, in esperienze lavorative avremo le date di riferimento, il nome e indirizzo del datore di lavoro, tipo di azienda, settore di impiego, principali mansioni e responsabilità. Nella colonna di destra dovrete compilare le informazioni che vi vengono richieste.
Eccovi i 10 errori da evitare che potrebbero minare il successo del vostro curriculum:
- Evitate di scrivere una vera e propria lettera di accompagnamento. È preferibile scrivere poche e concise righe che motivino l’invio del curriculum, del tipo «Ho trovato interessante la vostra nuova linea di prodotti e avendo una formazione specifica al riguardo, mi chiedevo se foste interessati a…». Se non si risponde a una domanda di lavoro ma si invia il CV per candidarsi a una potenziale assunzione è una risorsa in più per promuoversi. E mi raccomando: non dimenticate, se inviate via mail, di allegare il curriculum!
- Evitate di essere prolissi: due pagine possono andar bene, e cercate di inserire i dati che siano più pertinenti all’offerta di lavoro e in linea con quel che l’azienda richiede. In quest’ottica non tutti i corsi di aggiornamento che avete frequentato potranno ritenersi utili; pensate che gli addetti alle risorse umane vi leggeranno per la prima volta concedendovi pochi minuti. Se non trovano quel che gli interessa, passeranno oltre.
- Evitate i refusi: di recente è stato pubblicato un report dal quale si evince che almeno l’80% dei curriculum è scritto male. Spesso sono errori d’ortografia; non fidatevi del solo controllo ortografico elettronico del programma di videoscrittura. Rileggete e revisionate più volte prima di stampare. Controllate anche nella forma cartacea; sul foglio alcuni errori possono balzare agli occhi con più facilità. Se avete ulteriori dubbi, fatelo leggere e rivedere a un’altra persona che vi possa essere di supporto.
- Evitate di essere imprecisi con le date. Andate a ripescare i documenti e gli attestati – se siete ordinati li avrete conservati in appositi faldoni o cartelle consultabili con facilità – e ricopiate le date con diligenza, controllandone la coerenza, procedendo dalle esperienze più recenti a quelle più lontane nel tempo.
- Evitate modelli di CV esteticamente troppo appariscenti o arzigogolati; il curriculum vitae deve avere un aspetto sobrio e professionale. Meglio, per dire, il classico Times New Roman giustificato, nero su bianco e leggibile. Niente carta colorata o motivi grafici. Niente linguaggi alessandrini, aulici o gergali: ricercate un italiano standard.
[I servizi di Sul Romanzo Agenzia Letteraria: Editoriali, Web ed Eventi.
Seguiteci su Facebook, Twitter, Google+, Issuu e Pinterest]
- Non dite falsa testimonianza. È uno degli errori da evitare come la peste, nonostante le tentazioni (numerose e ubiquitarie). Le informazioni via web, pronte a smentirvi, corrono veloci, specie se vi inventate competenze che non avete, se millantate esperienze lavorative che non avete fatto o se omettete aziende per le quali avete lavorato per mascherare un curriculum “spezzatino” o un lungo periodo di inattività. Per evitare “zone d’ombra” lavorative è bene nominare tutte le esperienze lavorative, anche quelle brevi. Valorizzate le esperienze positive e glissate su quelle negative; se in corso di colloquio vi faranno una domanda diretta, rispondete con serena sincerità.
- Evitate di inviare lo stesso curriculum vitae per ogni offerta. Il vostro curriculum deve essere tailor made, come dicono gli anglosassoni, ovvero ritagliato su misura dell’offerta per la quale viene inviato. Parlerà sempre di voi, ma sarà opportuno modificarlo in qualche dettaglio, evidenziando quegli aspetti che potrebbero attrarre un tipo di azienda, adeguando il tiro sulla posizione per la quale ci si candida o si vuole venir selezionati.
- Non peccate di superbia. Non tutte le skill che elencherete nella sezione capacità e competenze professionali potrebbero esservi di aiuto per centrare il bersaglio e venir contattati dall’azienda che state corteggiando. Potrebbe non interessarli, per un posto di Operation manager, il fatto che abbiate il titolo di campione di Sudoku nel vostro quartiere, ma che abbiate avuto esperienze di formatore o, che so, di archivistica e biblioteconomia magari sì.
- Non siate una “gola profonda”. La riservatezza è importante: mai inserire in un curriculum vitae dati riservati dell’azienda presso la quale siete impiegati, i nomi dei vostri dirigenti (magari con l’intento di “far colpo” e ottenere una “spintarella” ulteriore); peggio ancora riferire degli organigrammi o nuovi progetti che la vostra attuale società ha intenzione di intraprendere.
- Mai dare informazioni sui passati compensi. È di cattivo gusto parlare di stipendi guadagnati in precedenti rapporti di lavoro, con il malcelato intento di sottolineare il proprio ruolo, la sua importanza nello staff e di rilanciare ottusamente la posta.
Come avrete notato, pur nella veloce carrellata, nella redazione di un curriculum vitae si annidano numerose insidie. Gli errori sono sempre in agguato, ma ora disponete di almeno 10 mosse per evitare d’incapparvi.
Speciali
- Corso online di Scrittura Creativa
- Corso online di Editing
- Corso SEC online (Scrittura Editoria Coaching)
- Lezioni di scrittura creativa
- Conoscere l'editing
- Scrivere un romanzo in 100 giorni
- Interviste a scrittori
- Curiosità grammaticali
- Case editrici
- La bellezza nascosta
- Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
- Puglia infelice – Reportage sulle mafie pugliesi
- Letture di scrittura creativa
- Consigli di lettura
- L'Islam spiegato ai figli
- Interviste a editor e redattori
- Interviste a blog letterari
- Interviste a giornalisti culturali
- Interviste a docenti
- Come scrivere una sceneggiatura
- Premio Strega: interviste e ultimi aggiornamenti
- Premio Campiello: interviste e ultime novità
- Premio Galileo: interviste
- I nuovi schiavi. Reportage tra i lavoratori agricoli
- La Webzine di Sul Romanzo
Archivio Post
Più cercati
- Quanto fa vendere il Premio Strega? I dati reali
- Che tipo di lettore sei?
- I 20 consigli di scrittura di Stephen King
- Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta?
- Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo
- Come scrivere un romanzo: 15 modi utili
- 11 consigli per trovare la tua writing zone
- 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti
- 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta
- Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati
- I 10 film più divertenti di tutti i tempi
- I consigli di scrittura di 11 scrittori
- La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega
- Le 10 biblioteche più grandi del mondo
- Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”
- Perché uscire con uno scrittore? 10 motivi validi