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Come nacque l’amicizia tra Albert Camus e Boris Pasternak

Come nacque l’amicizia tra Albert Camus e Boris PasternakMesi dopo l’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura, Albert Camus scrisse a Boris Pasternak.

Camus era rimasto incantato dal lavoro di Pasternak per tutta una serie di ragioni: eleganza intellettuale, pensiero critico e spirito socialista indipendente, insomma per gli stessi motivi che avevano spinto il governo sovietico a controllare e censurare lo scrittore russo, finendo col minacciare le sue libertà civili.

Camus si avvicinò a Pasternak con parole di apprezzamento e incoraggiamento per un uomo che non aveva mai incontrato ma che, nonostante ciò, era certo fosse una sua anima gemella. Pasternak, quasi 25 anni più vecchio di Camus, rispose ricambiando tutta l’ammirazione.

Il 9 giugno 1958, poco dopo la pubblicazione in Francia del Dottor Zivago di Boris Pasternak e pochi mesi prima che Pasternak stesso fosse insignito del Premio Nobel per la Letteratura, Camus gli scrive:

 

Gentile Boris Pasternak,

René Char, che è il mio migliore amico, mi ha dato il suo indirizzo perché conosce l’amicizia e l’ammirazione che ho a lungo provato per il suo lavoro. Volevo inviarle un breve testo la cui sola importanza è quella di un lontano, ma fedele, segno di saluto nei suoi confronti. Alcuni di noi in Francia sanno chi è lei e condividono la sua vita, in un certo modo. Io, che non sarei niente senza il XIX secolo russo, io trovo in lei una volta di più la Russia che mi ha nutrito e mi ha dato forza. È falso dire che le frontiere non esistono. Esistono, temporaneamente. Ma qui esiste una forza di creatività e verità che ci unisce tutti, nell’umiltà e nell’orgoglio allo stesso tempo. Non ho mai sentito questo più di quando la leggo ed è per questo che vorrei esprimerle la mia gratitudine e la mia solidarietà. Mando i miei calorosi saluti a lei e ai suoi cari, per il suo lavoro e il suo grande Paese. Le stringo la mano.

Albert Camus

Come nacque l’amicizia tra Albert Camus e Boris Pasternak

Diciassette giorni dopo – un lasso di tempo probabilmente dovuto alla forte sorveglianza sulla corrispondenza straniera nella Russia sovietica – Pasternak vede la generosità di Camus e gli scrive una bellissima lettera che lascia senza firma, nel caso in cui fosse caduta nelle mani dei censori governativi:

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Gentile signor Camus,

non posso credere ai miei occhi, che stanno scrivendo a lei, Camus. Una nuova pagina è stata aperta nella mia vita, quella di aver acquisito il pretesto, il diritto, la possibilità di dirle la mia gioia e la mia gratitudine per la speciale sfumatura nel gioco del pensiero universale di oggi, di dirle che questo è grazie a lei.

[…]

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Di rado ho il tempo di leggere quello che mi piace e mi interessa. Kafka, Faulkner non li ho ancora letti, attendono che io li prenda dalla mia libreria. La ricerca del tempo perduto è stato interrotto alla fine di Sodoma e Gomorra.

Come nacque l’amicizia tra Albert Camus e Boris Pasternak

Esulto. Mi congratulo con lei per aver scritto una prosa la cui lettura diventa un vero viaggio: è come visitare i luoghi che descrive, fare esperienza delle situazioni che racconta, sentirsi come i personaggi principali… La mia nuova amicizia, se posso osare dire così, con lei… è una felicità indicibile, un incanto, una bella favola. Catturo l’inconcepibile respiro del giardino all’alba. Voglio sorprendere il mistero dell’eclissi verde del denso fogliame, e penso a René Char, che è tutto questo. O ancora medito sull’assoluta originalità dell’arte e su quale sia l’attività dell’arte, piuttosto che sulla filosofia – cogliendo l’essenza della vita e dicendola in maniera palpabile… E lei è in ansia per quello che può accadermi e dimentica che non c’è prezzo sufficiente per questa nuova affinità che è infinitamente degna di essere vissuta e per cui vale la pena soffrire. Grazie, grazie di tutto.

 

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Quando Pasternak morì di cancro ai polmoni due anni dopo – meno di cinque mesi dopo Camus morì in un tragico incidente automobilistico con uno strano biglietto ferroviario nella tasca della sua giacca – il suo funerale fu annunciato tramite messaggi apposti nella metropolitana di Mosca e schiere di ammiratori affrontarono tutti i rischi con il KGB e la milizia sovietica per recarsi alla cerimonia funebre che si tenne nella casa di campagna di Pasternak.


Fonte: BrainPickings.org.

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