Come connettere cervello e tastiera. “Tienilo acceso” di Vera Gheno e Bruno Mastroianni
Come destreggiarsi tra le insidie della rete? In che modo si può fare buon uso della parola scritta nell’epoca dei social network? Questi sono solo un paio dei quesiti sui quali si interrogano i docenti universitari Vera Gheno e Bruno Mastroianni nel libro, edito da Longanesi, Tienilo acceso, posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello.
Dall’incontro delle competenze di Vera Gheno, sociolinguista specializzata in comunicazione mediata dal computer nonché docente presso l’università di Firenze, e di Bruno Mastroianni, esperto in comunicazione multimediale, docente di “Comunicazione politica e globalizzazione”, “Reti e social media” ed “Etica della comunicazione” presso l’università telematica Uninettuno, nasce dunque una vera e propria guida, rivolta non solo agli studenti bensì a tutti coloro che, maneggiando quotidianamente il computer, rischiano di contribuire con superficialità all’uso errato del mezzo. È necessario formare l’individuo all’uso corretto della rete in quanto: “Possiamo e dobbiamo imparare a «stare su internet» esattamente come impariamo a stare per strada, anzi «in società»”.
Vuoi conoscere potenzialità e debolezze del tuo romanzo? Ecco la nostra Valutazione d’Inedito
Tienilo accesoparte dal presupposto che la rete non è più cosa nuova: navighiamo ormai in Internet dagli anni ’90. Da poco meno di vent’anni inoltre il web ha iniziato a configurarsi così come lo vediamo oggi, ed è giusto che anche l’utente diventi “maggiorenne” e impari ad assumersi le proprie responsabilità e riconoscere che la rete non è un “mondo altro” nel quale confondersi ma uno specchio della realtà. L’avvento dei social network, tra l’altro, ha complicato ulteriormente la scena tanto che l’educazione digitale è oggi più che mai necessaria.
I due studiosi giungono alla conclusione che la decisione radicale di disconnettersi non può e non deve essere la soluzione. Il web, che ci piaccia o no, è il “qui e ora” ormai da diversi anni perciò:
«Se per trent’anni ci siamo focalizzati su sane pratiche di spegnimento, èarrivato il momento di occuparsi di tutto quello che succede da quando si accende in poi. Bisogna affrettarsi a costruire una cultura delle relazioni digitali, perchésiamo in ritardo».
Gli antichi affermavano verba volant, scripta manent e mai come nell’epoca digitale questa locuzione è stata così puntuale con tutte le conseguenze del caso. Dalla “chiacchiera da bar” oggi si è passati all’ingiuria gratuita sui social network, così come paradossalmente, nell’epoca in cui tutto è verificabile in brevissimo tempo e con pochissimi click, si è passati dall’esattezza delle notizie alle fake news che, prese per vere, hanno la potenza di rovesciare governi. Osservata da questo punto di vista, la rete sembra davvero un agghiacciante wild wild web senza regole, eppure bisogna sempre ricordare che è soprattutto una risorsa, un sapere digitale alla portata di tutti, l’opportunità di comunicare in tempo reale con chiunque a qualsiasi distanza, la possibilità di effettuare “il giro del mondo in 80 click” (chissà cosa ne penserebbe Jules Verne!). Il marcio c’è e ci sarà sempre, in ogni ambito, che sia nella Danimarca dell’Amleto o nel sito truffaldino che ci adesca con il clickbait ma può e deve essere combattuto, nel nostro caso, con l’alfabetizzazione digitale.
In un’Italia in cui la comprensione del testo risulta difficoltosa per quasi la metà della popolazione (l’analfabetismo funzionale ha raggiunto la percentuale del 47% della popolazione compresa tra i 16 e i 65 anni), in un’Italia in cui perfino l’uso delle nozioni basilari di grammatica è una pratica per pochi, mantenere un certo livello nella comunicazione digitale risulta quasi un’utopia. L’apporto della Gheno in questo manuale, in quanto sociolinguista, riguarda proprio l’utilizzo del linguaggio, il modo in cui vogliamo mostrarci, quali sono i social network da utilizzare in base a ciò che vogliamo raccontare di noi, il mantenere una certa coerenza nei contenuti.
