Come descrivere le emozioni nel tuo romanzo – 7 suggerimenti
Descrivere le emozioni in un romanzo è davvero molto difficile. Quante volte da lettore ti sarà capitato di concludere la lettura di un libro senza aver provato nessun’emozione, senza aver gioito con i personaggi per i loro successi e senza aver sentito un senso di frustrazione per i loro fallimenti!?
Come scrittore questa dovrebbe essere una delle tue maggiori preoccupazioni perché se i lettori chiudono il tuo romanzo senza aver provato nessun sentimento allora qualcosa nella tua scrittura non funziona.
Come puoi evitare questa trappola? Come descrivere le emozioni nella tua storia? Una questione non facile dal momento che si tratta di un argomento molto scivoloso ed è già abbastanza complicato definire cos’è un’emozione e ancora di più lo è insegnarlo alle persone.
È per questo che abbiamo pensato di stilare una lista di sette suggerimenti su come descrivere le emozioni, con la speranza che possano essere di supporto per il tuo romanzo.
1. Chiediti perché il tuo lettore dovrebbe emozionarsi
Prima di iniziare a scrivere una storia che sia emotivamente coinvolgente, devi sapere perché è importante che i tuoi lettori si sentano coinvolti. Certo la classica risposta «Perché se non lo fossero il mio libro non gli piacerebbe e di conseguenza non venderei molte copie» è di certo profonda e nobile, ma dovremmo provare ad andare un po’ oltre. Perché i lettori dovrebbero interessarsi alla tua storia? Cosa potranno portare via? Una volta che sarai riuscito a dare una risposta a queste domande, allora dovrai concentrarti sui temi della tua storia che potranno emozionare i lettori grazie a un processo di identificazione. Se il lettore non riuscirà a identificarsi con questi o ad apprendere anche poche cose, allora il suo interesse scemerà. Sì, anche in questo caso le persone sono autoreferenziali e un po’ egoiste.
LEGGI ANCHE – Come scrivere il tuo primo romanzo – 5 cose da fare
2. Sii pronto a essere emotivo
Se non sei emotivamente coinvolto nella tua storia, allora non c’è proprio nessuna possibilità che lo siano i tuoi lettori. Questo è uno dei principi di base che tutti gli storyteller (indipendentemente dall’ambito in cui lavorano) devono necessariamente (ri)conoscere. Ad esempio, è alla base del famoso metodo Stanislavskij che insegnava ai suoi allievi attori a raggiungere una certa dose di realismo arricchendo la recitazione con proprie esperienze ed emozioni. Veniva detto agli attori di entrare in connessione con il loro personaggio e farlo “vivere” attraverso i loro pensieri ed emozioni. La stessa tecnica può essere valida per la scrittura. Poniti all’interno della storia e immagina come ci si sentirebbe a essere questo o quel personaggio. Solo a questo punto puoi scrivere.
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3. Non dimenticare un’àncora
Se stai provando a descrivere i sentimenti in una scena, avrai bisogno di un’emozione centrale. Tutte le azioni deriveranno da questa. Se c’è più di un personaggio nella scena, allora ci sarà più di un’emozione centrale. Scegli una parola, un ricordo, un'immagine o un colore che ti fa sentire quell'emozione. Ti terrà concentrato e ti aiuterà ad evitare di rovesciare sulla pagina milioni di emozioni contrastanti.
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4. Non essere melodrammatico
Mettiamo che il tuo personaggio abbia appena vissuto un’esperienza positiva che lo ha portato a un vero e proprio trionfo. Anche noi dovremmo sentirci come lui. Ma come? Inizi a parlare di come il sole filtra attraverso le nuvole e sembra penetrare nel suo cuore, lo illumina e lo riempie di quell’incommensurabile sensazione di vittoria. Pessima idea. Se hai bisogno di ricorrere a queste descrizioni eccessivamente entusiastiche, allora qualcosa nella tua storia non funziona e faresti bene a tornare indietro per correggerlo. Sia chiaro però: molti scrittori hanno uno stile melodrammatico, ed è una cosa positiva. Ma se non sei uno di questi e la tua storia diventa melodrammatica senza volerlo, allora hai un problema.
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5. Mostra, non dire
Questa è di sicuro una buona norma di scrittura. Non dire che il tuo personaggio è arrabbiato, ma mostralo mentre contrae la mano destra e sporge il mento in fuori. Non menzionare quanta pace può donare il sedersi sotto un albero, mostraci invece come le foglie ondeggiano grazie alla brezza fresca. Non dire ai lettori quali sono i sentimenti presenti nella storia, lascia che ne facciano esperienza da soli.
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6. Sii conciso
Sì, devi mostrare le emozioni ai tuoi lettori, ma non troppo. Se un dettaglio o un’emozione non è rilevante per la scena o non è essenziale per suscitare una certa reazione nel lettore, allora taglia senza problemi.
LEGGI ANCHE – Scrittura creativa – I dialoghi
7. Il dialogo è la chiave
In momenti di grande emozione, meno dialogo c’è e meglio è. I tuoi personaggi non dovranno agire come se si sedessero in cerchio a discutere dei loro sentimenti. Così assicurati che qualsiasi dialogo stia costruendo abbia davvero importanza per la storia. Non deve essere per forza intelligente o avere senso: raramente le emozioni funzionano così. L’importante è che ci faccia sentire qualcosa.
LEGGI ANCHE – Come scrivere dialoghi più efficaci – 4 consigli utili
Quelli che abbiamo appena illustrato sono suggerimenti, linee guida, e non vere e proprie regole. Descrivere le emozioni in un romanzo, scrivere sapendo far leva su queste non risponde solo a una tecnica. Cerca di non pensare troppo, ma immergiti nella tua storia e sii pronto a scrivere con fermezza.
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