LEGGI ANCHE – I social network vi rubano l’anima. Parola di Zadie Smith
Il web, se non usato correttamente, può risultare una vera e propria trappola. Il rischio è che l’utente medio si ritrovi a osservare il mondo applicando filtri con i quali, anziché ampliare i propri orizzonti virtuali, finisce per chiudersi sempre di più nella propria bolla, accettando solo ciò che è ritenuto più vicino alle proprie convinzioni. Secondo i due studiosi infatti «il web ti dà sempre ragione», cioè a dire che qualora cercassimo conferma della fondatezza di una nostra opinione, nonostante possa essere totalmente errata, nell’universo sterminato del web troveremmo di certo un folto gruppo di utenti che la confermerà come vera. Basti pensare alle idee sconclusionate dei “terrapiattisti” per comprenderne ulteriormente i rischi. L’utilizzo sconsiderato del mezzo può risultare ancor più nocivo se teniamo conto del fattore “algoritmo”, cioè quel procedimento in base al quale, mediante calcoli complessi, vengono organizzate le informazioni che visualizziamo. La nostra epoca è praticamente avvantaggiata e al contempo schiavizzata dall’algoritmo, gioia e dolore del mondo virtuale. Come possiamo scegliere liberamente cosa visualizzare se l’algoritmo sceglie per noi? In realtà siamo sempre noi a scegliere in base alle nostre preferenze, sia nelle ricerche online sia sulle bacheche dei nostri social (Facebook, Instagram ecc...). Il difficile è saper scegliere, cioè saper effettuare le giuste valutazioni così come accade nella vita di tutti i giorni.
«In sintesi, da come reagiamo di fronte ai contenuti, da come siamo connessi con gli altri, da come parliamo con gli altri di ciòche accade, dipende quanto e come riusciamo a comprendere la realtàe, di conseguenza, ad agire piùo meno liberamente».
Insomma, agire con buon senso e sviluppare un ottimo pensiero critico possono metterci al riparo dalle insidie tanto nel mondo reale e concreto quanto in quello virtuale.
Ma come ci si rapporta con gli altri nel mondo del web? Sarebbe logico mantenere un atteggiamento corretto e civile, purtroppo di questi tempi non è affatto scontato. Quando viene meno la distanza, specialmente nella sfera del pubblico e del privato, viene meno, allo stesso modo, anche un certo decoro al livello di stile, soprattutto nel linguaggio. Mentre nella vita di tutti i giorni non ci verrebbe mai in mente di prendere uno sconosciuto a parolacce, sul web pare che tutto sia lecito con il conseguente imbarbarimento della società civile. I due studiosi paragonano i social a una «gigantesca riunione di condominio» e chi mai vorrebbe rapportarsi con gli altri in una perenne riunione di condominio? Bisogna correre ai ripari.
GRATIS il nostro manuale di scrittura creativa? Clicca qui!
Bruno Mastroianni, già autore del volumetto La disputa felice, dissentire senza litigare sui social network, sui media e in pubblico, in Tienilo acceso dedica ampio spazio proprio al modo di rapportarsi con gli altri. Le parole sono pietre e vanno usate con cura. Nel manuale sono elencati gli errori frequenti che non permettono una sana comunicazione e i metodi per giungere a una “disputa felice”, cioè alla possibilità di avere una discussione costruttiva soprattutto con coloro che la pensano in modo diverso da noi.
Il web è un mezzo potentissimo ed è un vero rischio non utilizzarlo bene. La finalità di Tienilo acceso è quella di delineare delle linee guida utilissime per connettere cervello e tastiera. I nostri dispositivi digitali possono essere connessi alla rete con grande facilità ma la sfida più grande è collegare bene anche le nostre teste!
Per la prima foto, copyright: rawpixel.
Speciali
- Corso online di Scrittura Creativa
- Corso online di Editing
- Corso SEC online (Scrittura Editoria Coaching)
- Lezioni di scrittura creativa
- Conoscere l'editing
- Scrivere un romanzo in 100 giorni
- Interviste a scrittori
- Curiosità grammaticali
- Case editrici
- La bellezza nascosta
- Gli influencer dei libri su Instagram – #InstaBooks
- Puglia infelice – Reportage sulle mafie pugliesi
- Letture di scrittura creativa
- Consigli di lettura
- L'Islam spiegato ai figli
- Interviste a editor e redattori
- Interviste a blog letterari
- Interviste a giornalisti culturali
- Interviste a docenti
- Come scrivere una sceneggiatura
- Premio Strega: interviste e ultimi aggiornamenti
- Premio Campiello: interviste e ultime novità
- Premio Galileo: interviste
- I nuovi schiavi. Reportage tra i lavoratori agricoli
- La Webzine di Sul Romanzo
Archivio Post
Più cercati
- Quanto fa vendere il Premio Strega? I dati reali
- Che tipo di lettore sei?
- I 20 consigli di scrittura di Stephen King
- Test di grammatica italiana, qual è la risposta giusta?
- Classifica dei libri più venduti di tutti i tempi nel mondo
- Come scrivere un romanzo: 15 modi utili
- 11 consigli per trovare la tua writing zone
- 13 cose che gli amanti dei libri sanno fare meglio di tutti
- 7 posti che tutti gli scrittori dovrebbero visitare almeno una volta
- Carlos Ruiz Zafòn ci racconta il suo Cimitero dei libri dimenticati
- I 10 film più divertenti di tutti i tempi
- I consigli di scrittura di 11 scrittori
- La reazione di Cesare Pavese quando vinse il Premio Strega
- Le 10 biblioteche più grandi del mondo
- Marcel Proust pagò per le prime recensioni di “Alla ricerca del tempo perduto”
- Perché uscire con uno scrittore? 10 motivi validi